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Ronnie Romero – Too Many Lies, Too Many Masters – Recensione

19 Settembre 2023 2 Commenti Alberto Rozza

genere: Hard Rock
anno: 2023
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Castaway On The Moon
2. Mountain Of Light
3. I’ve Been Losing You
4. Too Many Lies, Too Many Masters
5. Girl, Don’t Listen To The Radio
6. Crossroad
7. Not Just A Nightmare
8. A Distant Shore
9. Chased By Shadows
10. Vengeance

Formazione:

Ronnie Romero - Vocals
Andy C. - Drums
Jose Rubio - Guitar
Francisco Gil - Keyboards
Javier Garcia - Guitars

Contatti:

Facebook: https://www.facebook.com/ronnieromeroofficial

 

Uscita settembrina per il super gettonatissimo cantante Ronnie Romero, impegnato in molteplici progetti hard e heavy, che in questo caso ci propone il suo personale progetto solista.

Partiamo con “Castaway To The Moon”, molto tirata e godibile, musicalmente ben congegnata, classica nella struttura ma comunque molto piacevole. La grande competenza tecnica si vede e si sente: “Mountain Of Light” trascina e convince, strumentalmente oscura e tagliente, un tripudio di ‘metallosità’ gradevole e ben pensato. “I’ve Been Loosing You” è un’altra composizione canonica: introduzione di pianoforte, dinamica meno pesante, voce suadente, a costruire un ottimo brano intenso e sentito. Arriviamo alla title track “Too Many Lies, Too Many Masters”, dalle influenze inconfondibili, che si radicano nella storia dell’hard rock e nella tradizione vocale di Ronnie James Dio e ci consegnano un pezzo deciso e dal grande impatto complessivo, scelto giustamente come “simbolo” dell’album. Con “Girl, Don’t Listen To The Radio” rimaniamo sulle stesse lunghezze d’onda delle precedenti tracce: chitarre taglienti, voce calda e suadente, perfettamente amalgamate tra loro in un clima oscuro e misterioso. Leggermente più scanzonata, “Crossroad”, con la sua cadenza, sorprende per dinamica e interpretazione, come la potente e martellante traccia successiva, ovvero “Not Just A Nightmare”, travolgente dal primo all’ultimo secondo. Arriviamo al lentone di turno con “A Distant Shore”, dagli effetti interessanti e dalla trama penetrante, un giusto momento di riflessione in mezzo a tutto questo metal. “Chased By Shadows” si mantiene perfettamente in linea, sia per modalità strutturale che per compattezza musicale, non spostando eccessivamente gli equilibri all’interno dell’opera. Arriviamo alla conclusiva “Vengeance”, molto veloce e spietata, perfetta per chiudere un album equilibrato, standard, inscrivibile alla cerchia dei buonissimi lavori hard/heavy, che percorre il solco dei grandi del genere e che può risultare piacevole ad un’ampia platea di pubblico.

© 2023, Alberto Rozza. All rights reserved.

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