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Recensione

75/100

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Arjen Anthony Lucassen – Strange Hobby (Reissue) – Recensione

11 Ottobre 2016 Comment Iacopo Mezzano

genere: Rock / Hard Rock / Prog Rock
anno: 2016
etichetta: Aluca Music

Tracklist:

1. Arnold Layne (Pink Floyd cover)
2. Norwegian Wood (The Beatles cover)
3. Pictures of Matchstick Men (Status Quo cover)
4. I Am a Rock (Paul Simon cover)
5. Boris the Spider (The Who cover)
6. (Further Reflections) In the Room of Percussion (Kaleidoscope cover)
7. Sunny Afternoon (The Kinks cover)
8. See Emily Play (Pink Floyd cover)
9. For No One (The Beatles cover)
10. I Want You (Bob Dylan cover)
11. Bus Stop (The Hollies cover)
12. Flowers in the Rain (The Move cover)
13. The Letter (The Box Tops cover)
14. Ride a White Swan (T. Rex cover)
15. Sloop John B. (The Beach Boys cover)
16. Daydream Believer (The Monkees cover)
17. Catch the Wind (Donovan cover)
18. Ice in the Sun (Status Quo cover)

Bonus track:

19. Pretty Girls
20. In The Room Of Percussion (feat. Peter Daltrey)
21. Last Train To Clarksville
22. Ruby Tuesday

Formazione:

Arjen Anthony Lucassen - All instruments

 

Ottiene la ristampa, nel 2016 via Aluca Music, anche Strange Hobby, il secondo disco solista del polistrumentista olandese Arjen Anthony Lucassen, pubblicato nel 1996 e andato in breve tempo fuori stampa.

Lucassen, storico membro di band quali Ayreon, The Gentle Storm, Guilt Machine, Star One, Stream of Passion, Vengeance, etc, ri-edita oggi il suo secondogenito platter fornendo al fan la possibilità di ascoltare ben quattro bonus track, una delle quali (Pretty Girls) inedita e scritta dal palmo di questo artista. Il resto dell’opera, lo saprà bene chi ha già in collezione il disco, non è altro che una raccolta di cover reinterpretate dall’olandese e scelte nel suo bagaglio di influenze fedeli al sound rock classico o psichedelico. Originariamente scritto come momento di svago durante le impegnative composizioni del nuovo album degli Ayreon, Strange Hobby diventa un must per gli amanti dello stile di un Lucassen che si cimenta nei differenti pezzi fornendo ad essi la sua peronale visione, in un sound più massiccio e corposo rispetto a quello degli originali.

Così, brani di Pink Floyd, The Beatles, Status Quo, The Who, Bob Dylan, etc, assumono una dimensione progressiva e hard rock che, pur differenziandosi notevolmente dalle concezioni primordiali dei differenti gruppi, non sfigura affatto, ma soprattutto aiuta a concepire meglio da quali basi nascano le idee geniali di un musicista e compositore a tutto tondo come questo olandese. Peccato soltanto per i suoni di produzione, non ottimali e non ritoccati in questa ristampa, che se migliorati avrebbero reso questo ascolto ancor più interessante e istruttivo.

IN CONCLUSIONE

La ristampa di Strange Hobby (1996) permette al fan di Arjen Anthony Lucassen di riscoprire le influenze di base di questo polistrumentista, comprendendo meglio da dove nascano le idee compositive che hanno dato vita al progetto Ayreon.

Per il resto, il mercato discografico torna ad avere in catalogo un buon album di cover hard rock psichedeliche ormai da un decennio andato perduto. Il che, diciamolo, non è mai un male!

 

© 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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