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10 Giugno 2025 1 Commento Alberto Rozza
genere: Melodic Metal
anno: 2025
etichetta: Scarlet Records
Tracklist:
1. Beyond
2. Tame The Storm
3. Crystallized
4. Chase The Light
5. Would You Dare?
6. L’Eco Del Silenzio
7. D.N.A. (Do Not Apologize)
8. Untold
9. Time To Go
10. Awakening
Formazione:
Chiara Tricarico – vocals
Giulio Capone – drums, keyboards
Marco Falanga – guitars
Alberto Melinato – guitars
Alessandro Jacobi – bass
Contatti:
Sito: https://www.moonlighthaze.com/
Facebook: https://www.facebook.com/Moonlighthazeband/?locale=it_IT
In uscita il quarto lavoro dei Moonlight Haze, band ormai solida e dal curriculum invidiabile, capitanata da Chiara Tricarico, che propongono un power metal dalle venature melodiche.
Inizio inconsueto con la title track “Beyond”, una leggerissima e veloce melodia voce e pianoforte, incredibilmente suadente e delicata. Cambia decisamente l’atmosfera con “Tame The Storm”, potente e graffiante, corale e aggressiva, un brano decisamente riuscito e gradevolissimo. “Crystallized” è un pezzo bello corposo e godibile, con una dinamica interessante, che carica durante la strofa ed esplode nel ritornello, orecchiabile e che resta subito in testa. Con “Chase The Light” restiamo sulla stessa linea stilistica, ovvero chitarre ben presenti, ritmiche martellanti, atmosfere ampie e una voce limpida, una sorta di marchio di fabbrica della band, così come la successiva “Would You Dare”, un po’ più oscura nel riff, ma globalmente molto vicina alle altre tracce dell’album. Il momento del lento arriva sempre: ecco “L’Eco Del Silenzio”, cantato in italiano, una perfetta e lieve armonia che rallenta meravigliosamente l’impeto heavy dei Moonlight Haze catapultandoci in un mondo magico. “D.N.A. (Do Not Apologize)” torna a martellare, riportando l’ascolto su un piano più metal e attestandosi come uno dei pezzi più divertenti del lavoro, al contrario di “Untold”, un po’ ripetitiva e scontata. Ritmicamente molto interessante e dalla coralità inusuale, arriva “Time To Go”, buonissima sorpresa in coda all’album. Chiudiamo la recensione con “Awakening”, sempre sulla stessa lunghezza d’onda delle altre tracce, che chiude anche l’ascolto dell’ultima uscita dei Moonlight Haze, che ci consegnano 10 pezzi interessanti, stilisticamente ben delineati, a tratti sorprendenti e a tratti poco originali, ma globalmente ben strutturati, ben eseguiti e che lasciano nell’ascoltatore un certo interesse per la loro esecuzione dal vivo.
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