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Rox Diamond – Let The Music Do The Talkin’ – Recensione

27 Settembre 2018 2 Commenti Alberto Rozza

genere: Rock/AOR
anno: 2018
etichetta: Lions Pride Music

Tracklist:

1. Savannah Blue
2. Let The Music Do The Talkin'
3. You Can Never Love Somebody Too Hard
4. Angeline
5. Just Wanting You
6. Yesterday Is Gone
7. The Way I Feel
8. Two Hearts
9. Lonely Without You
10. Midnight Girl
11. Hold Our Heads Up High
12. Never Say Goodbye

Formazione:

Paul Daniels – Lead, Background Vocals, Keyboards
Kevin Achenbach – Lead, Rhythm Guitar
Elliot Mayhew – Bass Guitar
Mike Hansen - Drums

 

Rox Diamond sono da più di due decadi una certezza nel campo hard rock/AOR, con alle spalle una sostanziosa attività live e una tradizione ben consolidata: ecco il terzo lavoro di studio di Paul Daniels e soci!

Il marchio di fabbrica si sente distintamente già dalle prime note di “Savannah Blue”, coinvolgente e fresco, dall’ottima resa complessiva. La title – track “Let The Music Do The Talkin’” ha una cadenza travolgente e piacevole, con un ritornello delicato e arioso, ampia in tutte le sue molteplici sfaccettature. “You Can Never Love Somebody Too Hard” è un brano sentimentale, intenso e conturbante, vellutato e suadente, dalle interessanti trame vocali. Atmosfere puramente hard rock nella generosa e scanzonata “Angeline”, solare nella sua trama essenziale, che apre le porte alla ben più articolata “Just Wanting You”, ritmicamente godereccia e frastagliata, complessivamente tosta e gagliarda. Le sensazioni presenti nell’album sono sempre molto forti e sentite, come nel caso della profonda e accorata “Yesterday Is Gone”, lineare e diretta, superba nel toccare quelle corde profonde che troviamo nel nostro cuore. Sempre sulla stessa lunghezza d’onda degli altri brani troviamo la rockeggiante “The Way I Feel”, tambureggiante e festaiola, che velocemente si riversa nella ben più intensa e corposa “Two Hearts”, vera e propria ciliegina sulla torta, dalla caratura decisamente superiore. “Lonely Without You” presenta una ritmica sostenuta, facendone un pezzone in perfetto stile ’80, incredibile a credersi così recente. Grande impatto è decisamente quello offerto da “Midnight Girl”, frenetica e veloce, assolutamente gradevole e geniale: agli antipodi, ma sempre di grandissima qualità compositiva, troviamo la power ballad “Hold Our Heads Up High”. Esauritasi la frizzante “Never Say Goodbye”, ritmicamente folle ed estroversa, si conclude sfortunatamente un buonissimo lavoro di studio, eseguito in modo impeccabile e dagli spunti musicali eccellenti.

© 2018, Alberto Rozza. All rights reserved.

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