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Recensione

85/100

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Inglorious – Inglorious – recensione

20 Febbraio 2016 12 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock / Classic Rock
anno: 2016
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. Until I Die
02. Breakaway
03. High Flying Gypsy
04. Holy Water
05. Warning
06. Bleed For You
07. Girl Got A Gun
08. You’re Mine
09. Inglorious
10. Unaware
11. Wake

Formazione:

Nathan James - voce
Wil Taylor - chitarra ritmica
Andreas Eriksson - chitarra
Colin Parkinson - basso
Phil Beaver - batteria

 

Snoccioliamo così su due piedi un po’ di dati su questi Inglorious. Inglesi, tutta la band ruota intorno al personaggio a suo modo carismatico di Nathan James che è salito alla ribalta in patria per la sua partecipazione al Talent The Voice, e anche se la nostra Italia insegna che il Talento che tanto dovrebbero portarci questi presunti Talent solitamente tende al nulla o poco più, qui siamo di fronte ad un vero Talento (Talento, l’ho scritto un po’ di volte vero? 🙂 )… o meglio qui siamo di fronte ad un Dono (visto, non ho più scritto Talento! 🙂 )… LA VOCE!
Voce che è già stata al soldo di nomi quali Trans Siberian Orchestra e Uli John Roth, non proprio robetta da poco.
Già, perchè la prima cosa di cui vi renderete conto ascoltando questo primo parto degli Inglorious è che Nathan James ha letteralmente una voce sconvolgente! Detto questo, leggenda vuole che tutto il resto della band sia stato personalmente selezionato dallo stesso Nathan per mettere in piedi la miglior formazione possibile per sfornare un album di Classic Hard Rock vintage e old style… ma, aggiungerei, dal gusto di fondo assolutamente moderno e attuale.
Entrano così nella line up il chitarrista ritmico Wil Taylor, la prima chitarra Andreas Eriksson (conosciuto anche come Andy Zata, ex Crazy Lyxx), Colin Parkinson al basso e in chiusura Phil Beaver alla batteria.

Che si tratti di un album hard rock con radici nei classici anni ’70 viene subito confermato dall’hammond in apertura di Until I Die… giusto prima che la sezione ritmica coadiuvata da una chitarra stile “paura Divina tanto spaccca” diano il là alla voce fuori misura di Nathan James.
Breakaway è come se prendessero Rainbow e Whitesnake e li si mettesse a suonare con quanto di meglio, strumentalmente e acusticalmente parlando, si possa chiedere ai giorni nostri. Solo di chitarra di Andy da applausi.
Basso che spadroneggia sulla successiva High Flying Gypsy (un album che ha un pezzo con Gypsy nel nome è già di per se garanzia di successo per un album che si rifà al classic rock anni ’70) dal taglio quasi “Nero Sabbatico”. Uno dei pezzi più interessanti del lotto. Ancora una volta magistrale Nathan James a spennellare e levigare il brano con la sua voce.
E’ chiaro già a questo punto che uno come Nathan James con la sua voce può fare quello che vuole, anche buttarsi anima e corpo in un bluesy lento e carico di fascino come Holy Water. Band magnifica, tanto che, se è vero che Nathan abbia scelto personalmente ogni pezzo della sua band, viene da pensare che la voce non sia l’unico suo dono…
Un 1/3 dell’album è andato e resta ancora molto da sviscerare.
Warning è puro rock’n’roll settantiano, mentre Bleed for You è una palestra per la voce di Nathan, che sale è scende sulle note come fosse uno scalatore professionista su una parete di roccia di cui conosce ogni minimo anfratto. In più aggiungeteci le due chitarre che viaggiano al livello “super figo!” e avrete idea della portata del pezzo!
E’ ancora hard rock duro e roccioso in stile revival quello che regalano pezzi come Girl Got a Gun (notevolmente melodico il ritornello) e You’re Mine.
Pezzo che esce fuori dal coro, Inglorious è esotica e con le chitarre che si muovono su nervi scoperti, particolare!
L’album si chiude senza cali passando per l’hard rock, in realtà trascurabile, di Unaware e finendo nella chitarra acustica e nel gran stile lento ma assolutamente ammaliante proposto da Wake.

IN CONCLUSIONE

C’è chi avendo la possibilità di mettersi in garage una “banale” Porsche o un’Aston Martin un “po’ snob” spiazza tutti e si porta a casa una Caterham… che come dice lo slogan del marchio è una “no ordinary car”… ecco gli Inglesi Inglorious sono una “no ordinary band”… e se vi state chiedendo che razza di macchina sia una Caterham nel caso date un’occhiata qui. Se invece siete tra i pochi conoscitori ed estimatori del marchio, che tra l’altro è proprio Inglese come gli Inglorious, allora forse avrete già capito dove voglio andare a parare.
La Catheram è una casa automobilistica unica, che avrebbe la tecnologia e le conoscenze per fare un po’ quello che vuole, ed ha invece deciso di fare una macchina “particolare” (la Seven)… vintage nello stile, assurda nel design, senza fronzoli inutili ma con la migliore tecnologia oggi disponibile e tutto per un unico obiettivo… il piacere di guida più incredibile e old style che una macchina “moderna” possa oggi offrire!
Ecco, gli Inglorious sono la Catheram Seven dell’Hard Rock moderno! Vintage, un po’ strani, senza fronzoli, fottutamente bravi, con una voce fenomenale e con un unico obiettivo… il più incredibile piacere di ascolto che un album hard rock / classic rock “moderno” possa offrirvi!
Se cercate qualcosa di vintage moderno e giovane, mettete gli Inglorious nel vostro garage! 😉

© 2016 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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