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We Still Rock… The World – Vol.2 – Editoriale

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We Still Rock… The World – Vol.2 – Editoriale

16 Maggio 2025 2 Commenti Samuele Mannini

Non potevamo limitarci a una semplice recensione per questa compilation: sarebbe stato un po’ come chiedere all’oste se il vino è buono. E siccome ci teniamo a essere intellettualmente onesti, il nostro giudizio sarebbe potuto sembrare di parte. Per questo ho scelto di lasciare che a presentare il disco fossero le tante persone coinvolte nel progetto, così che possiate cogliere da soli il vero spirito che ha animato la realizzazione di un lavoro come questo. “We Still Rock… The World” è il suono di una scena che ha trovato finalmente la sua voce, e ho cercato di raccontarlo nelle liner note che ho avuto l’onore di scrivere per il libretto del CD. Un’opera che dà un senso compiuto anche all’impegno di MelodicRock.it, andando oltre la semplice volontà di informare e supportare una scena, fino a diventarne parte integrante.

Come dice Denis Abello, fondatore di MelodicRock.it:

«We Still Rock… the World” non è solo il nome di una compilation, ma in dieci anni è diventato un vero e proprio mantra per la scena hard & melodic rock italiana. Dietro questo titolo ci sono artisti, etichette, produttori, giornalisti, fotografi e soprattutto fan che continuano a sostenere una scena sempre più viva e di valore. Forse anche voi che state leggendo fate parte di questo movimento, e dovreste esserne fieri. Perché WE STILL ROCK!»

Nel vasto panorama del rock melodico internazionale, ben poche iniziative sono riuscite a condensare con tanta forza identitaria, coerenza artistica e spirito collettivo quanto “We Still Rock… The World”, secondo capitolo di una compilation nata per celebrare, e soprattutto testimoniare, la vitalità di una scena italiana che, negli anni, ha smesso di guardare fuori per cominciare a guardarsi dentro, e vogliamo che a parlarne sia chi ha fatto parte di questo progetto.

Gianluca Firmo, uno degli artisti coinvolti, lo spiega con lucidità e un pizzico di orgoglio:

«La scena italiana è diventata grande in ritardo, forse fuori tempo massimo. Ognuno può individuare il motivo che gli sembra più sensato: secondo me il più importante è che finalmente ha smesso di cercare di imitare il rock proposto da altri paesi e propone, invece, un sound molto variegato, ma anche molto riconoscibile. A molti piace, a qualcuno no, ma indubbiamente è “la scena italiana”.
Far parte anche del secondo capitolo di una compilation che ne celebra la ricchezza, la varietà e la voglia di continuare a proporre musica che i tempi moderni sembrano voler dimenticare è una grandissima soddisfazione.
Poterlo fare collaborando con vecchi e nuovi amici è, a maggior ragione, un vanto!»

La compilation è più di una raccolta di brani: è un manifesto. Lo conferma Pierpaolo Monti, mente instancabile dietro entrambe le uscite:

«We Still Rock  possono sembrare, per molti, solo tre parole scritte nero su bianco, non differenti da molte altre espressioni quotidianamente in uso. Ma al contrario, da quasi dieci anni, sono invece diventate (in Italia e in giro per il mondo) il vero e proprio motto della scena rock melodica del nostro paese.
Dopo il successo del primo capitolo, uscito nel 2016 via Tanzan Music, ho ancora una volta un inconfondibile richiamo, quello che mi ha portato a riunire le forze al fianco di Melodicrock.it per dar vita ad un’altra grande raccolta di materiale inedito, nato dalla classe di alcune delle penne più autorevoli della nostra penisola. 
Nella battaglia quotidiana per mantenere vivo il nostro amato genere musicale, i rockers Italiani sono tutt’oggi sempre in prima linea. E questo perché “We Still Rock… The World!”»

Sulla stessa lunghezza d’onda si pongono le parole di Davide “Dave Rox” Barbieri:

“Questa compilation, agli occhi di molti, può sembrare una  semplice raccolta di canzoni… ma nasconde altresì qualcosa di ben più importante e prezioso. ‘We Still Rock’ è oramai divenuta, nel corso degli anni, un vero e proprio manifesto di una scena che resiste, si evolve, e trae essa stessa ispirazione da coloro i quali la compongono. Esserne parte, ancora una volta, è per me grande motivo di orgoglio.”

