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Dominoe – Naked But Dressed – Recensione

16 Agosto 2012 17 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Command Records

Tracklist:

1. What Happens *
2. It’s Fine For Me *
3. Naked *
4. Comin’ Home *
5. It’s Alright
6. Don’t Throw Our Love Away *
7. Good Way Down
8. Love Is The Answer *
9. My Girl
10. All The Sins Are Dying *
11. No Dude
12. You And Me
13. Take Me As I Am *
14. One More Sugar *
15. Here I Am (Bonus Track)
16. Let’s Talk About Life (Bonus Track)
17. Naked - Radio Version (Bonus Track)

* migliori canzoni

Formazione:

Robert Papst: Guitar, Keyboards, Bass, Backing Vocals
Jorg Sieber: Vocals
Eddie Daum: Keyboards
Christian Birawsky: Drums, Percussion, Bass
Janina Dietz: Vocals

Ospiti:

John "Rhino" Edwards: Bass
Charlie Morgan: Drums, Percussion
Larry Hoppen (Orleans): guest Vocals
Jimmy Hall (Wet Willie): guest Vocals
Jimi Jamison (Ex- Survivor): guest Vocals

Contatti:

http://www.myspace.com/dominoetheband

 

Attenzione! A quattro anni dall’ultima pubblicazione, ecco uscire oggi, 16 agosto 2012, il nuovo album dei tedeschi Dominoe, intitolato Naked But Dressed e distribuito dalla Command Records.

E sottolineo, attenzione!, perchè siamo di fronte ad una pubblicazione davvero interessante. Intanto tenete conto che nel disco appaiono come ospiti alla voce niente di meno che Jimi Jamison (traccia 4), Jimmy Hall (traccia 9) e Larry Hoppen (traccia 3), quest’ultimo nella sua ultima apparizione in studio prima della sua recente e triste scomparsa. Poi, se non foste ancora convinti della bontà di questa uscita, sappiate che agli strumenti appaiono (ospiti ma non solo) John ‘Rhino’ Edwards e Charlie Morgan. Vi basta? Spero di si. Ad ogni modo, il sound hard rock fresco e moderno dei Dominoe (che tanto ricorda i migliori Gotthard) finirà per rapirvi e immergervi con gusto all’interno del disco, che non manca mai di proporre ritornelli catchy e corali e riff 100% rock style, alternando pezzi energici e up-tempo con splendidi lenti dalle mille emozioni. La bella e calda timbrica di Jorg Sieber, ora supportata soprattutto ai cori dalla voce femminile di Janina Dietz, vi guiderà ferma e convincente lungo la tracklist, mentre il riffing di Robert Papst (ottimo il sound della sua chitarra) disegnerà saggiamente le trame delle composizioni, ben supportato dal resto della formazione, in una prestazione generale davvero sugli scudi. A completare le mie espresse lodi, un’ottima produzione fornisce il giusto valore ai 14 (+3 bonus) pezzi che ora mi appresto a descrivervi.

Da dieci in pagella i primi quattro brani. What Happens ha racchiuse in se tutte le caratteristiche del sound dei Domine, specialmente per ciò che concerne il bel ritornello tutto da cantare, mentre It’s Fine For Me ha un suono più classico, grazie anche al piacevole organetto di sfondo. Naked è un carico di nostalgia non da poco vista la straordinaria ultima prestazione vocale di Larry Hoppen, e Comin’ Home piace tanto, e non solo per la preziosa comparsata di Jimi Jamison. Diverte poi molto il ritmo di Don’t Throw Our Love Away e tocca il cuore il lento Love Is The Answer, che permette a Jorg Sieber di mostrare, con un cantato quasi sussurrato, tutta la sua capacità nel trasmettere emozioni all’ascoltatore. Pollice inevitabilmente su anche per la seguente mid-tempo All The Sins Are Dying e per la ballata acustica Take Me As I Am, altro passaggio di grande commozione. Chiude infine molto bene quella che è la tracklist ”ufficiale” One More Sugar, motivo dall’approccio ai limiti del southern rock che vi farà divertire un mondo con le sue antiche melodie.

IN CONCLUSIONE

Ci risiamo, sia benedetto questo 2012! Naked But Dressed è infatti un altro album che meriterebbe tranquillamente un posto nelle top 10 annuali e che ci riconferma quanto questa bella rinascita del rock melodico abbia fatto bene un po’ a tutti, spostando in alto l’asticella e con essa il livello generale richiesto dai fans per restare competitivi nel mercato d’oggi. Fateci caso, stiamo avanzando verso una gara verso la perfezione, ormai sono le uscite deludenti ad essere contate nelle dita della mano, e non più viceversa! Il mio consiglio finale è quello di non farvi assolutamente sfuggire quest’album che davvero riesce a non stancare mai ascolto dopo ascolto, passaggio dopo passaggio. Divertente ed emozionante, da avere!

© 2012 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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