Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
26 Giugno 2025 3 Commenti Alberto Rozza
genere: Hard Rock
anno: 2025
etichetta: Lions Pride Music
Tracklist:
1. The Great Evil
2. Hellfire
3. On The Lips Of Fate
4. Broken Pieces
5. Heat Of The Moment
6. Die Another Day
7. Lead Tears
8. Back For Good
9. Kill The Lights
10. All Or Nothing
11. Tough Pill To Swallow,
Formazione:
Mark Boals - Vocals, Backing Vocals
Mirka “Leka” Rantanen - Drums
Samuli Federley - Lead Guitars, Backing Vocals
Vesa Virtanen - Guitars, Backing Vocals
Jari Pailamo - Keyboards
JJ H Jelt - Bass, Backing Vocals
Ospiti:
Alessandro Del Vecchio - Additional Vocals
Riitis - Additional Guitar
Contatti:
Sito: https://www.circusofrockofficial.com/
Facebook: https://www.facebook.com/circusofrockofficial
In uscita il terzo album dei Circus Of Rock, superband capitanata dal veterano Mirka “Leka” Rantanen, musicista dalla carriera ultra trentennale e dalle infinite collaborazioni.
“The Great Evil” è un inizio incredibile: potenza ritmica, riff azzeccato e un arrangiamento di grande impatto per rompere il ghiaccio nella maniera migliore. Seconda traccia riservata alla title track “Hellfire”, energica e ben strutturata, dai fraseggi interessanti e virtuosi al punto giusto. “On The Lips Of Fate” si apre all’ascoltatore con la sua trama tagliente e la parte vocale molto intensa e penetrante: complessivamente una buonissima traccia, con quella chiusura di ritornello (“And fallin’”) incredibilmente catchy. Passiamo alla successiva “Broken Pieces”, molto più oscura e introspettiva, dal ritornello intensissimo, un pezzo molto godibile anche a livello strumentale. “Heat Of The Moment” è una power ballad dalla dinamica ben costruita, con un buonissimo arrangiamento e dalla resa ottimale: non banale come spesso accade. Grande scoperta con “Die Another Day” (che fortunatamente nulla ha che spartire con l’orrendo brano di Madonna), pezzone potentissimo, lanciatissimo e dalle sezioni strumentali ruggenti, piacevolissimo all’ascolto e al riascolto. Ci rilassiamo un attimo con “Lead Tears”, brano di transizione che però riesce comunque a trasmetterci spunti interessanti, soprattutto a livello musicale. “Back For Good” è una traccia canonica, dal gusto vintage, sempre piacevole, adatta un po’ a tutti i tipi di ascoltatore, così come “Kill The Lights”, molto teutonica come hard rock, che ci ricorda qualcosa degli Scorpions, quindi decisamente positiva. Colpo di coda inaspettato con la travolgente “All Or Nothing”, conturbante, ben costruita, capace di coinvolgere e di imprimersi nella mente senza troppi fronzoli. Ultimi sussulti con “Tough Pill To Swallow”, altra cavalcata inarrestabile, che ci consegna un lavoro eseguito, ideato e prodotto in modo ineccepibile, con slanci di tecnica e composizione non indifferenti, complessivamente piacevole da ascoltare e dagli spunti non banali.
© 2025, Alberto Rozza. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli