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Recensione

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Ignescent – Fight In Me – Recensione

21 Dicembre 2023 Comment Alberto Rozza

genere: Alternative
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Monster You Made
2. Unholy
3. Fight In Me
4. You're Not Alone
5. Under Attack
6. Triple Threat
7. Shadows
8. Carries Me
9. The Hurt
10. Woman On Fire
11. Not Today

Formazione:

Jennifer Benson – lead vocals
Max Carrillo - guitars
Joel Seidlitz – bass guitar
Dusty Winterrowd - drums

Ospiti:

Kevin Young – vocals

Contatti:

Facebook: https://www.facebook.com/ignescentmusic/

Sito: https://orcd.co/fightinme

 

Ecco la mia ultima recensione di questo 2023 denso e intenso:  gli statunitensi Ignescent, con il loro alternative metal molto contemporaneo ed elettronico.

Partiamo alla grande con la coinvolgente e crudele “Monster You Made”, dalle atmosfere interessanti, martellanti e oscure. “Unholy” ci porta su nuovi orizzonti, con sonorità e ritmiche particolari, taglienti, possenti, che creano un pezzo assolutamente eccellente. Arriviamo alla title track “Fight In Me”, bella pestata, dalla dinamica perfetta, ottimo brano dall’inizio alla fine, dal ritornello suadente alle parti strumentali. Il momento del lento è sempre dietro l’angolo: “You’re Not Alone” ci scalda l’anima e il cuore con le sue vibrazioni dolci e intense, culminanti nel finale duro e pestato. “Under Attack” ci riporta nelle sonorità pazzesche e iper distorte dei brani precedenti, con una sessione ritmica presente e trainante, pesante al punto giusto e ben incastrata nella trama globale del pezzo, così come la successiva “Triple Threat”, molto più strumentale e oscura, ma ugualmente gradevole. Passa rapida e senza grandi picchi d’interessa “Shadows”, anch’essa ben identificabile nello stile Ignescent, così come la super potente “Carries Me”, dalla struttura quadrata e dalla dinamica crescente. Altro pseudo lento intenso sulle note di “The Hurt”, globalmente piacevole, non indimenticabile, ma in grado di suscitare le giuste emozioni, così come la successiva “Woman On Fire”, decisamente più movimentata, ma senza grandi slanci di originalità. Conclusa “Not Today”, interessante duetto con il cantante dei Disciple, arriviamo a tirare le somme di questo ultimo lavoro degli Ignescent: la sensazione è di trovarsi di fronte a un album spaccato in due, con una grande parte iniziale che via via si spegne, diventando poco originale nel finale; la verve e il sound sono però di grandissimo impatto, bisogna essere onesti, e c’è molta curiosità su come sarà la resa live di tracce così elaborate a livello di suoni.

© 2023, Alberto Rozza. All rights reserved.

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