In un mondo discografico dove le compilation sembrano ormai relitti del passato, “We Still Rock… The World” si impone come un oggetto culturale vivo, una dichiarazione collettiva di esistenza e resistenza musicale. Lo ribadisce Luca Ferraresi:

«Essere parte di “We Still Rock…The World” non è solo una soddisfazione personale, ma anche un segnale concreto che il rock melodico Italiano è vivo, autentico e ha ancora tanto da dire. In un’epoca in cui tutto scorre veloce e superficiale, questa compilation rappresenta un atto di resistenza e d’amore verso una musica fatta di passione, sudore e condivisione. Aver contribuito a questo progetto è stato un vero onore, e sono felice che ci siano ancora persone che credono, investono e sostengono con convinzione questa realtà così preziosa.»

Questa consapevolezza non nasce dal nulla. È frutto di anni di lavoro, di evoluzione tecnica e artistica, come nota con entusiasmo Dave Zublena:

«Quando uscì la prima compilation di “We Still Rock” pensai subito a due cose: 1) che non era mai stato fatto nulla del genere in tutto il mondo; 2) che sarebbe stato impossibile fare un secondo capitolo migliore del primo.
Bene… sul secondo punto mi sbagliavo. “We Still Rock… The World” punta decisamente in alto e dimostra la crescita esponenziale in termini di songwriting, produzione ed esecuzione di tutte le band della scena hard rock / melodic rock / aor italiana. Questa compilation è la definitiva consacrazione di un team di lavoro “allargato” di livello internazionale. Un gruppo di appassionati e talentuosi musicisti, ma soprattutto, di amici. Sono assolutamente fiero di farne parte.»

L’ orgoglio di partecipare ad una scena di valore viene affermato anche da Lorenzo “Lorerock” Nava:

«La scena AOR Italiana ha sempre potuto contare, storicamente, su talenti di ottimo livello, e negli ultimi 10-15 anni questa qualità è stata ulteriormente consolidata, dimostrando che anche in Italia, al pari di paesi più affermati, si possono realizzare dischi di grande valore: proprio come quelli che, sin da bambino, mi hanno accompagnato, facendo sì che nascesse in me la voglia di imparare a suonare. Sono orgoglioso di aver contribuito, con la pubblicazione di Streetlore, a mantenere alto il prestigio dell’AOR made in Italy, e ancor di più di essere parte di questa rinomata compilation, ormai divenuta un vero e proprio fiore all’occhiello di tutta la scena tricolore.»

Mentre l’esordiente Lexyia celebra il suo debutto:

«Un onore e una grande emozione debuttare in studio in un contesto così sentito e partecipato come quello AOR, i cui protagonisti e appassionati del genere condividono un entusiasmo contagioso e autentico. Grazie di cuore, Zorro, per avermi coinvolta in questo grande progetto musicale!»

Il tema del collettivo ricorre spesso nelle parole degli artisti. Perché “We Still Rock… The World” non è un mero esercizio autoreferenziale, ma un atto di fiducia reciproca. Saal Richmond lo dice chiaramente:

«Quando Pierpaolo “Zorro” Monti mi ha comunicato che i FireSky avrebbero fatto parte di questa compilation, ho subito capito che cosa stava accadendo… tutta la scena Italiana era lì dentro!
E quando parlo di scena Italiana, mi riferisco a nomi che non hanno bisogno di presentazioni! Artisti con i quali ho avuto anche il piacere di lavorare e di cui conosco bene il valore e la professionalità… riconosciuta tra l’altro anche a livello internazionale.
Far parte di questo progetto è motivo di orgoglio sia per me che per tutta la band, perché ora siamo una grande famiglia allargata che vive e lotta per un unico obiettivo… la musica!»

