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Recensione Gemma Sepolta

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Gemma Sepolta

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Outside Edge – Running Hot – Gemme Sepolta

31 Gennaio 2017 5 Commenti Leonardo "Lovechaser" Mezzetti

genere: AOR
anno: 1986
etichetta: Virgin Sweden
ristampe: 2000 versione CD, 2013 - Aor Heaven Classix

Tracklist:

01. Heartbeat Away
02. Wait
03. Louella
04. Don't Be A Hero
05. Running Hot
06. Don't Leave Me Tonight
07. You
08. Heartbreaker
09. Hold On

Formazione:

Tom Farmer - voce,basso
David Farmer - batteria, cori
Eddie Golga - chitarra, cori
Pete Giles - tastiere

 

Il passato dell’ AOR nasconde perle inesplorate, solo sfiorate, ingiustamente passate sotto silenzio. Il tempo passa con cadenza inesorabile, e la polvere si accumula su alcuni capolavori, che avrebbero invece meritato fama e gloria.
Questa mi è sempre parsa una grande ingiustizia. La mia idea di riscoprire gemme dell’AOR rimaste quasi sconosciute, che ringrazio Denis (direttore di MelodicRock.it) di aver condiviso, nasce proprio da qui: un atto di giustizia.
Mi piace l’idea di iniziare la mia collaborazione con melodicrock.it parlandovi degli Outside Edge.
Il sound di questo gruppo, intriso della più profonda delle anime Eighties, mi è entrato dentro fin dal primo ascolto, ormai più di dieci anni fa, senza andarsene più. Non ho più trovato sonorità simili, se non qua e là, sporadicamente, in particolare, forse, negli White Sister del 1984, e per quanto riguardo lo spettacolo tastieristico, nei Giuffria.
Gli Outside Edge venivano dal Regno Unito e nascevano dalla mente dei gemelli Tom e David Farmer.
Si trattava di AOR, su questo non ci sono dubbi, ma un AOR che dovrei definire “unico”, e uso questa parola non a caso.
Profondamente diverso e molto più d’impatto rispetto all’Hi Tech del tempo, carico di dirompenti scie di tastiere, gli Outside Edge avevano creato un sound dall’atmosfera magica e spaziale, quasi futuristica. Quasi si potrebbe definirlo “space AOR”.
Nel 1986 gli Outside Edge uscirono con Running Hot, che era in realtà il loro secondo lavoro. Il primo omonimo, datato 1984 e dal sound ancora immaturo, era uscito solo in Francia, e distribuito in pochissime copie.
Nel 1987 uscirono con un nuovo disco, dal titolo More Edge, che per problemi contrattuali non vide mai la luce, se non nel 2000 grazie ad una lungimirante reissue. Esiste poi un quarto e ultimo lavoro della band, datato 1990, dal titolo Call me, mai pubblicato su CD. Sia More edge che Call me sono lavori spettacolari ma è giusto considerare Running Hot il lavoro più rappresentativo, e in assoluto il migliore.
Un disco come Running Hot uscito nell’anno del Signore 1986, in piena Golden Era per l’AOR, era nato per sfondare. Eppure Running Hot passò quasi inosservato. Un pazzesco, bellissimo mistero.

L’album è aperto da Heartbeat Away, un mid-tempo tra i più maestosi che io abbia mai ascoltato.
Poi parte Wait, un altro monumentale mid-tempo, spettacolare il bridge che precede il chorus struggente ai massimi livelli. Fu il primo pezzo degli Outside Edge a stamparsi nella mia testa.
Louella offre un’atmosfera un po’ più scanzonata, ancora un altro travolgente bridge, e un solo di sax da pelle d’oca.
Don’t be a Hero esprime il lato duro della band, ed è la sontuosità fatta a canzone, maestosa e futuristica. Sarebbe stata una perfetta colonna sonora per il film Terminator uscito solo due anni prima.
Running Hot è il pezzo più rappresentativo dell’album, e forse di tutto il repertorio degli Outside Edge. Ascoltare Running Hot è come salire su una navicella spaziale, perdersi tra le galassie, tuffarsi in buchi neri e tornare poi a casa carichi come molle!
Don’t leave me tonight è a mio avviso il pezzo più classicamente aor dell’intero album. Un altro mid-tempo con un chorus travolgente, che se fosse comparso in Hysteria dei Def Leppard sarebbe diventato un loro must.
You è la prima ballata dell’album. Grande atmosfera.
Heartbreaker aumenta lentamente il rirmo, esplodendo in un chorus epico.
Hold on è la seconda ballata, altro pezzo di profonda suggestione futuristica.

IN CONCLUSIONE

Potremmo descrivere lo “space AOR” degli Outside Edge come una tempesta di futuristiche melodie, trasportate da un tappeto di fruscianti e roboanti tastiere.
Credo che liberare Running Hot dalla polvere dei decenni, e assurgerlo a nuova vita sia un atto di giustizia per ogni amante dell’AOR.
Basta farsi trasportare dalle ali di queste tastiere, salire sulla navicella spaziale, e correre tra le galassie insieme a loro!

© 2017 – 2022, Leonardo “Lovechaser” Mezzetti. All rights reserved.

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