In una nuova intervista con Kyle Meredith, a Sammy Hagar è stato chiesto della power ballad inedita dei Van Halen chiamata Between Us Two, originariamente registrata per la colonna sonora del film di successo del 1996, Twister.

Il Red Rocker ha spiegato: “Tutti continuano a chiedermi se ci sono vecchie canzoni che non sono mai state pubblicate, ed io dico sempre: non proprio, o meglio, ce n’erano un paio o tre, non ricordo. Between Us Two è una midtempo ballad, un po’ alla Be Still dal mio nuovo album Crazy Times e alla Can’t Stop Lovin’ You dei Van Halen, ma non così veloce”.

Hagar ha confermato che Between Us Two è stata completata ed è disponibile per il rilascio: “E’ registrata e pronta. Si trova negli archivi, per cui presto la troveranno. Stanno già cercando in ​​questo momento per provare a rimasterizzare alcune delle vecchie cose della mia epoca coi Van Halen. Sarà una chicca”.

I Van Halen avevano originariamente pianificato di completare due canzoni – Between Us Two e The Silent Extreme – per la soundtrack di Twister. La seconda alla fine si trasformò in Humans Being, dopo che i testi si erano rivelati una delle principali fonti di contesa, poiché il regista Jan De Bont non voleva che le parole fossero strettamente correlate al contesto del film. Between Us Two finì invece per essere sostituita da Respect The Wind, uno strumentale accreditato solo al chitarrista Eddie Van Halen e al batterista Alex Van Halen.

Uscirà il 1° Agosto 2017 il nuovo “Eruption: The Eddie Van Halen Story” dello scrittore Paul Brannigan, un libro che parla a 360 gradi di uno dei più importanti chitarristi del mondo del rock.

Eddie Van Halen è senz’altro considerato un rock god, ma è anche – a detta di tutti – una persona ipersensibile ed emotivamente insicura. Il volume parla della sua vita sotto i riflettori, delle sue a volte difficili apparizioni in pubblico, fino alla battaglia contro un cancro che lo ha privato di un terzo della sua lingua e alla rottura del suo lungo matrimonio con Valerie Bertinelli.

“Eruption” valica i confini della biografia convenzionale per esplorare i contesti culturali, politici e sociali che hanno dato forma ad un’icona.

In una nuova intervista con Tucson.com, Sammy Hagar ha parlato della sua breve reunion coi Van Halen avvenuta nel periodo 2003-2005, che ha visto l’uscita di una compilation con tre nuove canzoni – “It’s About Time”, “Up For Breakfast” e “Learning To See” – e un esteso Tour estivo nel 2004, che ha incassato più di 55 milioni di dollari.

Tutto avrebbe potuto significare la prosecuzione dell’avventura con la band, ma le cose non finirono bene al termine delle date in quel di Tucson, Arizona.

“Non ebbi neanche il tempo di fare una doccia. Nemmeno di dire addio a nessuno”, ha spiegato il vocalist. “Arrivai in aereo, ebbi una bella festa messicana, un paio di margarita e tornai a casa. E così, seduto a grattarmi la testa, pensai: che orribile fine di una grande storia…”

David Lee Roth, frontman dei Van Halen, si dice fiducioso sul prossimo futuro della band e sulla registrazione di un nuovo disco, anche se non sa ancora dire quando questo avverrà.

L’album più recente del gruppo è “Different Kind Of Truth” del 2012, il primo dalla reunion con il vocalist del 2007, e dopo un Tour in Nord America lo scorso anno tutto si è fermato.

Ma durante un episodio del suo The Roth Show, David ha raccontato che presto ci saranno delle novità. “Non è che la mia carriera si è alterata o fermata. Nessuno sa cosa porteranno le prossime dieci Estati, Van Halen a parte. E’ normale, ci sono alti e bassi. Comunque non so quando torneremo in Tour ma ho la sensazione che presto lo faremo. Non so nemmeno quando registreremo ancora, ma anche qui ho dei buoni presentimenti.”

Il canale VanHalenStore.com ha oggi caricato un raro audio tratto dal primo Tour in UK dei Van Halen in apertura per i Black Sabbath nel 1978.

Un set di 40 minuti registrati in quel di Manchester e disponibili nel player soprastante.

Il web magazine Forgotten Guitar ha pubblicato un video su Youtube denominato “Zero”, che contiene un insieme di 28 brani demo registrati dai Van Halen nel periodo 1976-1977, divenuti poi dei classici della band in album come “Women And Children First” (1980), “Diver Down” (1982) e “1984” (1984).

