Beauvoir/Free: nuovo progetto per Jean Beauvoir e Micki Free

beauvoir free logoRicordate i Crown Of Thorns e il loro debutto omonimo datato 1993?
Grazie a quel disco esplosivo il gruppo guidato dal bassista/cantante/produttore Jean Beauvoir (ex-Plasmatics, Voodoo X) e dal chitarrista Micky Free (ex-Shalamar) riuscì a guadagnarsi una discreta fama che permise loro di girare in tour l’Europa insieme ai Van Halen e ai Bon Jovi suonando davanti a migliaia di persone.

La collaborazione tra Beauvoir e Free finì però improvvisamente poco prima dell’uscita del secondo disco ma adesso a distanza di molti anni i due musicisti tornano ad unire le proprie forze in un nuovo progetto intitolato semplicemente “Beauvoir/Free”, cui debutto è previsto per gli inizi del 2015 tramite Frontiers Records.
Ulteriori dettagli verranno rivelati nei prossimi mesi…



Michael Sweet: il video di “Heart Of Gold”

michael_sweetMichael Sweet ha appena pubblicato il video di “Heart Of Gold”, traccia presente sul suo album solista “I’m Not Your Suicide” uscito proprio in questi giorni.

Nel video il cantante americano leader degli Stryper duetta con Electra Mustaine, figlia di Dave Mustaine (leader dei Megadeth)


http://www.youtube.com/watch?v=cDr7R8BLe3U

A Perfect Day: Roberto Tiranti lascia la band

perfect_dayDirettamente dalla propria pagina Facebook gli A Perfect Day annunciano la dipartita del singer Roberto Tiranti.

Ecco il comunicato:

Questa è una di quelle notizie che non avremmo voluto mai dare. Roberto Tiranti non sarà il cantante del prossimo album marchiato A Perfect Day.

Queste le parole di Roberto:
“Spesso accade che nella vita le strade si dividano, a noi è già capitato ed abbiamo sempre affrontato questi cambiamenti con serenità, senza nessun motivo di rancore. Andrea, che per me è un fratello, sa quanto questo momento sia importante per me e che il mio primo lavoro solista ha la priorità su tutto il resto. Sono certo che gli A Perfect Day continueranno a dimostrare quanto buona ed importante sia la loro musica, e auguro il meglio al mio successore! Un grande abbraccio anche ad Alessandro Bissa, solido, affidabile e talentuoso amico batterista.”

Andrea ed Alessandro:
“L’amicizia con Roberto viene per noi prima di ogni altra cosa e per questo supportiamo questa sua difficile decisione e gli auguriamo un futuro roseo e pieno di soddisfazioni. Buona fortuna amico e grazie per aver reso questo progetto così importante grazie alla tua splendida voce, al tuo cuore ed alla tua anima. La voce di Roberto ci accompagnerà comunque ancora una volta, in un brano che sarà parte del nuovo album. Lo dovevamo a tutti voi, oltre che a noi stessi. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti. Che cosa ci riserverà il futuro? Il nuovo cantante è già stato scelto e siamo sicuri che vi piacerà. Per ora vi diciamo solo che il suo nome è Marco Baruffetti e avrete modo di ascoltarlo sul nuovo singolo in uscita a fine mese. L’avventura continua. Insieme a tutti voi. A Perfect Day.”.

Web:
http://www.facebook.com/APDBand
http://www.logicillogic.net

a perfect day_marcobaruffetti

H.E.A.T – Tearing Down The Walls – Recensione

Il mondo della musica e del rock in particolar modo è e sarà sempre pieno di grandi e piccole band che devono affrontare dei cambiamenti importanti al loro interno. Cambiamenti che riguardano la direzione sonora che bisogna intraprendere in un determinato momento, cambiamenti/sostituzioni di musicisti o molto spesso entrambe le cose. Nel caso di dipartite importanti in seno alla formazione, l’incognita è sempre dietro l’angolo e i problemi sono i seguenti: trovare qualcuno che sia il più possibile simile (nello stile/modo di suonare/canto) a colui che si vuole sostituire sperando nella continuità della proposta musicale oppure scegliere elementi con uno stile personale e “inedito” in modo da reinventarsi come gruppo tentando di proporre qualcosa di nuovo?
Quando nel 2011 gli H.E.A.T pubblicarono “Address The Nation” il sottoscritto era abbastanza scettico su Erik Grönwall vista l’ugola decisamente diversa dal dimissionario Kenny Leckremo, ma quei giovani svedesi riuscirono a tirare fuori dal cilindro un album splendido e potente come pochi confermandosi ancora una volta come la punta di diamante di un genere che sembra rinato negli ultimi anni. Ma quando anche uno dei maggiori songwriters della band, il chitarrista Dave Dalone, abbandona la scialuppa verso altri lidi ecco che anche questo quarto album a titolo “Tearing Down The Walls” non parte certo col favore dei pronostici. Affidati i compiti chitarristici al solo Eric Rivers il gruppo si tuffa in questa nuova avventura continuando la direzione sonora già parzialmente assaporata e gustata col precedente disco.

