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Recensione

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Hardline – Life – Recensione

01 Maggio 2019 34 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2019
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1. Place To Call Home
2. Take A Chance
3. Helio’s Sun
4. Page Of Your Life
5. Out Of Time
6. Hold On To Right
7. Handful Of Sun
8. This Love
9. Story Of My Life
10. Who Wants To Live Forever
11. Chamaleon
12. My Friend

Formazione:

Johnny Gioeli – Lead Vocals
Alessandro Del Vecchio – Keyboards & Backing Vocals
Mario Percudani Guitars
Anna Portalupi – Bass
Marco Di Salvia – Drums

 

Con l’ingresso in pianta stabile nel gruppo del nostro connazionale Mario Percudani, gli Hardline dell’iconico cantante Johnny Gioeli riescono a inserire l’ultimo tassello mancante al loro rinnovato puzzle musicale, che necessariamente voleva un chitarrista a 360°, in grado di fornire alla band sia riff corposi e hard rock, che ottimi fraseggi melodici, oltre che delziosi assoli tecnici e musicali. Non c’è Josh Ramos che tenga, e voi malati di esterofilia dovete farvene una ragione: gli Hardline hanno ora il top che il mercato potesse loro riservare.

Life è il nuovo album di una band sempre più statunitense-italiana, visto che ai già presenti Alessandro Del Vecchio (in veste di tastierista, compositore e produttore) e Anna Portalupi (basso) si aggiunge ora anche il dinamitardo Marco Di Salvia alla batteria, per un prodotto che prosegue quanto di ottimo messo in mostra dal suo predecessore, concentrandosi questa volta su temi meno umanitari, ma più intimi e umani come quelli della vita di tutti noi. Le liriche sono motivazionali, il mood generale dell’opera sempre riflessivo, ma positivo. Gioeli interpreta i brani con la solita forza esecutiva e comunicativa, venendo aiutato da musicisti sempre in grado di riservargli basi musicali potenti, melodiche ma decise, da qualche disco un po’ più vicine all’hard rock che agli standard tipici del rock melodico. Ma non per questo, meno raffinate o godibili all’orecchio..

Place To Call Home, opener del disco, si mette proprio in mostra per la sua capacità di riprendere alcune sonorità che avevano reso celebre l’album di debutto del gruppo (Double Eclipse, 1992) in chiave più hard rock, con succulente parti soliste di Percudani a supportare l’infinita gittata vocale del singer americano. Successivamente, la coralità di Take A Chance e la sua grande musicalità rendono questo pezzo uno dei più invitanti del lotto, con Helio’s Sun che non cala di una virgola le energie, fuggendo via rapida e compatta, carica di groove e avanzante nelle ritmiche come una monoposto lanciata a tutta velocità lungo un circuito cittadino.

Si cambia poi atmosfera con la ballad Page Of Your Life, che affianca Gioeli a Del Vecchio in un piano-voce iniziale di grande intensità, capace di esplodere poi di energia in un refrain tra i più belli e motivazionali della carriera post anni duemila del gruppo. Segue una nuova accellerata hard rock melodica con Out Of Time, mentre Hold On To Right ha analoga forza fino alla seconda ripetizione del suo ottimo ritornello: da li segue un bellissimo rallentamento che trova la voce di Gioeli accompagnata dalla chitarra delicata di Percudani, con Del Vecchio a dare sfondo con le sue tastiere. Da brividi!

La bella Handful Of Sun apre una side B del disco che è subito impreziosita da un’altra bella ballad a titolo This Love, che ha in Gioeli alla voce e Percudani alla chitarra i veri protagonisti. Tocca invece nuovamente al chitarrista e a Del Vecchio salire sugli scudi nella rockeggiante e più classica Story Of My Life, altra traccia di certo spessore che anticipa l’unica cover presente sul disco, ovvero Who Wants To Live Forever dei Queen. Johnny tributa qui la leggenda Freddie Mercury: senza nulla togliere all’americano, il paragone resta indubbiamente a favore del britannico, ma il risultato finale porta comunque a una cover di altissima qualità, che mette bene in mostra tutte le doti vocali di Gioeli. Non imprescindibile, ma interessante.

Infine, Chamaleon è un altro bel motivo rock e carico del groove della chitarra di un Percudani ancora sugfli scudi, e del basso della Portalupi affiancato al martellante ritmo di Di Salvia. Cala il sipario l’ultimo lento My Friend, traccia intima, inno dell’amicizia vera e indissolubile, che non manca di colpire in musica con le sue belle emozioni.

IN CONCLUSIONE

Dominato dalla eccellente voce di Gioeli e dalla chitarra camaleontica e sempre presente di Percudani, Life è un nuovo tassello importante della discografica degli Hardline.

L’ottima produzione di Del Vecchio, e il suo contributo compositivo unito alla sua capacità di assumere in qualche modo il ruolo di direttore d’orchestra del gruppo assieme al cantante americano, hanno portato alla stesura di un disco maiuscolo sotto tutti gli aspetti. Da gustare ascolto dopo ascolto.

© 2019, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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