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Recensione

82/100

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Kissin’ Dynamite – Generation Goodbye – recensione

20 Gennaio 2017 5 Commenti Giulio B.

genere: Hard Rock / Modern Rock
anno: 2016
etichetta: AFM Records

Tracklist:

01. Generation Goodbye
02. Hashtag Your Life
03. If Clocks Were Running Backwards
04. Somebody To Hate
05. She Came She Saw
06. Highlight Zone
07. Masterpiece
08. Flying Colours
09. Under Friendly Fire
10. Larger Than Life
11. Utopia

Formazione:

Hanner Braun - voce
Ande Braun - chitarra principale
Jim Muller - chitarra
Steffen Haile - basso
Andi Schnitzer - batteria

Contatti:

http://www.kissin-dynamite.de

 

A due anni di distanza da “Megalomania”, esce “Generation Goodbye”, quinto album in studio dei giovani e promettenti Kissin’ Dynamite. I cinque ragazzi originari di Baden-Württemberg hanno le idee chiare; compongono ed auto-producono un platter che dimostra di essere originale e moderno nel sound, come anche nei testi, dove si guarda, tra l’altro, alla società attuale, pervasa ed invasa dai social-network.

Si inizia proprio con la title-track, nonché primo singolo; le prime note sono un po’ troppo “BonJoviane” ma, dopo qualche secondo, la canzone prende una sua forma ben definita con la voce di Hanner che entra in scena, vero trade-mark di questo gruppo. Bel pezzo, moderno, robusto e melodico allo stesso tempo. Stesso discorso per la successiva “Hastag Your Life” dove l’acceleratore è ancora più pigiato e sfocia in un ritorrnello che rende la canzone una delle mie preferite dell’intera release. Il terzetto inziale si completa con l’ottima electric ballad “If Clocks Were Running Backwards”, ariosa e struggente allo stesso tempo, con Hanner superlativo dietro al microfono ed un solo da applausi. Seguono le più ritmate “Somebody To Hate”, “She Came She Saw”, dal bel chorus, molto “teutonico, e “Highlight Zone” dalle note iniziali in stile Iron Maiden. A seguire la maestosa “Masterpiece”, impreziosita dall voce di Jennifer Haben .
Siamo in dirittura d’arrivo con altre tre cariche “dinamitarde”: “Flying colours”, Under Friendly Fire” e “Larger Than Life” potenziali canzoni da urlare a squarciagola in uno stadio della Baviera.
Chiude il tutto il prolisso lento “Utopia” anche questo molto Made in Germany nello stile esecutivo e canoro.

IN CONCLUSIONE

Per chi ama un sound moderno, potente, nello stesso tempo, melodico e non per forza di stampo teutonico, ecco “Generation Goodbye”, una release che ha il pregio di discostarsi dalla routin edi molte uscite targate 2016; dopo ben cinque album, i giovani Kissin’ Dynamite sono saltati dal trampolino di lancio. A noi giudicare se il tuffo è meritevole di applausi.

© 2017, Giulio B.. All rights reserved.

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