Basando tutte le proprie forza sull’ugola potente e graffiante dell’istrionico Grönwall, gli H.E.A.T abbandonano quell’aor di chiara matrice scandinava dei primi due dischi per muoversi su un melodic hard rock sempre più yankee fatto di grandi riff, produzione imponente e la giusta dose di ritornelli tanto ruffiani quanto vincenti. Si parte a tutta forza con “Point Of No Return”: Gronwall sugli scudi, refrain spaccasassi e cattiveria “melodica” al punto giusto; non avrà magari lo stesso appeal di una “Breaking The Silence” ma la grinta e la carica sono pressoché uguali. “A Shot At Redemption” è il primo singolo estratto dal disco che non mancherà di sorprendere durante i primi ascolti: messo alle spalle l’aor, questa “cowboy song” semplice e diretta non mancherà di colpire in sede live stampandosi subito nella mente degli ascoltatori grazie all’irresistibile ritornello. Di tutt’altra pasta invece la terremotante “Inferno” (e come poteva essere altrimenti con quel nome), dall’impatto sonoro devastante e primo vero highlight del disco. La brevissima “The Wreckoning”, traccia strumentale di appena un minuto, serve come intro ad “Tearing Down The Walls”, titletrack in cui il gruppo ritorna alle melodie e ai canovacci tipicamente 80’s: Grönwall dirige e guida da autentico trascinatore un pezzo memorabile che trova la sua parte migliore nell’esplosione corale nel ritornello da stadio. Se bisogna apprezzare lo sforzo della band di provare qualcosa di diverso nel secondo singolo “Mannequin Show”, purtroppo il risultato non è certo dei migliori a causa di una melodia presa quasi a piene mani da “Woman In Love” di Barbra Streisand e “Baby One More Time” di Britney Spears. Dopo un leggero passo falso per fortuna gli svedesi si riprendono alla grande con “We Will Never Die” ed “Emergency”, due delle migliori tracce di tutto “Tearing Down The Walls”: se la classe e l’eleganza della prima con quel tappeto di tastiere e un ritornello cristallino possono già lasciare stupiti è con la seconda che veramente si tocca l’apice del genere. Presi ancora a modello i mitici Europe di “Out Of This World”, il gruppo crea la canzone perfetta che ogni gruppo in questo genere vorrebbe avere: sound e melodie devastanti, chorus irresistibile, una freschezza compositiva davvero senza eguali, un cantante che riesce a superare persino il maestro Tempest e Rivers libero di esprimersi al meglio con uno splendido assolo che avrebbe fatto ingelosire persino Kee Marcello. La parte finale del disco pur mantenendosi su livelli alti non riesce però a mantenere quella magnificenza della traccia appena descritta: “All The Nights”, unica ballad del disco, ci delizia per la sua delicatezza e dolcezza con protagonisti unici il piano e la voce di Erik mentre “Eye For An Eye” ed “Enemy In Me” mostrano ancora il lato aggressivo e anthemico del gruppo. La conclusiva “Laughing At Tomorrow” si sviluppa in maniera piuttosto strana e riprende un modo diverso di comporre che già il gruppo ci aveva mostrato con “Downtown”, anch’essa ultima traccia ma del precedente “Address The Nation”. Se la strofa scorre via in maniera ordinaria è il ritornello a spiazzare con la sua aria festosa e quei cori da “sagra della birra” che poco si incastra con l’aria respirata fino ad ora.

