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House of Lords – Precious Metal – Recensione

15 Febbraio 2014 126 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Frontiers Records

Tracklist:

01. Battle
02. I’m Breakin’ Free
03. Epic *
04. Live Every Day (Like It’s The Last) *
05. Permission To Die *
06. Precious Metal *
07. Swimmin’ With The Sharks
08. Raw
09. Enemy Mine *
10. Action
11. Turn Back The Tide *
12. You Might Just Save My Life *

*migliori canzoni

Formazione:

James Christian - voce, chitarre, tastiere
Jimi Bell - chitarre
Chris McCarvill - basso, cori
B.J. Zampa - batteria, cori
Jeff Kent - tastiere, basso, cori

 

Non frenate l’emozione cari lettori: sta volta ci siamo!! Il 21 febbraio 2014 esce nei negozi (sempre via Frontiers Records) Precious Metal, l’ultima fatica discografica dei leggendari House of Lords, tornati in studio dopo un ultimo album mediocre (Big Money, 2011) e dopo una produzione solista del loro frontman James Christian che aveva sinceramente faticato a convincere a pieno tutti gli ascoltatori.

Come dicevo nell’introduzione, c’è oggi però da gioire, perchè è netta l’inversione di tendenza da parte della prolifica formazione statunitense, che rispolvera in Precious Metal parte di quel suo sound roccioso e prestante di cui avevamo avuto sentore già nelle precedenti uscite, accompagnandolo a una produzione fatta di suoni non ancora eccelsi, ma finalmente ampiamente degni del grande nome in questione. Un songwriting davvero prezioso, vario e ispirato, che alterna con grande stile e qualità tracce più sostenute e quasi metalliche ad altre spiccatamente hard rock melodico, oltre che a mid-tempo/slow-tempo di classe sempre sopraffina. La prova dei musicisti è, e lo sapevamo già, tecnicamente solida e rasente la perfezione, con in particolare il buon Jimi Bell in grande spolvero alla chitarra (davvero riusciti molti dei suoi riff e assoli), e Christian intonatissimo nelle parti vocali, tanto da apparire capace di migliorare con il suo gran cantato alcuni episodi che magari, eseguiti da altri, sarebbero potuti risultare sottotono.

Uno di questi, per mio personale giudizio, è proprio l’opener e primo singolo Battle che, al di là di un riffing molto aggressivo e di una buona prova ritmica, senza la super voce di James sulle magiche melodie del refrain varrebbe un po’ troppo poco per una band di questo calibro. Parimenti, non è che I’m Breraking Free mi esalti in modo incondizionato, ma da lì in poi il disco prenderà una piega del tutto differente, tanto che basta ascoltare la solida Epic, traccia dotata di un bel ritmo incalzante e di un ritornello raffinato e come da titolo epico, per capire che le sorti di questo album saranno davvero le migliori. Così, in rapida sequenza, Live Every Day (Like It’s The Last) apparirà come una mid-tempo in grado di deliziarvi con il suo sapore classico ed antico, Permission To Die come un grande brano maschio e massiccio dalle chitarre in puro marmoreo rilievo, e la title track Precious Metal come la più emozionale e mozzafiato delle ballate composte dagli House of Lords negli anni recenti. Da veri brividi.

Non è però finita qui! Dopo una ottima Swimmin’ With The Sharks dal tratto metal ai limiti dello speed alla Accept (ma che cori!), e una Raw ancora bombastica nei suoni e atomica nelle sue parti di chitarra, Enemy Mine ci presenta, su un tappeto di suoni di tastiera moderni ed avvolgenti, il solito grande duetto matrimoniale tra James Christian e la grande Robin Beck, per una nuova composizione da urlo, hit di questo disco. Benissimo infine Action e soprattutto Turn Back The Tide, traccia hard rock davvero riuscita che apre le porte alla conclusiva You Might Just Save My Life, magistrale chiusura ricca di classe, belle coralità ed energia, che contribuisce a rendere nettamente positivo il giudizio su questa attesissima produzione, per chi scrive davvero degna di nove stelline sulle dieci totalizzabili in totale.

IN CONCLUSIONE

Un inchino davanti ai Lord dell’hard rock melodico, che hanno finalmente girato le vele verso il giusto vento, guidando la loro nave in direzione dei più belli e raggianti lidi del mondo musicale. Precious Metal è infatti un disco aggressivo ma raffinato, maschio ma infinitamente melodico, dotato dei giusti suoni di produzione che gli permettano finalmente di toccare le stelle. Netto passo avanti rispetto agli ultimi espisodi, l’album rimette definitivamente in gioco Christian e soci anche in studio, con una prova sempre si spessore, unica nel suo genere.

Un disco, note di metallo prezioso, oro bianco di nobiltà musicale.

© 2014 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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