First Signal – One Step Over The Line – Recensione

A sei anni dalla prima release torna il progetto costruito da Frontiers, intorno al cult-vocalist di Harem Scarem Harry Hess.
La commessa per il nuovo capitolo sotto il monicker First Signal passa dalle mani (e dal mixer) di Dennis Ward ad quelle di un’altro collaudato uomo Frontiers, il batterista/tastierista e produttore svedese di origine cilena Daniel Flores. Continue…

Harem Scarem – Thirteen – recensione

“Sapersi evolvere senza per questo tradire il proprio passato”! In un ipotetico dizionario Zanichelli dell’AOR dopo questo Thirteen sotto la parola Harem Scarem probabilmente trovereste questa definizione! Non intendo girarci intorno, ma questo nuovo rilascio a firma Harem Scarem è un album veramente bello che riesce a mescolare con magnifica semplicità e maestria la gran classe di una band dal carisma e dalla tecnica di un livello superiore con un sound dal taglio attuale ed un songwriting riuscito e galvanizzante.
Introduzione che sa più di conclusione di recensione ma che non potevo aspettare fino al termine di questo fiume di parole per esplicarla! Thirteen segna l’evoluzione di una band che ha saputo in maniera magistrale rinnovare se stessa portando il suo essere ad un nuovo stadio mantenendo quel suo tocco fatto di melodia e classe che l’hanno resa grande. Finiti i tempi dei capelli cotonati e dei jeans attillati, dopo un periodo intermedio altalenante che ha visto a mio parere la band alla ricerca di una sua nuova personalità, ecco che con Thirteen gli HS siglano il loro nuovo status.

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Angelica – Thrive – Recensione

Dopo il buon esordio e i successivi ottimi album di Issa ecco arrivare nell’ambiente musicale una nuova fanciulla pronta a conquistare il cuore di tutti gli ascoltatori a suon di un rock melodico dichiaratamente ispirato da gente come Robin Beck, Heart e Romeo’s Daughter. In realtà, Angelica Rylin non è proprio una nuova arrivata essendo già singer dei Murder Of My Sweet (guidati da Daniel Flores) con cui ha rilasciato due album certamente non memorabili come “Divanity” nel 2010 e “Bye Bye Lullaby” nel 2012.
Per l’esordio da solista l’avvenente Angelica è ancora una volta sostenuta dall’amico Daniel Flores in veste di produttore/batterista/tastierista, Per Bergquist (Smash Into Pieces) alle chitarre e Johan Niemann (Murder Of My Sweet) al basso con l’aggiunta di ospiti come Jesper Stromblad (In Flames), Magnus Karlsson (Primal Fear) e Matt Guillory (James LaBrie). Nomi illustri quali Harry Hess (Harem Scarem), Alessandro Del Vecchio (Hardline) e Anders Wigelius (Wigelius) hanno invece collaborato alla stesura dei brani di questo “Thrive” che ricordiamo è uscito per Frontiers Records lo scorso 29 Novembre.

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HAREM SCAREM live @ Blue Rose Saloon di Bresso (MI) – 30/10/13 – report

harem_scaremHarem Scarem, un nome che nelle orecchie degli amanti del Melodic Rock risuona come pura poesia. Mai avrei pensato di poterli vedere prima o poi sul suolo italiano e con ben due possibilità di scelta (Trieste e Milano).
Trieste è nettamente fuorimano e così si opta per la più comoda Milano. Fatti i dovuti preparativi che includono, vestizione con maglietta di MelodicRock.it, macchina fotografica, classici CD pronti per essere autografati e purtroppo l’immancabile pieno di benzina che ci fumeremo bello bello tutto in una notte, eccoci pronti al via per raggiungere il Blue Rose Saloon di Bresso (MI).
Una piccola nota prima di continuare, un applauso sincero all’organizzazione (la Rocker Sound Agency) che accolte alcune critiche relative alla prima pubblicazione degli orari della serata che vedevano gli Harem Scarem salire sul palco alle 23.30 si sono prodigati per venire incontro ai fans più lontani (me compreso 🙂 ) e migliorare la scaletta della serata in modo da dare alla band di punta la possibilità di salire sul palco alle 22.30… tanto di cappello per questo gesto e per la disponibilità dimostrata!
Conoscevo già il Blue Rose per esserci stato in occasione della venuta dei Bai Bang (qui il report) e sinceramente nutrivo qualche dubbio sulla grandezza del locale in relazione al nome altisonante della band ospitata ma aimè ho dovuto constatare che effettivamente il locale si è dimostrato (purtroppo) più che sufficiente per contentere il pubblico accorso per la serata.

