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Recensione

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Johnny Lima – My Revolution – recensione

02 Febbraio 2014 87 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: Autoprodotto

Tracklist:

01. My Revolution
02. Happily Even After You *
03. You're The Drug I Wanna Get High On *
04. Fill You Up *
05. Blame It On Love *
06. I Can't Love You Anymore *
07. Tell Me Lies
08. Couldn't Be The One *
09. Nowhere Left To Go *
10. Dirty Girls
11. Maybe You're Right, Maybe It's Wrong *

Special edition

- Show Them Who You Are
- Into The Light
- Deeper Into You
- Naturally Beautiful

* migliori canzoni

Formazione:

Johnny Lima – voce, chitarra, basso, batteria
Christian Wolff, Craig Launer and Julian Angel – chitarre

 

Cosa succede quando il numero 10, portabandiera della propria squadra del cuore, decide di tradire e di mollare i propri tifosi e andarsene in una squadra avversaria? Beh, ci sarà chi non potrà crederci, chi se la prenderà come una cosa personale, chi strapperà i poster del proprio idolo e anche chi in fondo in fondo saprà perdonare… ma solo una cosa è sicura, alla squadra per andare avanti servirà trovare ben presto un nuovo numero 10!
Bene, chiariamo che la squadra è quella del Melodic Rock, che il suo numero 10 più in vista per anni ha portato il nome di Bon Jovi e che ormai è chiaro esser passato ad una squadra avversaria che porta il nome di “simil Pop”… io per primo mi son chiesto chi avrebbe potuto portare con onore quella maglia così speciale, bene, ora un nome ce l’ho… Johnny Lima!!!
Ebbene si, il non proprio novizio della squadra del Melodic Rock Johnny Lima (Johnny Lima – 1996, Shine On – 1999, Made in California – 2003, Version 1.2 – 2005, Livin’ Out Loud – 2009) questa volta ha veramente calciato il suo miglior tiro piazzato e con questo My Revolution ha siglato il capolavoro della carriera con un sound che a piene mani ripercorre i sentieri tracciati da Bon Jovi, Def Leppard e tutti gli altri grandi della storia del Melodic Rock.

Undici pezzi scritti con il cuore e la passione quelli che ci troviamo ad affrontare in questo nuovo lavoro firmato dal biondo Californiano. Per un lavoro che tira ad affermarsi come punta di diamante del genere per questo 2014 l’inizio non poteva che essere epico e roccioso come sulle note di My Revolution, sound corposo, chitarra e batteria in primo piano ed una voce che disegna la melodia e la rabbia e voglia di riscatto che letteralmente esplodono da un pezzo come questo.
Happily Even After You è un’endovena di melodic rock infarcito di tiri di chitarra e pomposa esaltazione che non molla nella successiva You’re The Drug I Wanna Get High On. I fumi che si alzano dalle note di questi primi pezzi parlano quel rock da arena stile Bon Jovi che tanto ci mancavano.
Fill You Up con quel suo intro particolare e spiazzante su cui entra come un’infilzata allo stomaco la chitarra di Julian Angel (Beautiful Beast) rilascia nel sangue quella sensazione che si prova quando ci si avvicina ad affontare una sfida al limite delle proprie possibilità… adrenalinico!
Impossibile trattenere una lacrima sentendo lo stile vocale di Johnny su Blame It On Love, tutto ciò che ho amato dei Bon Jovi si riversa nelle corde e nella musica di questo fantastico artista californiano.
Arriviamo a I Can’t Love You Anymore e per me sinceramente potremo chiuderla qui, Johnny ha vinto sulle note di questa splendida ed intensa ballata dal tratto triste e affascinante… un diamante puro in un mare di gemme preziose come lo sono i pezzi di questo My Revolution.
Non possiamo però fermarci qui, 5 pezzi mancano all’appello e torniamo a premere a fondo l’acceleratore delle emozioni che scorrono febbrili sotto le nostre ruote sulle note di Tell Me Lies anche se è con la successiva Couldn’t Be The One che ancora una volta l’asticella si alza oltre ogni aspettativa… mid ballad dal testo inteso e dal magico coro.
Non si ha il tempo di respirare in questo volo sulle note del melodic rock e si continua così a vibrare sotti i colpi di pezzi come Nowhere Left To Go e Dirty Girls per arrivare a chiudere sulle note del piano della strappalacrime Maybe You’re Right, Maybe It’s Wrong, stupenda!

Non è però finita qui, se siete infatti in possesso della versione limitata di questo lavoro, vi restano ancora ben quattro pezzi da scoprire… di questi però non voglio parlarvi ma voglio lasciarvi la gioia di scoprirli da soli, ma vi basti sapere che 3 di questi sono per il sottoscritto puri e semplici capolavori.

IN CONCLUSIONE

L’album che avrei voluto sentire uscire lo scorso anno dalle note dei Bon Jovi… ed invece ci ha pensato il bravissimo Johnny Lima a colpmare quel vuoto che da troppo tempo mi portavo dentro. Non servono altre parole, se amate il melodic rock nel suo termine più puro che hanno saputo regalarci gli storici Bon Jovi, non ci sono scuse, questo è il miglior album degli ultimi 10 anni!

 

© 2014 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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