Ed è proprio questo spirito di condivisione emotiva che dà senso alla compilation, come racconta Italo Graziana:
«Per noi Mindfeels è un onore far parte di “We Still Rock… The World” perché la musica è un linguaggio universale, un linguaggio che unisce ed in questo caso accomuna tutte le band legate dalla stessa passione per questa meravigliosa forma d’arte. Ognuno con la propria voce e con la propria sensibilità, ma uniti per l’amore che ci lega a questo genere musicale!»

Nel cuore di questo progetto non batte solo il rock melodico: batte una visione del lavoro musicale che è artigianato, amicizia e passione. Non è un caso se molti degli artisti coinvolti parlano della compilation non come di una semplice “raccolta”, ma come di un’esperienza collettiva, che li ha fatti sentire parte di qualcosa di più grande.

Lo racconta con entusiasmo Bruno Kraler, artista coinvolto con ben tre brani del suo progetto Laneslide:

«Grande ritorno della Compilation italiana più “Rock” di sempre! Sarà la mia colonna sonora per l’estate 2025. Onoratissimo di aver potuto partecipare con ben 3 brani del mio progetto “Laneslide”. Sinceri complimenti a tutti gli artisti italiani e internazionali coinvolti. Un altro centro targato “Art Of Melody & Burning Minds Music Group.»

Per Stefano Lionetti, invece, il progetto ha anche un valore personale:

«Onorato di prendere parte a questa fantastica compilation, in mezzo ad uno stuolo di brillanti talenti Italiani. Un ringraziamento particolare a Zorro, per aver consentito a “Ride Or Die” di essere finalmente resa disponibile su CD!»

Ancora più forte è l’emozione di Stefania Sarre, che sottolinea la qualità e il calibro del cast artistico coinvolto:

«Leggendo i crediti di “We Still Rock… The World” ho veramente i brividi. Sono presenti tutti i più rappresentativi musicisti della scena melodic rock italiana (nonché cari amici), coadiuvati da leggende internazionali del calibro di Robbie La Blanc, Toby Hitchcock, Bruce Gaitsch, Erik Martensson e Frank Vestry: wow, se è un sogno… non svegliatemi! Come se non bastasse, il mio basso ha avuto il compito di “ruggire” su ben 3 brani della compilation. Orgogliosa ed onorata oltre ogni modo.»

E non manca chi ha colto questa occasione anche come sfida creativa e professionale. È il caso di Oscar Burato (Broken Carillon), che racconta così il proprio percorso:

«Credo che la scena melodic rock italiana sia ormai una tra le più importanti del settore, ed è stata una grossa soddisfazione poter partecipare a questa compilation sia in veste di autore che di produttore. Con “Before That Night” ho proposto un brano inedito ed un progetto altrettanto nuovo, cimentandomi con sonorità che già apprezzavo, ma che hanno rappresentato per me anche una sfida ed uno stimolo a sperimentare nuove strade e soluzioni sonore.»

Dietro le quinte, non meno importanti, ci sono figure che hanno dato anima e corpo al progetto. Una di queste è Stefano Gottardi, che ha vissuto il passaggio da osservatore a protagonista con piena soddisfazione:

«Ho reagito con entusiasmo all’idea di Zorro di realizzare il secondo capitolo della compilation We Still Rock, dato che mi aveva spesso parlato in termini entusiastici della prima, a cui in qualità di label manager avevo partecipato solo grazie all’inserimento di un paio di gruppi del roster. Stavolta invece ho potuto seguire tutte le fasi realizzative del progetto, e persino contribuire alla stesura di due testi! Come etichetta è stata una grande soddisfazione apporre la nostra “firma”, assieme a quella degli amici di Melodicrock.it, su un lavoro particolare e di qualità, al quale speriamo che tanti appassionati di queste sonorità vorranno dare una chance.»

Roberto Priori, in qualità di fonico, ha avuto un punto di vista privilegiato sulla qualità artistica del progetto:

«Sono orgoglioso di aver partecipato anche a questa nuova compilation di “We Still Rock”, in questo caso come fonico per alcuni degli artisti presenti. La realtà italiana dell’hard rock melodico/AOR è più viva che mai, con musicisti e artisti di grande qualità. Seguo questa musica da tutta la vita ed esserne parte attiva per me è fondamentale. Lo sforzo di Burning Minds Group di dare voce alla nostra musica preferita viene raccolto in questa fantastica compilation, che non potete assolutamente perdere!»

