LOGIN UTENTE

Ricordami

Registrati a MelodicRock.it

Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.

effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!

Recensione

65/100

Video

Pubblicità

Osukaru – Triumphant – recensione

19 Agosto 2013 14 Commenti Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2013
etichetta: City Of Lights Records

Tracklist:

01. Dawning (intro)
02. Triumphant *
03. Heaven In Your Eyes
04. Prisoner of the Night
05. Walk In Balance *
06. Holding On To Memories
07. Cruise Control *
08. Mafia Rules
09. I Won’t Let You Go
10. Never Play With Fire *
11. Believe *
12. The Fire Burns On
13. Stay Tonight (bonus track)
14. Don’t Let Go (bonus track)

* migliori canzoni

Formazione:

Oz Osukaru - chitarre, tastiere, cori
Fredrik Werner - voce e cori
Adrian Lopez - piano e tastiere
Jens Björk - sax
Cecilia Camuii - voce e cori
Ryan Coyle - batteria e percussioni
Axel Ryberg - batteria

 

Questa volta ribaltiamo la recensione, voglio spiegare subito il voto in alto perchè veramente un lavoro come questo degli OSUKARU mi fa veramente IMBESTIALIRE! Se siete amanti del Melodic Rock patinato anni ’80, in cui i pezzi sono confezionati bene e con gusto, le melodie un pò ruffiane e ricercate con addirittura la chicca dell’aggiunta del sax, una performance della band all’altezza… ecco bene gli OSUKARU sono tutto questo!
Fin qui tutto benissimo, fino a quando non arriviamo alle note dolenti… tutto questa magnificenza mettetela sulla bocca, o meglio sulle corde, di due cantanti (già, ben due… maschietto e donzella) che almeno in questo frangente si rivelano assolutamente non all’altezza ed ecco un possibile capolavoro completamente rovinato. Vogliamo poi aggiungere una nota di demerito? Non è neanche la prima volta che gli Osukaru fanno questo grave errore!

I pezzi ci sono, eccome se ci sono, soprattutto per chi cerca un salto nel passato. L’album scorrerebbe via che è un piacere tra melodie catchy come in Prisoners of the Night, primo singolo estratto da questo lavoro, ma da questo punto di vista tutti i pezzi potrebbero essere citati come perfetti rappresentanti del sound del gruppo che si rifà all’AOR anni ’80 a piene mani, tra chitarre dalla facile presa, tastiere sempre ben presenti ed esecuzioni belle pompose, vedi ad esempio la titletrack Triumphant.
Non mancano i richiami costanti e poco velati ai maestri del genere, Journey, Survivor e Foreigner su tutti, ma anche Heart, Vixen e spruzzate di Toto e Bon Jovi. Ascoltatevi una lento da brividi come Walk in Balance e pensatela ricantata da una voce all’altezza… ecco, ora potete capire la rabbia che un pò mi assale durante l’ascolto di questo lavoro.
Si potrebbero però citare molti altri casi. Il risultato non cambia nemmeno per i pezzi più tirati, in cui si accenna ad un hard rock dalle tinte comunque soft, come ad esempio Mafia Rules o I Won’t Let You Go, i pezzi di per se funzionerebbero ma le voci al solito “stridono”…
Si ripete la stessa trafila su pezzi che sarebbero da infarto per gli amanti del genere come Never Play With Fire, Believe o The Fire Burns On. Songwriting d’eccellenza e purtroppo, soprattutto su Believe e The Fire Burns On, una prova vocale veramente di bassa qualità per la Camuii.
A poco possono le due bonus Stay Tonight e Don’t Let Go che semplicemente confermano quanto detto finora.

IN CONCLUSIONE

In Conclusione??? Incazz… nero!!! Una possibilità veramente bruciata, un album con due volti, il primo è quello di uno splendido songwriting, di un valore compositivo vicino alla perfezione per chi cerca in un album la magnificenza dell’AOR anni ’80, ma purtroppo il secondo volto è quello di un album cantato veramente male a cui la comunque buona performance e qualità del resto della band non può porre rimedio.
Se proprio vogliamo andare a fondo è assolutamente negativa la performance della Camuii mentre a tratti salvabile quella di Werner, per quanto comunque raramente in grado di raggiungere la sufficienza.
Peccato davvero, poteva essere un piccolo capolavoro…

© 2013 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

Print Friendly, PDF & Email

Ultime Recensioni

Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli

14
0
Would love your thoughts, please comment.x