Entriamo però nel vivo dando spazio a quello per cui siamo qui, la musica.
I giochi vengono aperti dai The Phytons che propongono un hard rock potente e graffiante che affonda le sue radici nel passato. La vera sorpresa per il sottoscritto arriva con la salita sul palco dei modenesi Old Man’s Cellar, giovane band che propone un AOR riuscito e ricercato. Il gruppo si mostra infatti sul palco con una scaletta che vede proposti alcuni brani estratti dal loro debutto in uscita a breve intitolato Damaged Pearls. Forti della valida voce e presenza scenica del cantante Ricky DC gli Old Man’s Cellar possono puntare su un ottimo lavoro di chitarra e su una sezione ritmica in grado di delineare in modo netto e pulito il loro sound. Peccato per i suoni un pò troppo elevati del locale che da sotto il palco impediscono un perfetto ascolto, ma comunque il gruppo riesce a portare a casa un’esibizione sicuramente riuscita ed in grado di carburare al punto giusto il pubblico! Pollice alto per questa nuova realtà italiana che va ad aggiungersi a buon
diritto ai validi gruppi del genere a cui sta dando i natali il nostro bel paese!

22.30 precisi e puntuali ecco fare la loro apparizione gli Harem Scarem. Non nascondo che è un’insperata emozione poterli vedere sul palco e tra l’altro la quasi assenza di divisione tra palco e parterre che offre il Blue Rose permette alle prime file di godersi praticamente il gruppo in un faccia a faccia… cosa quasi incredibile per il sottoscritto!
L’inizio è zoppicante per colpa di qualche problema tecnico di troppo ma che gli Harem affrontano nel miglior modo possibile (e da gran signori) semplicemente ridendoci su e suonando praticamente “a braccio”. Tra l’altro questo inizio così anomalo da subito la possibilità al batterista Darren Smith di mettere in mostra il suo lato più goliardico, di cui comunque il pubblico “beneficierà” per tutta la serata… tanto che ad un certo punto mentre Hess e Lesperance si esibivano in duo sul palco il buon Darren se ne scende tra il pubblico per sparare, passatemi il termine, minchiate e farsi foto con i fans, tra cui una con il sottoscritto! 😉
Sistemati comunque i problemi tecnici la band parte come un treno in corsa con un Harry Hess che non perde un colpo e dimostra una potenza vocale non indifferente nonostante non possa più considerarsi un giovincello. Pete Lesperance ammalia, uno dei chitarristi che può vantare un “gusto per la melodia” eccelso. Il ritorno dietro le pelli di Darren Smith riesce a donare al gruppo un sound un pò più heavy che ben si adatta alla dimensione live e la sua “simpatia giullaresca” regala sicuramente una spinta in alto allo spettacolo. Peccato per il bassista di cui si può dire solo che non sia praticamente pervenuto durante lo show, freddo sul palco, fa il suo lavoro e niente di più. L’unico sorriso lo regala alla richiesta di una foto dopo il concerto… 😀
Ottima la scaletta portata in scena che pesca a piene mani dai primi due album della band e che permette al pubblico di esaltarsi sulle note di Saviors Never Cry, Sentimental Blvd (cantata da un Darren Smith in forma spettacolare), Honestly, Jealousy e via discorrendo. Il pubblico segue la band e si ritrova ad intonare in un tutt’uno i vari ritornelli, numeri uno!
Anche in questo caso per il mio gusto i suoni risultano fin troppo alti penalizzando un pochino la resa finale, ma per il resto niente da dire, band validissima che riesce a regalare emozioni a profusione!

