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Recensione

90/100

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F.E.A.S.T. – Strong, Wild and Free – recensione

02 Novembre 2012 Comment Denis Abello

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Avenue of Allies

Tracklist:

01. Strong, Wild and Free
02. Pleasure and Pain *
03. Heart and Soul *
04. Rock 'n' Roll Flame *
05. Hard Rockin' Man
06. Gonna Fly
07. Tell Me You're Ready
08. It's Not The Same *
09. How Long
10. A Million Years *
11. Dancing To The Rhythm (Stevie Wonder Cover)
12. Children Of Beslan *

* migliori canzoni

Formazione:

Fabri Kiareli – voce, chitarre, piano, tastiere
Luke Ballabio – chitarra ritmica e chitarra principale in How Long, chitarra addizionale in “Tell Me You’re Ready” e “Children Of Beslan”
Angelo Perini – basso
Mao Granata – batteria

Ospiti:

Ser Joe Aschieris - solo di chitarra in Hard Rockin' Man

 

Se credete nella reincarnazione allora vedendo Fabri Kiareli dal vivo non potreste non pensare che lo spirito del Rock abbia scelto proprio l’Italia come sua nuova dimora. Dopo il debutto Rise del 2010 (qui la recensione) torna infatti il “nostro” Rocker con la sua creatura F.E.A.S.T.
Prima cosa da notare leggendo la press è che i F.E.A.S.T. da progetto praticamente solista di Fabri si trasformano in una vera e propria band con nella formazione Fabri Kiareli (voce, chitarre, piano e tastiere), Luke Ballabio (chitarre), Angelo Perini (basso) e Mao Granata (batteria) e direi che questa è una naturale evoluzione visto che gli artisti che completano il gruppo insieme a Fabri altro non sono che le stesse figure che ormai stabilmente in giro per l’Italia seguono live il talentuoso rocker.
Arriviamo così a questo secondo lavoro intitolato Strong, Wild and Free che si porta dietro un pesante fardello lasciato in eredità dal suo predecessore e che dovrà quindi riuscire a confermare quanto di buono Fabri riuscì a fare due anni fa con la sua prima uscita ufficiale.

Strong Wild and Free fa da perfetto aggangio con il precedente Rise riportando in auge le chitarre taglienti, il ritmo ’80s e la voce che si conferma ottima di Fabri. E’ però già dai successivi pezzi Pleasure and Pain e Heart and Soul che il gruppo sembra ingranare una marcia in più rispetto al precedente lavoro aggiungendo un certo feeling più melodico che riesce a portare una ventata di freschezza nettamente gradita da chi scrive allo stile firmato F.E.A.S.T.
Rock N Roll Flame si conferma già da ora come sicura Highlight per i prossimi live con la batteria del sempre ottimo Mao Granata che fa da apripista per la chitarra e la voce alla “Whitesnake” di Kiareli… testo ispirato che profuma di libertà e passione e la magia del rock è belle che servita!
Non è da meno Hard Rockin’ Man che continua su giochi tra chitarra e voce in puro 80s rock a cui ormai ci hanno abituati i F.E.A.T.! Gonna Fly taglia il tiro dell’album regalando un momento più spensierato per farci poi ripartire veloci sulle note di Tell Me You’re Ready.
Da brividi a questo punto l’intro di It’s not the same che parte come una ballad per poi trasformarsi in una mid tempo dal ritornello azzeccatissimo su cui si nota maggiormente quel nuovo gusto melodico che questo Strong, Wild and Free riesce ad avere rispetto al suo predecessore.
Il rock di How Long ci conduce verso la splendida ballata A Million Year dove la calda voce di Fabri regala un’interpretazione magistrale per un pezzo forse non troppo originale ma di una bellezza sconcertante e che si incastona perfettamente in questo nuovo lavoro dei F.E.A.S.T.
Lavoro che si conclude con la particolare versione di Dancing To The Rhythm di Stevie Wonder e con gli 8 minuti della quasi settantiana e simil progressive Children Of Beslan, pezzo da godersi fino all’ultimo e che raggiunge la sua massima intensità proprio in chiusura.

IN CONCLUSIONE

Strong, Wild and Free, secondo step dei F.E.A.S.T. conferma quanto di buono fatto con Rise e porta anzi una maturazione su più fronti. Si passa da un progetto praticamente solista ad un vero e proprio gruppo, si aggiunge un filone più melodico al Rock che contraddistingue la figura di Fabri Kiareli donando una maggiore varietà e longevità ai 12 pezzi che compongono questo lavoro ed in generale si nota una maggiore maturazione a livello compositivo… praticamente tutto quello che un fan si aspetterebbe dal successore di Rise.
Ennesimo centro quindi per una delle migliori realtà italiane in ambito rock del momento. Un ultimo consiglio, i F.E.A.S.T. sono assolutamente da vedere e godersi dal vivo!!! 😉

© 2012 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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