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Recensione

80/100

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Mother Road – Drive – recensione

19 Maggio 2014 11 Commenti Denis Abello

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Road Songs / AOR Heaven

Tracklist:

01. The Sun Will Shine Again *
02. Feather In Your Hat
03. Drive Me Crazy *
04. Out Of My Mind
05. These Shoes *
06. Dangerous Highway
07. Poor Boy (Long Way Out)
08. Dirty Little Secret
09. Blue Eyes
10. Still Rainin *
11. On My Way *

* migliori canzoni

Formazione:

Keith Slack – voce
Chris Lyne – chitarre
Zacky Tsoukas – batteria
Frank Binke – basso
Alessandro Del Vecchio – hammond & piano

 

La Mother Road, ovvero Route 66, simbolo reale e tangibile di un concetto di libertà un pò vintage che ormai fa parte dell’immaginario collettivo. Quale miglior sound che non un hard rock blues suonato con cuore e palle per portare questo stesso concetto in note e musica?
Ci pensano proprio i Mother Road con questo Drive a portare a noi questo sound potente, vibrante ma che a tratti profuma un pò di nostalgia come è giusto che sia per una vecchia strada intrisa di leggendario fascino e poleverosa maestria.
Monicker nato dall’incontro tra il chitarrista tedesco Chris Lyne (Soul Doctor) e l’incredibile voce americana di Keith Slack (Steelhouse Lane, MSG) la band ha poi visto chiudere le sue fila con nomi quali Zacky Tsoukas alla batteria, Frank Binke al basso ed il nostro Alessandro del Vecchio all’hammond e piano.

Come potrebbe un viaggio sulla Mother Road non iniziare con un segno di speranza quale The Sun Will Shine Again che in breve si trasforma in un rock eccitante e adrenalinico che carica a mille con promesse di un gran viaggio. Subito ci è chiaro che tre cose caratterizzano in maniera assolutamente marcata e fanno da trademark per tutto l’arco dell’ascolto di questa opera, la voce assolutamente fuori portata di Keith Slack in grado da sola di lasciare letteralmente a bocca spalancata, il lavoro superlativo alle chitarre di Chris Lyne e l’abbondanza di hammond a rendere carico e saturo (la giusta dose di sudore in un viaggio per lo più sotto il sole cocente 😉 ) il sound generale dei Mother Road.
Un misto di tocco vintage regalato dall’hammond e modernità donata dalle note incise dalla chitarra riescono a far breccia nell’ascoltatore. Troppo difficile in questo caso prendere ad uno ad uno i pezzi per sviscerare l’Anima di questo album. Troppi i tocchi di stile, i cambi e le scoccate inferte tra un passaggio e l’altro di voce, chitarra e sezione ritmica.
Un album come questo è un volo che va fatto passo per passo godendo di ogni momento. Da Feather in Your Hat, Drive Me Crazy, passando per il dolce e amaro tocco di These Shoes fino alle note conclusive di Still Rainin e On My Way si parla la lingua calda, profonda e vissuta del miglior hard rock blues attualmente in circolazione.

IN CONCLUSIONE

Quando la classe e lo stile si fanno veramente Fighi!!! Assolutamente non usa e getta, assolutamente non da un ascolto e via, niente musica di facile presa ma questo Drive è esattamente come un viaggio sul dorso della “strada madre” che non va fatto a tavoletta per il brivido della velocità ma va goduto in ogni attimo!
Così questo primo lavoro firmato Mother Road a suo modo va dosato, accarezzato con più ascolti fino a farlo sbocciare per quello che è, un esaltante alternarsi di momenti, a tratti duri e sferzati a tratti profondi e soffusi, ma ognuno da assaporare fino in fondo con come compagni di viaggio degli artisti di livello assoluto!
11 pezzi difficili da catalogare che piantano le proprie radici in un sound lontano e di classe (Free, Bad Company, Led Zeppelin, Deep Purple…) come quello messo sul piatto da Lyne sporcato però dal tocco grezzo e americano di Slack. Non un album facile, ma di indubbio valore!

© 2014 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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