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Recensione

86/100

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Human Zoo – My Own God – recensione

11 Luglio 2016 11 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2016
etichetta: Fastball Music

Tracklist:

01. One Direction
02. Cry Baby Cry *
03. Love Train *
04. A Day To Remember *
05. My Own Illusion *
06. NSA
07. Like A Bitch
08. 4U
09. Solitaire *
10. Wave Your Flag *
11. Reminds Me Of You

* migliori pezzi

Formazione:

Thomas Seeburger - voce
Ingolf Engler - chitarre
Zarko Mestrovic - tastiere
Ralf Grespan - basso
Kevin Klimesch - batteria
Boris Matakovic - sax

Contatti:

http://www.humanzoo-music.de

 

Gli Human Zoo sono quella band hard rock che usa il Sax come fosse una seconda chitarra. Basterebbe questo ad identificare la band tedesca che ormai ci ha abituati al suo inconfondibile marchio di fabbrica.
Quarto album per la band teutonica che ancora una volta mette in scena il suo hard rock melodico di matrice abbastanza classico / tedesca. Quindi grandiose chitarre, una sezione ritmica rombante, cori e ritornelli ultra catchy, il tutto su una struttura di pezzi corposa e sostanziosa e come dicevamo sopra con la “genialata” di infarcire tutto con un Sax, suonato magnificamenta da Boris Matakovic, che rende il tutto elegante e raffinato!
Il precedente album della band a titolo Eyes of the Stranger (qui la recensione) uscito nel 2011 sempre per la Fastball Music viaggiava ancora tra alti e bassi senza far si che risaltasse del tutto il potenziale della band, ecco che con questo nuovo My Own God gli Human Zoo mirano al salto di qualità.

La band sembra aver puntato su un sound più hard rock melodico “classico”, anche per l’uso fatto delle tastiere (provate a sentire su Cry Baby Cry) per questo nuovo My Own God con pezzi più semplici e diretti rispetto al recente passato… anche se, grazie al suono della chitarra, sulle note di One Direction sembra di partire con un pezzo dei Bon Jovi. Ottime le chitarre, Thomas Seeburger non è una di quelle voci che ti trapassano il cuore ma comunque svolge a dovere il suo compito ed il risultato è un pezzo bello massiccio!
Il momento però che tutti aspettavamo arriva sulle note di Cry Baby Cry… la manetta spinge da subito verso l’hard rock più classico e muscoloso e l’intro sorretto da chitarra e sax e quanto di più maledettamente “raffinato hard rock” si possa immaginare! Chitarra ancora una volta inserita in maniera magistrale, il tocco retrò delle tastiere ben si sposa con il suono del sax, per noi AORster, più tipico dei lenti westcoast anni’80 che non di un pezzo hard rock roccioso come questo ed il risultato è uno dei pezzi più coinvolgenti che mi sia capitato di sentire ultimamente!
Dopo tanta raffinatezza un po’ di sano hard rock tritaossa è ciò che serve, o almeno questo è quello che devono aver pensato in casa Human Zoo, perchè Love Train è quasi una cavalcata di “AC/DCiana” memoria, e dimostrazione che anche senza il sax gli Human Zoo sanno essere assolutamente convincenti!
A Day To Remember, semi ballad in cui il piano prende le redini. Seeburger si lascia andare ad una delle sue migliori interpretazioni vocali mentre il ritornello “tutto coretti” si lascia andare al suo lato più pop ed il solo del Sax pennella con grazia una moltitudine di emozioni. Giù il cappello, gli Human Zoo vincono la partita per netta superiorità tecnica! 😀
E’ ancora il Sax a piazzare il miglior assist verso chitarre e voce su My Own Illusion, altro hard rock carico e pesante progettato dalla band con estrema maestria! Nsa (National Security Agency) è al limite dell’heavy metal, brutale a cattivo scarica note rabbiose sulla nostra colonna vertebrale. Sezione ritmica stilosa e ficcante!
Like a Bitch lascia da parte ogni formalità “politically correct” e tira giù un ottimo hard rock melodico infarcito di colpi di genio virali come il “clap clap” delle mani nel pre chorus.
Si continua a pestare duro su tappeti di ottimo melodic hard rock anche con le successive 4U e soprattutto con l’inno Solitaire, anche se la mancanza del sax lascia un po’ di senso di incompiuto, in fondo loro sono gli Human Zoo, il sax deve esserci. 🙂
Ed infatti è nuovamente il sax a rapirci sulla bella Wave Your Flag! Power melodic hard rock che fulmina i nostri neuroni quando il rullante di batteria lancia il sax! Bella anche la conclusione di questo lavoro con Reminds of You dove la parte del leone la fanno la chitarra acustica ed il duetto tra Seeburger e la brava Priscilla D’Alberti che tradisce forse origini italiane ma di sicuro canta in modo molto Americaneggiante… classico lento acustico, ma funziona a dovere!

IN CONCLUSIONE

A mio parere il miglior lavoro della band, pezzi per lo più ispirati con una dorsatura assolutamente hard rock a cui si aggiunge la perla di un fantastico e raffinato Sax. Brani forse più semplici nella loro struttura e più votati all’hard rock rispetto al passato che lasciano la parte “elegante” per lo più al solo Sax riescono a donare un coinvolgimento maggiore. Qualche tocco vintage qua e la aiuta ancora di più a inquadrare per bene il sound ed il risultato è un album che scorre via che è un piacere! La voce di Seeburger pur non essendo indimenticabile riesce comunque a svolgere degnamente la sua parte!
Da segnalare come assoluto must il pezzo Cry Baby Cry che racchiude al meglio tutto quanto detto sopra! Applausi agli Human Zoo, lavoro interessantissimo e che merita assolutamente un ascolto!

© 2016, Denis Abello. All rights reserved.

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