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Recensione

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A Perfect Day – A Perfect Day – Recensione

18 Novembre 2012 4 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock / Melodic Metal
anno: 2012
etichetta: Frontiers Records

Tracklist:

01. Another Perfect Day *
02. Now And Forever *
03. Long Road To Ruin
04. Alone And Free (Rockblind)
05. Silent Cry *
06. Under The Same Sun *
07. Here We Are Again
08. Waiting On The Edge
09. Warm Embrace
10. We Only Say Goodbye

* migliori canzoni

Formazione:

Roberto Tiranti - Vocals & Bass
Andrea Cantarelli- Guitars
Alessandro Bissa - Drums

Contatti:

https://www.facebook.com/APDBand/

 

 

Gli A Perfect Day nascono nel 2011 quando Andrea Cantarelli, chitarrista e co-fondatore dei leggendari Labyrinth, presenta al suo compagno di band Roberto Tiranti nuove tracce e riff a cui sta da tempo lavorando. La direzione musicale di questi brani era evidentemente differente da quella precedentemente seguita, e Roberto apprezzò così tanto questo materiale che propose all’amico di fondare gli APD, completando a inizio 2012 l’album di debutto omonimo, in uscita il 23 novembre per Frontiers Records.

Il sound del disco si distacca quindi notevolmente dallo stile progressive power metal a cui ci ha abituato negli anni l’unione di questi due artisti. A Perfect Day è un lavoro molto orientato all’hard rock, nonostante il riffing e parte del suo approccio si mantenga fortemente di derivazione metal, e talvolta progressivo. Ed è scontato, se si vuole fare un confronto con una realtà musicale già presente sul mercato e affermata, andare a nominare gli Alter Bridge di Myles Kennedy e Mark Tremonti, a cui per sua stessa ammissione Cantarelli si è ispirato. Ecco perciò che la struttra dei brani si muove in parallelo con quanto fatto dagli americani, con un’attenzione all’efficacia del groove e della melodia massimale, così da portare ogni singolo ritornello a toccare alto il cielo in un’estasi musicale davvero disarmante. Il riffing di Andrea è incredibilmente efficace nel dare potenza e aggressività all’insieme, ottimo è il lavoro dietro le pelli di Alessandro Bissa, ma questo disco (diciamolo!) non sarebbe assolutamente lo stesso senza una prova di Roberto Tiranti degna delle maggiori lodi. Il cantante tira fuori una gittata vocale da antologia, dimostrando di avere ben pochi eguali a livello non solo nazionale ma mondiale, e fornendo al disco tutta quell’energia che lo rende a conti finiti quel grandissimo lavoro che al mio orecchio appare. A coronare il tutto, una produzione molto ben equilibrata mette in risalto sia la qualità degli strumenti che l’idilliaca vocalità, rendendo ogni pezzo qui contenuto un’emozione unica e rara da trovare.

Il songwriting, maiuscolo e mediamente di lunga durata (la lunghezza media dei componimenti si aggira oltre i 5 minuti), mi mette in seria difficoltà al momento di individuare i migliori brani contenuti in questa tracklist. E’ sicuramente difficile non nominare l’opener Another Perfect Day, che dopo una breve intro sprigiona tutta la sua rabbia e potenza all’interno di un riffing metallone di primissimo impatto, come pure Now And Forever con la sesanzionale voce di Tiranti a farla assolutamente da padrona con il suo mastodontico feeling. Super anche la mid-tempo Long Road to Ruin, ma è di un altro livello Silent Cry, efficacissima non solo sul ritornello ma anche nell’alternanza di differenti grandi momenti all’interno delle sue magiche strofe. Ancora sugli scudi Tiranti nella seconda mid-tempo Under the Same Sun, dalle sensazioni percepibili tutte sotto pelle, e molto efficente il sound di Here WeAre Again, arrivando infine alla bella chiusura We Only Say Goodbye, riuscitissima fine del disco e saluto al pubblico denso ancora di tante qualità ed emozioni!

IN CONCLUSIONE

Solo in Italia poteva accadere che due geni musicali come quelli di Roberto e Andrea raccogliessero così poca fama rispetto alla loro reale capacità in musica. Qualunque sia il genere da loro suonato, il risultato è garantito e A Perfect Day ne è la conferma più chiara e limpida. Un disco super che alterna momenti di pura potenza e riffing affilati come rasoi all’attenzione melodica dei suoi magici rallentamenti, presentando almeno due mid-tempo da infarto e dominate da una voce grandiosa e unica nel suo genere. Acquisto inderogabile!

© 2012 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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