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Recensione

80/100

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Little Caesar – American Dream – Recensione

28 Febbraio 2013 8 Commenti Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2012
etichetta: Dirty Deeds Records

Tracklist:

1)Holy Roller
2)American Dream
3)Hard Rock Hell *
4)Prisoner Of Love *
5)In My Mirror
6)Only A Memory Away *
7)The Girl's Rockin' *
8)Is Your Crazy, Gettin' Lazy? *
9)Own Worst Enemy
10)Drama Queen
11)Dirty Water

* migliori canzoni

Formazione:

Ron Young - voce
Louren Molinare - chitarra
Joey Brasler - chitarra
Fidel Paniagua - basso
Tom Morris - batteria

 

I Little Caesar sono uno di quei gruppi sottovalutati da sempre, che nonostante due ottimi album ad inizio anni ’90 (Little Caesar e Influence) non hanno mai avuto il successo che si sarebbero meritati. E dire che il loro hard rock sporco,ruvido a tratti molto southern era ben suonato, con grandi melodie e prodotto da una major come la Geffen; ma non bastò. Il ritorno dei cinque losangelini dopo anni di silenzio è avvenuto nel 2009 con l’ottimo Redemption ed ha ritrovato tutti i fan grazie anche al tour mondiale che seguì il quale ricevette grande successo di pubblico e critica. Questo nuovo American Dream non fa altro che confermare lo stato di grazia di Ron Young e soci che vede alle chitarre Louren Molinare e Joey Brasler, al basso Fidel Paniagua  ed alle pelli Tom Morris.

L’album è un’esplosione di hard-blues grezzo dove le chitarre macinano riff e assoli sporchi ma melodici. Le prime tracce sono le più moderne del platter con l’opener Holy Roller e la titletrack American Dream che sono adrenalina pura, grintose e con una melodia perfetta. Già su Hard Rock Hell le chitarre si fanno più grosse con l’ugola di Ron Young che sembra stata intinta nel Jack Daniel’s. Prisoner Of Love è una power ballad blueseggiante, struggente, con un refrain da manuale e un assolo da brividi. In My Mirror suona più heavy senza perdere stile ed è sanguigna, mentre Only A Memory Away è un lento malinconico, molto eightes, con la chitarra arpeggiata che segue la parte cantata e una melodia stupenda, anche se per molti sarà troppo mielosa. The Girl’s Rockin’ è un boogie che va a mille grazie al pianoforte e le chitarre scatenate. Is Your Crazy Gettin’ Lazy parla il Rock N Roll più semplice e diretto con il riff iniziale che ci riporta indietro nel tempo. Own Worst Enemy è moderna con la chitarra monotona e risulta l’unico pezzo che non riesce a lasciare il segno; pur essendo buono nel complesso sfigura in mezzo agli altri. Drama Queen parte forte con le chitarre infuocate e macina riff a ripetizione. Un Hard Rock Melodico senza pretese che risulta piacevole e con un ritornello ben fatto. Si chiude con Dirty Water che apre col suono inconfodibile del fruscio del LP,intro country, cambio di tempo per esplodere in un Hard Rock ancora con venature blues…e che grande assolo!!

IN CONCLUSIONE:

Un ritorno gradito per questi cinque signori del Hard Rock chiamati Little Caesar. Il “sangue” Blues si sposa perfettamente col suono Rock e sporco per un album divertente e ottimamente suonato.

© 2013 – 2018, Lorenzo Pietra. All rights reserved.

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