Neal Schon: “Una reunion con Steve Perry non porterebbe più successo ai Journey”

Il chitarrista dei Journey, Neal Schon, afferma che una reunion con lo storico cantante Steve Perry non potrebbe portare più successo alla band di quello che ha attualmente.

I rumors sono iniziati dal ritorno sul palco dello stesso Perry nel 2014, con il vocalist che sta attualmente lavorando ad un disco solista.

Ma Schon sostiene che, anche se lui sarebbe disposto a discutere la possibilità, questo non porterebbe più soldi nelle tasche del gruppo.

“Quello che la gente non capisce è che non potremmo fare meglio di così, anche se lui tornasse in formazione”, racconta il chitarrista a Freep.com. “C’è voluto un sacco di duro lavoro per mantenere il successo, e sapete che c’è? Non siamo ancora qui! E il management è il primo a dirmi che non potremmo diventare più grandi…”.

Le probabilità di un follow-up dell’album “Eclipse” datato 2011 rimagono comunque ancora incerte, mentre maggiori possibilità sono spostate su una nuova release di Santana.

Neal Schon: pronto al tour de force con Santana e Journey

Neil SchonIntervistato da Radio.com, Neal Schon ha detto di essere pronto ad un eventuale tour de force con Journey e Santana qualora se ne presentasse l’occasione. Attualmente, le due formazioni hanno in programma due spettacoli insieme, ma in futuro è probabile che ne vengano prefissati altri.

Schon rimane chiaramente il leader dei Journey, pur essendosi riunito con Carlos Santana e la sua line-up originale per “Santana IV”, nuovo album che è stato rilasciato la scorsa settimana.

“Ho già avuto un primo assaggio di suonare due set, quando ho fatto un Tour coi Journey in Canada”, ha affermato il chitarrista. “Il mio album solista era appena uscito. Il mio manager mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto fare da apertura. Questo è un pubblico completamente diverso e non sapevo sulle prime se volevo farlo. Però poi ho pensato fosse una buona occasione. Alla fine ha accettato il ruolo ed eseguito un set solista da 40 minuti, prima di tornare sul palco coi Journey per ogni notte.”

“Ero bagnato fradicio di sudore, molto più di quanto mi accada con la band, perchè la musica era molto impegnativa”, ha raccontato sulla sua performance da opener. “Ma ho avuto il mio assaggio di cosa vuol dire suonare per tutta la notte. Se faremo più spettacoli come questo, mi piacerebbe essere all’altezza della situazione. La musica ti porta in un altro luogo. Non ti senti stanco.”

Neal ha poi raccontato di non avere alcun problema con l’assunzione di un ruolo secondario come membro della band di Santana, pur essendo il leader dei Journey. “Carlos è sempre stato un mentore per me. Sono felice di sedermi accanto a lui o di suonare accanto a lui, e di non preoccuparmi di quanto io debba suonare. E’ una gioia per me stargli intorno. Lui è molto spirituale e questo mi piace. Mi porta in un luogo veramente grande, tranquillo, e riesce sempre a ricavare il meglio da me.”

Journey e Santana suoneranno insieme al The Forum di Inglewood, California, il 22 Agosto, e all’AT&T Park di San Francisco il 4 Settembre. I Journey, col rientrato batterista Steve Smith, hanno un proprio Tour fissato in USA più avanti nel corso dell’anno, mentre Santana sta attualmente già facendo delle date.

Neal Schon: disponibile tutto il nuovo disco “Vortex”

Neal SchonIl chitarrista americano Neal Schon, noto componente dei Journey, ha reso disponibile per l’ascolto in streaming tutto il suo nuovo album solista esclusivamente attraverso TeamRock a questo link.

“Vortex”, questo il titolo, è un doppio disco strumentale che il musicista rilascerà il 22 Giugno attraverso Mascot Label Group.

 

 
TRACKLIST

CD 1
Miles Beyond
Awakening
Cuban Fly Zone
El Matador
Eternal Love
In A Cloud
Irish Cream
Lady M (Our Love Remains)
Airliner NS910

CD 2
Tortured Souls
Schon & Hammer Now
NS Vortex
Unspoken Faith
Twilight † Spellbound
Triumph Of Love
Mom
Talk To Me
White Light

Neal Schon: a Giugno il doppio strumentale “Vortex”

Neal SchonMascot & Edel Records annunciano per il 22 Giugno “Vortex”, il nuovo doppio album strumentale di Neal Schon, anima dei Journey.

Neal Schon è una Rockstar da oltre 80 milioni di dischi venduti con i suoi Journey, ma la voglia di mettersi in discussione non manca mai:

“Questo album segna una mia evoluzione, la mia chitarra è la mia voce. C’è coraggio, amore, fuoco e una dose di pericolo.”

