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Sum Of All – Time To Leave – Recensione Breve

31 Maggio 2025 Comment Giulio Burato

genere: Hard Rock
anno: 2025
etichetta: Novas Records

Tracklist:

Sitting Ducks
Lost and Found
My Fears
Do Talk to Me
Man or Machine
First to Hold You
Why
Stronger
Out of My System
Time to Leave

Formazione:

Börje Lindström – Vocals
Jonas Tornemalm – Guitar
Christian Johansson – Guitar
Anders “Slabben” Sandström – Bass
Ludwig Tornemalm – Drums

 

“Se non provengono dalla Svezia non li recensiamo”.
Parto da questo slogan, per recensire l’album dei Sum of All, band che ho ascoltato addentrandomi casualmente nel “tubo”.
Provenienti dalla nordica Vansbro i cinque esperti musicisti, in passato presenti in vari progetti, fondono questo nuovo trademark caratterizzato da un hard rock di vecchio stampo con la ricerca di qualche sfumatura moderna, un mix che mi riporta ai recenti Ray of Light e, in alcuni passaggi, ai Remedy. Parto dall’accostamento a questa ultima band per presentare l’opener “Sitting ducks” che pare imparentata da vicino al suono dei più giovani connazionali. Le canzoni che accendono la fiamma di “Time to leave” sono il primo singolo “Lost and Found” e la melodica “First to Hold You’” un mid tempo riempito di tastiere che lo rendono coinvolgente e ricco. Bello il lento e title-track posto a fine scaletta che assieme all’altra semi-ballad “My fears” ci regala un Börje Lindström con un’impostazione vocale pregevole e precisa.
Altri brani non hanno lo stesso effetto, una su tutte “Man or Machine” troppo cupa e senza particolari acuti.
Nel complesso, “Time to leave” è un album che si apprezza parzialmente, con canzoni che salgono alla ribalta, mentre le altre non passano il valico dell’originalità.
Come si diceva un tempo “rinviati a settembre”, anzi rettifico, “rinviati alla prossima uscita discografica”.

© 2025, Giulio Burato. All rights reserved.

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