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Recensione

75/100

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Epic – Like a Phoenix – recensione

25 Febbraio 2016 1 Commento Luka Shakeme

genere: Melodic Rock / Melodic Metal
anno: 2016
etichetta: Escape Music

Tracklist:

01. Love Will Find A Way
02. Like A Phoenix
03. I Can Take You
04. Sleepless Angel
05. All I Need
06. Angels
07. My Everything
08. I Need You
09. Save A Little Love
10. Nah Nah Nah

Formazione:

Tanya Rizkala - Voce
Mario Agostine - Chitarre
Mike Ganime - Basso
Souheil "Sous "Moukaddem - Batteria

 

Nel marasma delle produzioni Hard ‘N Heavy ma anche Rock ci si avvaleva in passato di ugole in gonnella di scarsa elevatura tecnica ma di grande impatto visivo. Potrei citare nomi anche di un certo spessore ma preferisco concentrare l’attenzione su un quesito. In futuro ci saranno sempre più “cantantesse” a discapito di maschietti in preda a crisi depressive?
A mio avviso si. Le donne sono sempre più inserite in questi ambiti musicali e sembra non abbiano punti deboli. Estensione, calore, pathos e in alcuni casi potenza, come nel caso di un’altra grande scoperta della quale spero di sentir parlare in ambiti più consoni alla sua caratura. Tanya Rizkala intanto prende per mano i suoi EPIC e “Like A Phoenix” è il platter di cui mi appresto a parlarvi.

“Love Will Find A Way” si caratterizza per la voce graffiante e calda di Tanya, ugola che appartiene alla schiera delle rockers più ruggenti del panorama Hard ‘N Heavy, Doro Pesh e Veronica Freeman su tutte giusto per avere un termine di paragone. Il pezzo in se è gradevole ben fatto anche se non verrà ricordato per arrangiamenti ricercati; grandi aperture melodiche e tanta energia.
“Like A Phoenix” riserva sfumature più melodiche e in questo caso gli arrangiamenti seppur non godendo di una produzione impeccabile, sembra vogliano esaltare al meglio l’ottima prestazione vocale questa volta più interpretativa e passionale. Un buon rock melodico ma siamo ancora lontani dal pezzo che ti resta dentro e di cui senti il desiderio assoluto di un nuovo ascolto.
“I Can Take You” è una raffinatissima ballad, ancora una volta Tanya sfodera una prestazione incantevole. In questo caso raggiunge picchi interpretativi da vera fuori classe. Buona la personalità che si evince in tutta la band in quanto malgrado non ci si ritrovi davanti un episodio originalissimo, non percepisco un plagio stucchevole. Anche la produzione in questo caso sembra enfatizzi il tutto.
“Sleepless Angel” segue per certi aspetti il canovaccio del precedente episodio seppur con connotati più delicati e struggenti, un pop rock semi acustico scritto per essere ascoltato e goduto tutto d’un fiato. Soluzioni di questo tipo in un platter trovo siano sempre ottime conferendo respiro; non da valutare dunque come un calo del songwriting.
“All I Need” è un fortissimo richiamo all’Hard Rock più sanguigno. Riffing poderosi e carichi di groove sostengono le solite aperture vocali, incisive e più asciutte in questo caso. Difficile non notare qualche riferimento ai Mr Big nel break centrale con soluzioni chitarristiche che ne hanno reso famosi Gilbert e soci. Poco importa, il tutto è davvero notevole pur conservando immediatezza, marchio di fabbrica della band canadese.
“Angels” la definirei una sorta di power ballad tipicamente radiofonica. Stupenda nel suo incedere, probabilmente in questo caso canonica e per giunta mi ha ricordato tantissimo le Heart complice l’ugola calda e intensa di Tanya.
“My Everything” è un delicatissimo pop acustico capace di accarezzare i cuori più sofferenti, cullarli e adagiarli su tappeti emozionali assolutamente positivi. Uno di quei pezzi da ascoltare in solitudine o in macchina quando si ha voglia di star soli con se stessi.
“I Need You” è l’ennesima ballad. Non saranno troppe? A mio modesto avviso si. Soprattutto quando il songwriting non può risultare originalissimo. Per quanto ci si voglia sforzare, i canoni sono quelli e si rischia solo di far cadere l’attenzione su un lavoro assolutamente godibile; spero in un colpo di coda finale in quanto mi dispiacerebbe ridimensionare la valutazione finale.
“Save A Little Love” riesce nell’intento di cui sopra. Probabilmente uno degli episodi più ispirati. Un fraseggio di chitarra che bene o male riesce a girare nei momenti salienti del pezzo, chorus che spiazza completamente rispetto al bridge nella sua apertura. Un pezzo che seppur sia relativamente scarno e morbido nel suo arrangiamento, gode di buona personalità.
“Nah Nah Nah” direi che è un rock sanguigno posto in chiusura ci sta tutto; ho temuto mi si ripresentasse l’ennesima ballad messa lì come riempitivo. A questo punto credo sia lecito chiedere del perché non si sia optato per soluzioni di questo tipo.

IN CONCLUSIONE

Like A Phoenix è un lavoro tutto sommato ben prodotto, magari gli arrangiamenti strumentali soccombono un po’ troppo a discapito di una grandissima ugola ma allo stesso tempo ammorbidendo tutto il sound generale che viceversa con una produzione più “granitica” avrebbe ancor di più enfatizzato il cantato della grandissima Tanya Rizkala.

© 2016 – 2018, Luka Shakeme. All rights reserved.

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