Tirando le somme della serata posso dire di essermi Divertito (con la D maiuscola) e di aver potuto finalmente apprezzare dal vivo uno dei miei gruppi preferiti. Punto a favore anche per la scelta dei gruppi di spalla veramente azzeccati. Peccato solo per alcuni problemi tecnici e per un suono eccessivamente alto, ma per il resto penso che la serata possa considerarsi un bel successo per gli amanti del rock melodico… a quando la prossima? 😉

Scaletta Harem Scarem

01. Saviors Never Cry
02. Dagger
03. Hard To Love
04. If There’s Was A Time
05. Sentimental Blvd
06. Slowly Slipping Away
07. Honestly
08. Karma Cleasing
09. Stranger Than Love
10. Jealousy
11. Just Like I Planned
12. Empty Promises
13. Mandy
14. Had Enough
15. No Justice
16. Change Comes Around

Gallery HAREM SCAREM

Gallery Old Man’s Cellar

Gallery The Pythons

Harem Scarem – Mood Swings II – recensione

Un quadro di Michelangelo piazzato in un vernissage di arte astratta… in poche parole il senso dell’uscita di Mood Swings nel 1993 potrebbe essere chiarito con questo paragone. Praticamente un Capolavoro, cioè Mood Swings degli Harem Scarem, piazzato in un contesto assolutamente fuori luogo come lo era il panorama musicale di quegli anni intriso di grunge e robe che sinceramente ancora adesso stento a comprendere completamente.
Inutile dirlo, come probabilmente in un vernissage di arte astratta un quadro di Michelangelo verrebbe snobbato se non peggio additato come fuori luogo e forse blasfemo (massì esageriamo!), anche Mood Swing venne malamente snobbato dai più… ma come accade matematicamente a questi eventi mondani sicuramente ci sarà almeno uno “sfortunato” capitato li giusto per far colpo sulla ragazza di turno con il pallino dell’arte astratta! Ebbene quell’uno potrebbe essere l’unico del gruppone di critici ad accorgersi del capolavoro firmato Michelangelo.
Ecco, tutti voi che state leggendo queste righe e che sapete di cosa si parla buttando li due parole come Mood Swings, ebbene, voi (insieme a me) siete quei fortunati “sfortunati”. Già perchè proprio voi avete avuto l’occasione di far raggiungere i vostri padiglioni auricolari da quelle 11 tracce che nel 1993 potevano voler dire per gli amanti del Melodic Rock… Capolavoro!

Salto nel 2013, 20 anni dopo l’uscita di quella piccola perla ecco rispuntare grazie a Frontiers Records ancora la scitta Mood Swings insieme al moniker Harem Scarem sulla copertina di un album… ma questa volta seguito da un II. Chiariamo subito, il bel digipack in versione CD e DVD che ci ritroviamo tra le mani non è un proseguio del lavoro iniziato dal gruppo nel ’93, bensì… è proprio quell’album (con in più tre pezzi nuovi e qualche bonus video e audio).
Potremmo discutere ore sul senso di queste operazioni che spesso però (come in questo caso) servono anche per svincolare un lavoro legato a vecchie politiche di cariatidi Majors e ridare il lavoro fatto e sudato a chi dovrebbe da sempre detenerlo… ovvero gli Artisti! Poi ci sta anche curare la storia e inserirci in mezzo la chicca dei vent’anni di uscita del disco e della bella reunion con tour a seguito che vede finalmente riformato il nome Harem Scarem.
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Harem Scarem, tutti i dettagli di Mood Swings II

Harem Scarem - Mood Swing II E’ schedulata per settembre (27 per l’Europa, 24 per il Nord America) via Frontiers Records l’uscita della riregistrazione del classico album degli Harem Scarem Mood Swings, che per l’occasione si intitolerà Mood Swings II.
L’album oltre alle riregistrazioni dei brani dell’originale conterrà altri 3 nuovi brani incisi dalla band.

Mood Swings uscì nel 1993, secondo album della band. Per il suo ventennale la band ha deciso di riregistrarlo con l’aggiunta di tre pezzi inediti che riprendano lo stile dell’album originale.

Gli Harem Scarem si sciolsero nel 2008 dopo la pubblicazione di Hope, dopo cinque anni iniziarono a trapelare notizie su una loro possibile reunion per alcuni show, voci che diventarono conferma con l’annuncio della partecipazione del gruppo come headliner allo storico Firefest nella giornata di venerdì 18 ottobre 2013. In quest’occasione la band suonerà tutto Mood Swings.

