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Recensione Gemma Sepolta

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Gemma Sepolta

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Baton Rouge – Shake Your Soul – Gemma Sepolta

25 Febbraio 2025 0 Commenti Samuele Mannini

genere: Melodic Hard Rock
anno: 1990
etichetta: Atlantic
ristampe:

Tracklist:

1. Doctor
2. Walks Like A Woman
3. Big Trouble
4. It's About Time
5. Bad Time Comin' Down
6. The Midge [strumentale]
7. Baby's So Cool
8. Young Hearts
9. Melenie
10. There Was a Time (The Storm)
11. Hot Blood Movin'
12. Spread Like Fire

Formazione:

Kelly Keeling (Voce, Chitarra)
Lance Bulen (Chitarra, Cori)
David Cremin (Tastiere, Chitarra, Cori)
Scott Bender (Basso, Cori)
Corky McClellan (Batteria, Percussioni, Cori)

Ospiti:

Joe Franco - batteria
Frankie LaRocka - batteria
Bobby Gordon - tastiere
Randy Cantor - tastiere

 

I Baton Rouge furono un quintetto originario di Pearl River, Louisiana, fecero il loro ingresso nel panorama musicale nel 1990 con “Shake Your Soul”, un album che, pur senza ottenere subito un grande successo commerciale, è diventato nel tempo un vero oggetto di culto per gli appassionati dell’hard rock melodico. Pubblicato sotto l’etichetta Atlantic Records, il disco propone un hard rock potente e accattivante, in perfetto stile americano, sulla scia di band come Danger Danger, Firehouse e Winger.

Ma cosa distingueva questo ennesimo gruppo di belle speranze dalle decine, se non centinaia, di band che in quegli anni cercavano di farsi strada in una scena hard rock statunitense ormai ipersatura? La risposta ha un nome: Giacomo Pontoriero. Forse così non vi dirà molto, ma il suo pseudonimo, Jack Ponti, probabilmente vi accenderà qualche lampadina, riempiendo la vostra mente di motivetti super catchy.

Il recentemente scomparso Jack Ponti, deus ex machina dei Surgin e noto per le sue innumerevoli collaborazioni con artisti del calibro di Bon Jovi, Alice Cooper, Keel, Trixter, Nelson, Kane Roberts, Joe Lynn Turner e chi più ne ha più ne metta, ha saputo sublimare in questo album l’essenza di quello che io chiamo il ‘Sound Pontiano’, un marchio di fabbrica immediatamente riconoscibile. Insieme al suo fidato collaboratore Vic Pepe, Ponti si è qui occupato della co-scrittura, degli arrangiamenti e della produzione del disco, lasciando inevitabilmente la sua indelebile impronta.

Altro segno distintivo del disco è la voce di Kelly Keeling, un cantante che, pur non essendo un nome di primissimo piano, ha in seguito collaborato con artisti di rilievo come Blue Murder, Alice Cooper, MSG e Dokken. Keeling dimostra appieno il suo valore in brani di grande spessore come “Doctor”, “Big Trouble” e “Spread Like Fire”, dove si esprime senza riserve ed esplode come un vulcano di emozioni, fremendo e scalpitando, trascinando l’ascoltatore con una performance intensa, assolutamente all’altezza dei frontman delle band più blasonate dell’epoca. Inoltre, le sue interpretazioni nelle tracce dal romanticismo più acceso sono perfette per i cuori infranti e feriti dall’amore. La sua voce è vellutata nelle ballad, viscerale e graffiante nei brani più energici, evocativa e sprezzante, ma sempre perfettamente controllata e in linea con i canoni estetici dell’hard rock melodico più raffinato.

Brani come “Doctor”, “Walks Like a Woman” e “It’s About Time” possono considerarsi dei punti di forza dell’album, rappresentando pienamente l’anima del melodic rock degli anni ’80. “Walks Like a Woman”, in particolare, può essere considerata l’emblema del disco, grazie alle sue chitarre incisive, l’atmosfera ammiccante creata dalle tastiere e alla potente interpretazione vocale di Keeling. “Bad Time Comin’ Down” e “Baby’s So Cool” evocano l’energia tipica del Party Rock degli anni ’80, con un’atmosfera vivace e festosa che richiama la spensieratezza di quegli anni. “Melanie” e “Spread Like Fire”, invece, rivelano una sottile raffinatezza che mette in luce anche altre doti della band, lasciando intravedere un potenziale che rimasto parzialmente inespresso, anche se poi approfondito nel disco successivo. Le ballate come “It’s About Time” e “There Was a Time (The Storm)”, come già detto, mettono in risalto il lato più emotivo e romantico della band, con le melodie delle tastiere che si fondono perfettamente con la voce di Keeling, creando un’atmosfera intensa ed ammiccante.

“Shake Your Soul”, in sintesi, è un disco che cattura appieno la positività e l’energia dell’hard rock melodico. Anche nelle ballate più malinconiche, emerge sempre una luce in fondo al tunnel, come se ogni traccia ci spingesse verso un domani migliore. L’album trasuda spensieratezza e qualità, risultando perfetto per chi è innamorato dei suoni indimenticabili degli anni ’80. Esprime gioia di vivere, passione, adrenalina, velocità e l’entusiasmo di feste senza fine. Noi, che eravamo lì al tempo, ce ne siamo innamorati subito. E a chi oggi si fa conquistare dall’ennesima band svedese in stile revival, consiglio vivamente di rinfrescarsi la memoria con questo vero e proprio inno alla musica commerciale di quegli irripetibili anni.

© 2025, Samuele Mannini. All rights reserved.

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