Alessandro Del Vecchio, nome luminare del panorama hard rock/ AOR mondiale partecipa con un contagioso entusiasmo:

«Sono felicissimo di far parte, nuovamente, di questa fantastica compilation. Come sempre, mi piace essere una sorta di coltellino Svizzero, e tra mixing, mastering e voce, sono presente letteralmente su ogni brano. Ciò è un qualcosa che mi inorgoglisce notevolmente, essendo questo un album rappresentativo del melodic rock e hard rock Made In Italy. Sono inoltre particolarmente fiero del brano di Füel For Tunes, che mi vede alla voce in un genere diverso dal mio solito: tracce come queste, in realtà, svelano che quando hai grandi songwriters che scrivono per te, il gioco diventa facile! E sono poi davvero in ottima compagnia, quindi direi che può esistere solo una conseguenza a tutto questo: comprate l’album e supportateci!»

We Still Rock… The World è una celebrazione, sì, ma non è nostalgica. Ha i piedi piantati nel presente e lo sguardo aperto verso il futuro. Lo spiega bene Andrew Trabelsi, che coglie nella compilation una visione ampia e dinamica:

«Far parte di una compilation è sempre motivo d’orgoglio, soprattutto se questa non si limita a raccogliere materiale già edito ma diventa un vero e proprio pezzo unico con una sua identità. Non è esagerato vedere in tutto ciò una comunità che è e vuole restare viva poiché lo spazio e la possibilità di dire qualcosa ci sono, le orecchie e i cuori degli appassionati sono grandi e possono accogliere tutti. Questa compilation è anche una sorta di anteprima che mostra senza troppi compromessi cosa ci aspetta nell’immediato futuro, non è quindi una sintesi finale ma, al contrario, un punto di inizio.»

Gianluca “Mr Pisu” Pisana dei Night Pleasure Hotel si inserisce nella stessa lunghezza d’onda, legando la partecipazione alla compilation a una ritrovata speranza:

«Oggi, nel contesto musicale in cui siamo, poter entrare in una compilation del genere fa sì che ci sia uno spiraglio di luce. Perché l’ascoltatore medio potrà capire che il mondo del rock non è morto, ma sta tornando con la stessa forza che l’ha contraddistinto… invogliando poi l’ascoltatore ad approfondire il bagaglio artistico di band dalle indiscutibili qualità.»

Antonella “Aeglos Art” Astori è ovviamente l’autrice dell’ennesima opera d’arte creativa avendo splendidamente curato l’artwork di entrambe le compilation e di praticamente tutte le band presenti sul disco:

«La musica AOR ha conquistato il cuore degli italiani con le sue melodie emozionanti e testi profondi. Nel mio ruolo di disegnatrice grafica sono orgogliosa di poter contribuire con i miei artwork, i quali aiutano a dar vita alle canzoni contenute negli album, e a trasmettere l’emozione e la passione che le caratterizzano. La musica AOR è più di un genere, è un’esperienza che unisce le persone e crea ricordi indimenticabili. E ‘We Still Rock’ nasce proprio per dare risalto a tutto questo. Sono davvero onorata di farne parte e di poter condividere la mia arte con gli appassionati di musica. »

Ecco, io ho ben poco da aggiungere e spero davvero che abbiate colto lo spirito di quest’opera attraverso le parole di chi ne è stato protagonista, e che la passione che ha coinvolto tutti noi possa in qualche modo arrivare anche a voi. Ma lasciate che vi dia anche un consiglio un po’ più “tecnico”: ascoltatela, perché musicalmente rappresenta una vera e propria summa di tutto ciò che il nostro paese è in grado di offrire in questo genere. E oltre a godervi musica di livello assoluto, vi porterete a casa anche un oggetto da collezione che farà sicuramente una splendida figura nella vostra discografia. Credetemi, non ve ne pentirete.



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