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Recensione

55/100

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Sebastian Bach – Give ‘Em Hell – Recensione

18 Maggio 2014 12 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

1)Hell Inside My Head
2)Harmony
3)All My Friends Are Dead
4)Temptation
5)Push Away
6)Dominator
7)Had Enough
8)Gun To A Knife Fight
9)Rock N Roll Is A Vicious Game
10)Taking Back Tomorrow
11)Disengaged
12)Forget You

Formazione:

Sebastian Bach - Voce
Devin Bronson - Chitarra
Duff McKagan – Basso
Bobby Jarzombek - Batteria

Ospiti:

John 5 - Chitarra in "Temptation"
Steve Stevens - Chitarra in "Push Away", "Had Enough" e "Gun To A Knife Fight"

 

Ormai quando Sebastian Bach annuncia l’uscita di un nuovo disco solista, sappiamo già cosa il nostro caro vecchio lettore cd farà uscire dalle casse. Un Heavy-Hard Rock potente, con Seb che urlerà per tutta la durata dell’album, così forte che avremo il rischio di trovare le sue corde vocali nel nostro salotto…. Forse ad alcuni nuovi fan farà piacere, ma a noi old-rocker non può che far dispiacere. Il nostro cuore si è fermato a quando, nei veri Skid Row, faceva faville, cantava canzoni che sono rimaste impresse ed ancora oggi sono qualcosa di speciale….invece ora cosa troviamo? Il nulla, o quasi.

Potrei anche finire qui la recensione e avreste ben capito come reputo quest’ultima fatica Give’Em Hell. L’aiuto alla chitarra di John5 e Steve Stevens e il basso di Duff Mckagan non hanno portato grossi cambiamenti nel sound o nel songwriting , dato che il problema principale, se così possiamo definirlo, è come canta Seb. Non che la voce sia brutta, anzi, ma questa continua voglia di emulare i vecchi tempi, con continui e inutili urli, i tanti effetti e filtri vocali hanno cominciato a stancare l’ascoltatore. Anche le canzoni non si possono definire brutte, ma questa “miscela” di parte cantata e produzione abbastanza piatta le rendono spesso anonime o comunque presto saranno destinate al dimenticatoio. Basti pensare che la migliore song del lotto è la cover degli April Wine Rock N Roll Is A Vicious Game, dove, guardacaso, Bach canta sulle sue tonalità naturali! Le altre canzoni sono altalenanti, troviamo l’opener Hell Inside My Head, pesante,heavy come suonano gli ultimi dischi di Seb; è buona invece “>Harmony, dove il duo batteria-chitarra ci fa ben sperare e sprigiona ottimi chorus e un bel ritornello. Il problema è che il disco è praticamente finito qui. All My Friends Are Dead è ripetitiva e piatta, Push Away nella parte cantata è terribile, nonostante l’ottimo intro. Il punto più basso di Give Em Hell lo si tocca però con Taking Back Tomorrow, con la ritmica serrata e ripetitiva e la solita parte vocale quasi isterica che sfocia in un grunge-metal, privo di qualsiasi grazia. Disengaged prosegue il discorso con la batteria e il basso in rilievo che aggiungono pesantezza al suono già cupo, da dimenticare il refrain….passando dalla parte ballad troviamo la malinconica Had Enough che riesce a coinvolgere l’ascoltatore e ridona un po’di melodia all’album, tornando su lidi più hard rock e con una parte cantata finalmente riuscita. Si chiude con la tetra e cupa Forget You , dove la formula sonora non cambia, la chitarra è pesante e la canzone propone un hard pesante ma comunque godibile.

IN CONCLUSIONE:

Alla fine del disco rimane una sensazione di amarezza; un’altra interpretazione, un altro modo di registrare, suonare, arrangiare avrebbe fatto decollare questo lavoro? Non avremo mai questa risposta anche se io penso che sarebbe stato così. Un disco che piace o non piace, non ci sono vie di mezzo. Il suo suono pesante e il modo di cantare di Sebastian Bach ormai sono questi.
Personalmente non mi ha entusiasmato a parte qualche episodio……

Sebastian …… “I, we …Remember You!!!”

© 2014 – 2018, Lorenzo Pietra. All rights reserved.

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