IN CONCLUSIONE

Riprendendo il discorso iniziale, per essere una band piuttosto giovane gli H.E.A.T hanno affrontato l’ennesimo cambio in formazione nel migliore dei modi. Il lavoro dietro la produzione (ancora una volta a cura di Tobias Lindell) è neanche a dirlo perfetto, la scelta di rimanere con una sola chitarra sembra abbia giovato al sound che adesso risulta ancor più pulito e potente di prima. Il songwriting è ancora una volta superiore al 90 per cento di altri artisti del genere nonostante qualche brano non proprio eccezionale per i loro standard elevatissimi e Grönwall è la solita macchina da guerra che domina l’intero disco e su cui ormai la band ha focalizzato il proprio modo di comporre musica. Il gruppo svedese sembra ormai avviato in un processo di maturazione che vede l’abbandono delle sonorità tipicamente “aor” di matrice scandinava per dar spazio ad un melodic hard rock tipicamente americano in cui sembra muoversi comunque con estrema scioltezza e bravura. Qualche momento leggermente sottotono non va ad intaccare la qualità generale del disco che si assesta in linea di massima con quella del precedente “Address The Nation”, di cui “Tearing Down The Walls” è il suo seguito perfetto e ulteriore passo in avanti di una band che ancora una volta ha pochi rivali e che continua il suo percorso creativo con una naturalezza e una bravura che solo i grandi musicisti possiedono.

Tesla: ascolta la nuova “So Divine”

tesla_2014Cliccando al seguente indirizzo è possibile ascoltare in anteprima “So Divine”, traccia presente sul nuovo album dei Tesla intitolato “Simplicity” in uscita il prossimo 6 Giugno tramite Frontiers Records.

Tracklist di “Simplicity”:

01. MP3
02. Ricochet
03. Rise And Fall
04. So Divine
05. Cross My Heart
06. Honestly
07. Flip Side!
08. Other Than Me
09. Break Of Dawn
10. Burnout To Fade
11. Life Is A River
12. Sympathy
13. Time Bomb
14. ‘Til That Day
15. Burnout To Fade (writing demo version) *

* Bonus track

tesla_so divine

A Perfect Day: nuovo disco in arrivo

a_perfect_dayGli A Perfect Day sono attualmente impegnati con la pre-produzione del loro secondo album che verrà pubblicato da logic(il)logic Records e distribuito da Andromeda Dischi. Questo secondo lavoro, ancora senza un titolo definitivo, sarà il successore dello splendido debutto “A Perfect Day” uscito nel 2012 (QUI per leggere la nostra recensione).

Ulteriori dettagli verranno rivelati nelle prossime settimane…

A Perfect Day: 

Roberto Tiranti – Vocals & Bass
Andrea Cantarelli– Guitars
Alessandro Bissa – Drums

a_perfect_day_studio

California Breed: il lyric video di “Midnight Oil”

californiabreedalbumcoverI California Breed hanno appena pubblicato il lyric video di “Midnight Oil”, tratta dal loro prossimo debutto intitolato “California Breed” in uscita il 16 Maggio tramite Frontiers Records.

California Breed: Glenn Hughes (basso, voce), Jason Bonham (batteria), Andrew Watt (chitarra)

Tracklist:

The Way
Sweet Tea
Chemical Rain
Midnight Oil
All Falls Down
The Grey
Days They Come
Spit You Out
Strong
Invisible
Scars
Breathe
Solo (Bonus Track)

Bonus DVD content: Sweet Tea (videoclip); The Way (videoclip); Documentary “Making of the videos and EPK”.


httpv://youtu.be/qF_pm7mLqXs

Winger: il video di “Tin Soldier”

wingerDi seguito vi mostriamo il video di “Tin Soldier”, terzo estratto dal prossimo album dei Winger intitolato “Better Days Comin'” in uscita il prossimo 18 Aprile tramite Frontiers Records.

httpv://youtu.be/20xl9x8BhUM

Tracklist di “Better Days Comin’”:

Midnight Driver Of A Love Machine;
Queen Babylon;
Rat Race;
Better Days Comin’;
Tin Soldier; Ever Wonder;
So Long China;
Storm In Me;
Be Who You Are,
Now;
Another Beautiful Day (*);
Out Of This World.

(*) Bonus Track Available only on the Deluxe Edition

Vi ricordiamo inoltre che il gruppo sarà in Italia il 3 Maggio in occasione del Frontiers Rock Festival al Live Club Trezzo.