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Recensione

65/100

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Radiation Romeos – Radiation Romeos – recensione

06 Giugno 2017 7 Commenti Giulio B.

genere: Hard & Heavy Rock
anno: 2017
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. Radiation Romeos
02. Ocean Drive
03. Bad Bad Company
04. Mystic Mountain
05. Like An Arrow
06. Promised Land
07. Castaways
08. Ghost Town
09. Til The End Of Time
10. On The Tight Rope
11. Monstertraxx

Formazione:

Parramore McCarty - voce
Dag Heyne - chitarra
Jogi Spittka - basso
Gereon Homann - batteria

 

Quale migliore film per fare un salto nel passato?
Beh la saga del famosissimo “Ritorno al futuro” ha nel suo DNA la sceneggiatura ideale per essere la risposta più azzeccata.
Accendiamo la “Delorean”, puntiamo una data temporale degli anni 80, continente Americano, genere musicale “hard and heavy”.
Risultato del viaggio?
I Radiation Romeos che per proposta musicale ci riportano idealmente in quel periodo. Il gruppo è trainato da Parramore “Perry” McCarty, ex frontman dei metal-leggendari Warrior, band che lasciò tracce marcate del suo passaggio negli esordi discografici ed ex vocalist degli Atomic Playboys del chitarrista di Billy Idol, Steve Stevens; proprio da quest’ultimo gruppo sembra trai ispirazione il nome di questa nuova formazione.
La band si completa ai giorni nostri da:
Dag Heyne, Jogi Spittka e Gereon Homann rispettivamente alla chitarra, al basso e alla batteria.

L’album è prodotto da Michael Voss ed è uscito il 2 giugno sotto la nostra Frontiers.
Il genere proposto è un hard rock con venature di classico “metal ottantiano”.
Entriamo nel contenuto.
Le canzoni si susseguono senza particolari picchi o clamori e con una struttura ben riconoscibile. La voce di “Perry” , tra alti e bassi, è il fulcro di questo omonimo debut album.
I maggiori acuti li abbiamo nel primo singolo “Ocean Drive” e, tra le altre, dall’easy-listening “Til The End Of Time” e dal lento “Like an Arrow”; in alcuni capitoli manca qualche tocco d’originalità ed alcuni di essi risultano quasi stucchevoli in fase di ritornello ; esempi di questo filone la title-track, seppure sorretta da un buon riff alla Van Halen, e “Promised land”, dalle pur interessanti note celtiche.

IN CONCLUSIONE

Il primo capitolo a nome Radiation Romeos, forte della voce di “Perry” McCarty trae ispirazione da un passato lontano; è abbastanza compatto ed omogeneo ma latita di canzoni memorabili; scorre dunque senza infamia e senza particolari lodi.
Caro McFly, il “Back to the future” non è stato proprio calibrato a puntino.

© 2017, Giulio B.. All rights reserved.

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