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Electric Boys – And Them Boys Done Swang – Recensione

26 Febbraio 2012 Comment Lorenzo Pietra

genere: Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Escape Music

Tracklist:

01. Reeferlord
02. My Heart’s Not For Sale
03. Father Popcorn’s Magic Oysters
04. Angel In An Armoured Suit
05. Ten Thousand Times Goodbye
06. The House Is Rockin’
07. Welcome To The High Times
08. Sometimes U Gotta Go Look For the Car
09. Put Your Arms Around Me
10. The Day The Gypsies Came To Town
11. Rollin’ The World
12. A Mother Of A Love Story

Formazione:

Conny Bloom: Voce / Chitarra
Andy Christell: Basso
Franco Santunione: Chitarra
Niclas Sigevall: Batteria

 

Reunion anche per gli Electric Boys, gruppo svedese di Stoccolma nato a cavallo tra gli anni 80 e 90 con tre ottimi dischi alle spalle. Funk-O-Metal, Groovus Maximus e Freewhelin’ sono state gemme di hard rock condito di funky e questa fusione di sound li ha accostati a grandi nomi quali Aerosmith e Extreme. Sempre guidati dai fondatori Conny Bloom alla voce e Andy Christell al basso (che abbiamo ritrovato anche negli Hanoi Rocks) questo nuovo And Them Boys Done Swang non cambia una virgola dai precedenti lavori, anzi aumenta la qualità del songwriting e del sound…

…ne sono esempio il trittico iniziale Reeferlord, My Heart Is Not For Sale e Father Popcorn’s Magic Oyster con il loro groove a cavallo tra l’hard rock settantiano e il funky. Angel In An Armoured Suit si sposta invece su terreni più moderni senza perdere mordente, col suo intro grintoso e riffato. Ten Thousand Times Goodbye è una ballad che richiama i migliori anni 80, mentre Welcome To The High Times e The House Is Rockin’ ritornano sul sound più settantiano, rockeggiante, quasi psichedelicho. Sometimes U Gotta Go Look for the Car è un pezzo strumentale dettato dal ritmo del basso, una chitarra funkeggiante come non mai e cori dal sapore black. Put Your Arms Around Me ricorda qualcosa degli ultimi Extreme con un intermezzo psichedelico, mentre The Day The Gypsies Came To Town ha un sapore hendrixiano, con l’hammond in sottofondo e un assolo d’effetto. Rollin’The World suona come i primi Aerosmith; i fiati iniziali, il ritornello melodico e il funky che scorre nel sangue…. si conclude con A Mother Of A Love Story con le sue reminescenze settantiane, intro e riff alla Deep Purple e attacco di keys nel ritornello. Da sottolineare l’assolo finale.

IN CONCLUSIONE

In definitiva questo And Them Boys Done Swang è il naturale proseguimento di quello che gli Electric Boys avevano lasciato. Un lavoro che farà piacere agli amanti del sound settantiano, Aerosmith e Deep Purple su tutti, ma con l’aggiunta di funky alla Extreme. Ottime anche le ballad inserite a dovere. Graditissimo ritorno.

© 2012 – 2018, Lorenzo Pietra. All rights reserved.

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