Grandissime melodie, spunti tecnici e sviluppo di vari generi all’interno di un’energia di matrice Rock! Il suo carattere inconfondibile è sempre stato impresso nelle corde della sua chitarra: dal primo assolo sul disco “Santana III” nel 1971 passando per le hits immortali come “Don’t Stop Believin'” (nota alle nuove generazioni anche grazie alla serie televisiva Fox “Glee”), fino ad arrivare ai 18 Top 40 singles nelle classifiche mondiali.

Schon ha ricevuto diverse nomination ai Grammy Awards e insieme ai Journey è in lizza per entrare nella leggendaria Rock’n’Roll Hall Of Fame.

TRACKLIST

CD 1
Miles Beyond
Awakening
Cuban Fly Zone
El Matador
Eternal Love
In A Cloud
Irish Cream
Lady M (Our Love Remains)
Airliner NS910

CD 2
Tortured Souls
Schon & Hammer Now
NS Vortex
Unspoken Faith
Twilight † Spellbound
Triumph Of Love
Mom
Talk To Me
White Light

Neal Schon al lavoro con Santana

Neal SchonIl chitarrista dei Journey, Neal Schon, si è riunito a Carlos Santana per la registrazione di un nuovo album. Assieme a loro, altri membri originali della band come Gregg Rolie, Michael Carabello e Michael Shrieve.
Il gruppo al completo dovrebbe anche riuscire ad effettuare un Tour mondiale.

Nel frattempo, Schon ha lasciato intendere che al momento ci sono poche possibilità di un nuovo disco dei Journey, soprattutto a causa di Jonathan Cain. Infatti alla relativa domanda, il musicista ha risposto: “Non chiedetelo a me. Ditelo a J.C.”

Bad English – Bad English – Classico

Ristampe: Supergruppo, parola che ricorre spesso in questi ultimi anni ma che per l’AOR ha le radici che affondano lontano di più di vent’anni! Nel 1989 si stava per chiudere il decennio d’oro dell’AOR e del Melodic Rock, decennio che ci ha regalato perle preziose e che ci ha lasciato in pegno Artisti di spessore che ancora oggi riescono a farci sognare con la loro musica.

Quasi a consacrazione e sigillo di quanto detto sopra a chiusura degli ’80 arrivò sul mercato un supergruppo che avrebbe segnato più di una generazione di amanti dell’AOR, i Bad English!
Supergruppo nel senso più ampio del termine, perchè oltre ad una formazione realmente stellare che vedeva John Waite alla voce (che arrivava dai The Baby e da una strabiliante carriera solista) coadiuvato per le parti strumentali da Neal Schon (Journey) alle chitarre, Jonathan Cain (Journey, The Babys) alle tastiere, Ricky Phillips (Styx, The Babys) al basso e Deen Castronovo (Journey, Hardline) alla batteria, vedava Richie Zito alla produzione, uno che ha messo le mani su alcuni dei lavori più iconici di questo genere lavorando con nomi quali Mr. Big, White Lion, Tyketto, Cheap Trick…, e Mike Fraser (che ha lavorato con AC/DC, Aerosmith, Metallica) al mixing!
Con simili premesse risultava difficile sbagliare il colpo!

… infatti i Bad English non sbagliarono raggiungendo la vetta delle classifiche con la stupenda ballata e secondo singolo estatto dall’album intitolato When I See You Smile, ad oggi sicuramente il pezzo più conosciuto della band ed il loro maggior successo. Primo singolo fu al tempo Forget Me Not, dall’intro tastieristico su cui si infilavano in successione basso, batteria e chitarra per dare slancio alla voce magistrale di Waite.
Dall’album verranno poi estratti altri quattro singoli nel biennio ’89 / ’90, Best of What I Got dal ritmo trascinante, Price of Love che si gioca lo scettro di ballata strappalacrime con la più nota When i See You Smile, la rocckeggiante Heaven Is a 4 Letter Word e nel ’90 si chiuderà con la dolce e semi acustica Possession.
Notevoli comunque anche alcuni pezzi meno noti di questo lavoro quali l’emozionante ed epica Ghost In Your Heart, il funky rock (si sente il tocco di Neal Schon) di Lay Down, la meno conosciuta semi ballata The Restless Ones impreziosita dai tocchi del piano in perfetta sintonia con voce, chitarra e batteria che esplode in un refrain arioso e trionfante o ancora la prova Maiuscola alla voce di Waite in chiusura di disco sulle note di Don’t Walk Away. Continue…