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Boston – Life, Love & Hope – Recensione

10 Dicembre 2013 55 Commenti Iacopo Mezzano

genere: AOR
anno: 2013
etichetta: Frontiers Records

Tracklist:

1. Heaven on Earth
2. Didn't Mean To Fall In Love
3. Last Day Of School
4. Sail Away
5. Life, Love & Hope
6. If You Were In Love
7. Someday
8. Love Got Away
9. Someone (2.0)
10. You Gave Up On Love (2.0)
11. The Way You Look Tonight

Formazione:

Tommy Decarlo, David Victor, Brad Delp, Kimberly Dahme: Vocals
Tom Scholz: Guitars, Drums, Bass, Keyboards, Vocals

Contatti:

http://www.bandboston.com/

 

Si era parlato di tracce registrate con la cura, la tecnologia e la classe di tanti anni fa, che avrebbero riportato in vita per l’ultima volta il moniker Boston così da farlo brillare in eterno nel firmamento del rock , così da regalare ai tanti fans ancora un sorriso e una lacrima nel ricordare il compianto Brad Delp. Si attendeva il ritorno in grande stile di una band che negli anni ha raccolto un’unghia di quello che poteva raggiungere per la sue qualità.

Con Life, Love & Hope, uscito il 6 dicembre per la nostra Frontiers Records, abbiamo invece ottenuto l’opposto di quanto aspettavamo di sentire. Un disco forse prodotto all’interno di un cantiere edile, per come suona ferroso e più semplicemente male, che ha al suo interno forse il peggior sound di batteria che la storia recente ricordi (specie se si considera una formazione di questa portata storica), un mix disastrato, e un casino di parti mescolate assieme senza un senso compiuto, con volumi sparati a caso, con voci differenti che brano dopo brano si alternano senza significato, senza una vera ragione. E pure il songwriting, che poteva essere l’unica e ultima ancora di salvezza, lascia anch’esso (come vedremo poi) abbastanza a desiderare.

Vi giuro, sto cercando di essere il più composto e oggettivo possibile, ma sono in realtà furioso e distrutto nello scrivere queste parole. Che ha nella testa Tom Scholz, ditemelo, se dal 2002 (anno di uscita dell’altrettanto terribile Corporate America) a questa parte non ne ha più azzeccata una che sia una, e promette e promette senza un minimo filo logico?!! Ci voleva tanto a usare la buona formazione live per registrare questo disco, come hanno fatto che ne so i Foreigner o i Journey, e ripartire come loro da zero o quasi? Ok, Brad Delp era inimitabile, verissimo, ma anche Lou Gramm e Steve Perry dovevano esserlo, eppure la storia ci insegna che le due rispettive band sono oggi ancora in tour e al lavoro su musica di qualità. Cavolo..

Facendo così, optando per il revival, abbiamo ottenuto undici pezzi prodotti da demo e composti senza la passione che ci aspettavamo, e grazie.. Tra di loro se ne salvano (per modo di dire) quasi quattro, ovvero Heaven on Earth, la title track Life, Love & Hope, Someday e The Way You Look Tonight. Il resto, cestinatelo pure senza timori. In questi almeno c’è qualcosa dei Boston, vuoi uno spunto, una melodia, o un ritornello davvero orecchiabile. E Tommy Decarlo e David Victor hanno cantato bene. Fa però paura notare che non sono questi i pezzi in cui si è cercato di tributare Brad Delp (attraverso registrazioni demo), segno che anche questa operazione è stata perfettamente.. fallita.

IN CONCLUSIONE

Dopo Corporate America, a dieci anni di distanza Tom Scholz ha trovato un nuovo modo per deludere i fans, rovinando il ricordo di un moniker storico per la nostra musica come quello dei Boston. Soggettivamente, tutto ciò è allucinante.

© 2013 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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