ZERO DEMO TRACKLIST
01. Intro
02. One Fire
03. Women In Love
04. House Of Pain
05. Runnin’ With The Devil
06. She’s The Woman
07. Let’s Get Rockin’
08. Big Trouble
09. Somebody Get Me a Doctor
10. Babe, Don’t Leave Me Alone
11. Put Out The Lights
12. We Die Bold
13. Voodoo Queen
14. Little Dreamer
15. Bring Out The Girls
16. Young & Wild
17. Last Night
18. Light In The Sky
19. Get The Show On The Road
20. D.O.A
21. Somebody Get Me A Doctor
22. Show Your Love
23. I Wanna Be Your Lover
24. Feel Your Love Tonight
25. In A Simple Rhyme
26. Piece Of Mind
27. You Really Got Me
28. Happy Trails
29. Ain’t Talkin’ ‘Bout Love

Ieri 19 Aprile, il canale YouTube VanHalenStore.com ha caricato il filmato completo di un concerto che i Van Halen hanno eseguito in quel di Montreal, Quebec, al Forum il 19 Aprile 1984. Di seguito tutta la setlist.

SETLIST
“Unchained”
“Hot For Teacher”
“On Fire”
“Runnin’ With the Devil”
“Little Guitars”
“Cathedral”
“House of Pain”
– bass solo –
“Jamie’s Cryin'”
“I’ll Wait”
“Everybody Wants Some”
“Girl Gone Bad”
“Jump”
– guitar solo –
“Pretty Woman”
“Panama”
“You Really Got Me”
“Ain’t Talkin’ ‘Bout Love”

Lo storico album “5150” dei Van Halen ha compiuto 30 anni il 24 Marzo scorso ed è stato il primo full-length caratterizzato dalla presenza del cantante Sammy Hagar, sostituto di David Lee Roth.

Sono stati pubblicati oggi sulla pagina Van Halen News Desk i rough demos inediti – disponibili anche nel player sottostante – che contengono molte parti vocali e strumentali alternative.

“5150” è stato numero 1 della classifica di Billboard degli album alla sua uscita e ha venduto oltre 6 milioni di copie negli Stati Uniti e 300.000 in Canada, guadagnando la certificazione di disco di platino in entrambi i Paesi.

Sammy Hagar ha affermato di recente di non avere alcuna intenzione di fare un ulteriore passo verso la sua ex band, perchè – secondo il suo parere – potrebbe essere male interpretato.

Alcune settimane fa – in occasione del 61° compleanno di Eddie Van Halen – il cantante statunitense aveva contattato il leggendario chitarrista via Twitter dopo quasi 12 anni di assenza di qualsiasi rapporto fra i due. Ma il tutto era dovuto ad una riflessione sulla vita, in seguito ai recenti decessi di rockstar come David Bowie, Lemmy e Glenn Frey.

“Questi decessi mi hanno fatto fermare un attimo”, aveva dichiarato Sammy. “Ho pensato al mio rapporto con Eddie finito male e mi sono detto: ehi, io non voglio essere sepolto con qualche rimpianto o vibrazione negativa del genere! Quello che è successo nelle scorse settimane ti fa venire solo voglia di avere buoni rapporti con tutti e dire: guarda, lascia perdere…anche se non vuoi stare insieme in una band, cerchiamo almeno di essere amici. Non voglio finire in una tomba avendo dei nemici.”

E in questi giorni, Hagar ha raccontato a Rolling Stone: “Potrebbe essere frainteso. Conosco il modo in cui questi ragazzi pensano. Oh, ecco che vuole qualcosa! Vuole tornare nella band… Mi dispiace, ma se non sono cambiati drasticamente, e pare non sia così, non se ne fa nulla. Potrebbe essere tutto male interpretato. Io non voglio provocare nessuno, non è quello che sto cercando nella mia vita.”

Questo weekend ricorre il 30° anniversario di “5150”, il primo album di Hagar con i Van Halen.

Alcune settimane fa, in occasione del 61° compleanno di Eddie Van Halen, Sammy Hagar ha contattato il chitarrista dopo oltre un decennio tramite Twitter, facendogli gli auguri e ricevendo i ringraziamenti.

Lo storico Red Rocker ha spiegato in questi giorni di volever ristabilire l’amicizia e che l’ispirazione gli è giunta dopo le recenti morti di Lemmy, David Bowie e Glenn Frey.

“Questi decessi mi hanno fatto fermare un attimo”, ha dichiarato Sammy. “Ho pensato al mio rapporto con Eddie finito male e mi sono detto: ehi, io non voglio essere sepolto con qualche rimpianto o vibrazione negativa del genere! Quello che è successo nelle scorse settimane ti fa venire solo voglia di avere buoni rapporti con tutti e dire: guarda, lascia perdere…anche se non vuoi stare insieme in una band, cerchiamo almeno di essere amici. Non voglio finire in una tomba avendo dei nemici.”

L’ultima performance di Hagar con i Van Halen risale al 2004 durante un reunion Tour a sostegno di un Greatest Hits.