Registrati gratuitamente a Melodicrock.it! Potrai commentare le news e le recensioni, metterti in contatto con gli altri utenti del sito e sfruttare tutte le potenzialità della tua area personale.
effettua il Login con il tuo utente e password oppure registrati al sito di Melodic Rock Italia!
16 Marzo 2025 3 Commenti Samuele Mannini
genere: AOR
anno: 1981
etichetta: Atlantic
ristampe:
Tracklist:
1.Night Life
2.Juke Box Hero
3.Break It Up
4.Waiting for a Girl Like You
5.Luanne
6.Urgent
7.I’m Gonna Win
8.Woman In Black
9.Girl On The Moon
10.Don’t Let Go
Formazione:
Lou Gramm: Voce
Mick Jones: Chitarre, Tastiere, Cori
Rick Wills: Basso, Cori
Dennis Elliott: Batteria, Cori
Il mio incontro con i Foreigner avvenne, come spesso accade, grazie a casuali ascolti radiofonici delle loro hit più celebri, come “Waiting for a Girl Like You” e “I Want to Know What Love Is”. All’epoca ero solo un bambino e, pur apprezzandole, non mi venne certo in mente di approfondire preso com’ero nel turbine della sperimentazione sonora. Nel 1991, però, dopo aver acquistato l’album degli Shadow King capitanati da Lou Gramm, la scintilla si accese di nuovo, facendomi iniziare il mio viaggio a ritroso alla scoperta di una band che senza dubbio possiamo considerare una delle capostipiti di quello che sarebbe stato definito il sound AOR per eccellenza.
Nati nella vivace scena rock newyorkese degli anni Settanta, i Foreigner si fecero un nome abbastanza in fretta, grazie a tre album ed un discreto successo nelle classifiche di Billboard, ma fu il 1981 a segnare un punto di svolta per il gruppo con l’uscita di “4”, quasi universalmente riconosciuto come la loro opera più significativa. Insieme ai coevi “Hi Infidelity” dei Reo Speedwagon ed “Escape” dei Journey, “4” va a formare il tris di dischi che senza dubbio segna la genesi del genere AOR nella sua definizione enciclopedica.
Il titolo “4” non solo segna il quarto lavoro in studio dei Foreigner, ma simboleggia anche una drastica riduzione della formazione, passata da sei a quattro membri dopo il licenziamento del tastierista Al Greenwood e del polistrumentista Ian McDonald, ex King Crimson. Questa decisione, voluta dal chitarrista e principale autore Mick Jones, segnò una svolta nella band, spostando l’asse creativo verso la sua visione musicale e quella del cantante Lou Gramm. La creazione di ‘4’ rappresentò una vera e propria maratona creativa per i Foreigner, un percorso che si snodò per dieci mesi tra intense sessioni di pre-produzione e registrazione. Ogni dettaglio sonoro fu scrutato con cura maniacale sotto la supervisione del produttore Robert John ‘Mutt’ Lange. Questa ricerca incessante della perfezione non solo spinse la band a superare i propri limiti, ma generò anche momenti di tensione durante il lavoro in studio. Mick Jones stesso rivelò di aver avuto accesi confronti con Lange, riflesso di una determinazione condivisa nel realizzare qualcosa di straordinario. E pensatela come vi pare, ma spesso la figura del produttore è stata cruciale nei dischi che hanno fatto la storia.
L’album si apre con “Night Life”, un brano ritmato e coinvolgente tratto dalle esperienze della vita notturna nella grande mela. Segue “Juke Box Hero”, caratterizzato da un’introduzione ipnotica con synth bass e una batteria pulsante che evolve in un ritornello esplosivo divenuto iconico. La canzone racconta la storia di un giovane che sogna di diventare una rock star dopo essere rimasto fuori da un concerto, un testo nato dall’unione di due idee separate di Gramm e Jones, poi amalgamate da Lange. “Break It Up” propone un rock più diretto, arricchito da riff incisivi e un pianoforte dinamico. “Waiting for a Girl Like You”, con le sue atmosfere eteree e la voce vellutata di Gramm, è diventata una delle ballad simbolo degli anni Ottanta. Il brano rimase per dieci settimane al secondo posto della classifica americana, senza mai raggiungere la vetta, cosa che invece successe qualche anno dopo al singolo “I Want to Know What Love Is”, per la serie… la vendetta è un piatto che va gustato freddo. Inoltre, la canzone fu inserita anche nella colonna sonora del videogioco GTA Vice City. “Urgent” è un mix esplosivo di rock pop dalle venature funky, reso inconfondibile dal riff di sintetizzatore e dal basso pulsante. L’elemento più distintivo è l’assolo di sassofono del leggendario Junior Walker, inizialmente esitante a registrare in studio, ma poi autore di una performance memorabile. “Urgent” si rivelò un successo immediato, dominando le radio FM. “I’m Gonna Win” è un hard rock energico con un arrangiamento avvincente, mentre “Woman in Black” mette in risalto le abilità chitarristiche di Jones con riff asciutti e armonie vocali profonde. “Girl on the Moon” si distingue per la sua atmosfera malinconica e sognante, caratterizzata da chitarre echeggianti e sintetizzatori delicati. Infine, con “Don’t Let Go”, si torna al rock vibrante ed essenziale, chiudendo in bellezza.
“4” ottenne un successo immediato, raggiungendo il primo posto nelle classifiche di Billboard per dieci settimane e ottenendo sei dischi di platino negli Stati Uniti. L’album si impose anche in Europa, conquistando posizioni di rilievo nelle classifiche del Regno Unito e della Germania. Rimane un’opera fondamentale degli anni Ottanta, un perfetto esempio di rock radiofonico raffinato e ricco di hit immortali. Grazie alla combinazione del talento compositivo di Mick Jones, della voce inconfondibile di Gramm e della produzione impeccabile di Mutt Lange, il disco fece entrare di diritto i Foreigner nella storia del rock e nell’olimpo dell’AOR.
© 2025, Samuele Mannini. All rights reserved.
Devi essere registrato e loggato sul sito per poter leggere o commentare gli Articoli