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Recensione

80/100

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Winger – Better Days Comin’ – Recensione

19 Aprile 2014 54 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1) Midnight Driver of a Love Machine
2) Queen Babylon
3) Rat Race
4) Better Days Comin’
5) Tin Soldier
6) Ever Wonder
7) So Long China
8) Storm In Me
9) Be Who You Are, Now
10) Out Of This World

Formazione:

Kip Winger (Bass guitar, Vocals)
Reb Beach – (Guitars)
Rod Morgenstein (Drums)
John Roth – (Guitars)

 

 

Il sesto disco nella carriera della band, uscito a distanza di 5 anni dal precedente Karma (2009): stiamo parlando nientedimeno che di Better Days Comin’, la nuovissima produzione di casa Winger pubblicata nella sua veste più bianca dalla Frontiers Records in data 18 aprile 2014.

Un album che fortunatamente promette, e poi garantisce, molto più dei primi due brani presentati al pubblico sotto forma di singoli e video musicali (mi riferisco alla insipida Midnight Driver of a Love Machine e alla scontatissima Rat Race, rispettivamente opener e terza traccia di questo prodotto), che ci avevano fatto pensare al peggio, ma che rimarranno gli unici passi falsi e sanza mordente di questa opera. Sì, tranquillizatevi cari lettori, Better Days Comin’ è assolutamente un disco in puro stile Winger, e degno di tutte quelle caratteristiche e quelle qualità che hanno sempre tenuto alto e raggiante negli anni questo moniker. A dimostrarcelo, ci bastano la bella Queen Babylon, forte del riuscito e solido riffing del navigato duo Reb Beach-John Roth e di una super prova melodica e vocale di Kip Winger, ancora perfettamente a suo agio su un pezzo squisitamente hard rock, e la title track Better Days Comin’, convincente mid-tempo corale e in party style che anticipa il terzo singolo già promosso per l’album, Tin Soldier, e il suo prezioso giro chitarristico semi-progressivo.

Il meglio ha però da venire con la side B dell’album, e soprattutto con un pezzo dall’insolito gusto atmosferico di Ever Wonder (quasi alla Anathema d’oggi, per chi mastica un po’ il genere), un brano maiuscolo che mette sotto i riflettori il genio compositivo di questi musicisti, e la loro intramontata capacità di emozionare gli ascoltatori. In questo senso, non deludono assolutamente ne la moderna So Long China, ne la rocciosa e maschia Storm in Me, che anticipano una nuova slow tempo d’eccellenza, Be Who You Are, Now, rilassante ed avvolgente, curata nei minimi dettagli. Va però alla conclusiva Out Of This World la palma di traccia top di questo disco, grazie ai suoi circa sette minuti di pura magia musicale che gettano il fan nel perfetto terreno sonoro dei Winger, per un pezzo che cresce mano a mano d’intensità fino a toccare le stelle, tra chitarre mozzafiato e i bollori della inconfondibile timbrica di Kip Winger.

IN CONCLUSIONE

Si dica quel che si dica, si pensi ciò che si pensi, fatto sta che i Winger non ne sbagliano mai una, e con Better Days Comin’ escono sul mercato con un prodotto nuovamente pienamente degno del loro nome. Ben prodotto, ottimamente composto con l’eccezione di quei soli due brani sovracitati (che vorrei proprio sapere perchè sono stati scelti come singoli..), questo è il classico album che non deluderà mai i fans, i quali troveranno infatti al suo interno tutte quelle caratteristiche che li hanno portati ad amare Kip Winger e i suoi ragazzi già tanti anni fa.

La pubblicazione di Better Days Comin’ è per i Winger il modo migliore per festeggiare i loro 25 anni di carriera. Insieme al magico show che ci potremo godere tra qualche giorno al Frontiers Rock Festival, ovviamente!

 

 

© 2014 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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