Oltre a questo verrà incluso un DVD con un making of della registrazione del nuovo lavoro e 4 quattro canzoni suddivise in singole tracce audio in modo che queste possano essere remixate dai fans.

Questa la tracklist di “Mood Swings II”:
CD: Saviors Never Cry; No Justice; Stranger Than Love; Change Comes Around; Jealousy; Sentimental Blvd.; Mandy; Empty Promises; If There Was A Time; Just Like I Planned; Had Enough; World Gone To Pieces; Anarchy; Brighter Day.

DVD: “Re-Making Of Mood Swings” documentary; Audio Files: Change Comes Around, Saviours Never Cry, No Justice



HAREM SCAREM 2013 Tour Dates

28-09-2013 US Chicago H.O.M.E. Bar Melodicrockfest
18-10-2013 United Kingdom Nottingham Rockcity Firefest
20-10-2013 Holland Kerkrade Rock Tempel
23-10-2013 Germany Munchen Garage Deluxe
24-10-2013 Switzerland Pratteln Gallery
25-10-2013 Portugal Lisboa Musicbox
26-10-2013 Spain Madrid Rock Kitchen
27-10-2013 Belgium Vosselaar Biebob
28-10-2013 Belgium Oostende Bada Bing
1-11-2013 Sweden Upsaland Sala Rockland
3-11-2013 Germany Ludwigsburg Rockfabrik H.E.A.T. festival

HAREM SCAREM

Harry Hess: voce
Pete Lesperance: chitarra, basso
Creighton Doane: batteria
Darren Smith: cori e voce principale in Sentimental Blvd.

harem_scarem_band

Rage Of Angels: debuttano a fine febbraio su Escape Music

rageofangels-dreamworld250La Escape Music pubblicherà il disco di debutto del nuovo progetto AOR Rage Of Angels, la cui uscita è fissata per il 22 febbraio 2013.

La band nasce dalla mente di Ged Rylands, primo tastierista dei Ten, e vanta le partecipazioni di cantanti quali David Reed Watson, Danny Vaughn (Tyketto), Harry Hess (Harem Scarem), Matti Alfonzetti, Ralph Scheepers e Robert Hart, oltre che di chitarristi come Vinny Burns, Neil Fraser e Ralph Santolla.

Questa la formazione:

Ged Rylands: All guitars, keyboards and backing vocals
Additional Guitars: Martin Kronlud
Drums: Pera Johanssen
Bass: Michael Carlsson

Questa la tracklist:

1. Dreamworld (vocals: Matti Alfonzetti , Lead guitar: Neil Fraser)
2. See You Walking By (vocals: Harry Hess, Lead guitar: Neil Fraser)
3. Through It All (vocals: Robert Hart, Lead guitar: Neil Fraser)
4. Over and Over (vocals: Danny Vaughn, Lead guitar: Neil Fraser)
5. Prelude for the Gods (instrumental)
6. Falling (Ralf Scheepers, Lead guitar: Neil Fraser)
7. The Beating of Your Heart (Vocals: David Reed Watson, lead guitar: Tommy Denander)
8. Spinnin Wheel (Danny Vaughn, Lead guitar: Neil Fraser)
9. Requiem for the Forgotten Soldier (lead guitars: Ralph Santolla, Martin Kronlud, Vinny Burns, Xander Demos)
10. We Live, We Breathe, We Die (vocals: Robert Hart, lead guitar: Vinny Burns)

Harry Hess – Living in Yesterday – recensione

Ci sono voci che indipendentemente dal genere e dagli stili meritano un 10 secco e penso che quella di Harry Hess (ex Harem Scarem, First Signal) possa facilmente essere annoverata come una di queste. Ispirata, sentimentale ma allo stesso tempo graffiante la voce di Hess, soprattutto con i primi Harem Scarem, ha saputo regalare vere perle al Rock Melodico.
Dopo l’uscita nel 2010 del suo progetto First Signal (qui la recensione) che già aveva dimostrato quanto ancora avesse da dire (o meglio cantare) il cantante canadese ecco ora che ritorna con un album solista e ancora una volta non ci resta che sperare che la sua voce possa regalarci nuovamente emozioni.

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Harry Hess: a fine agosto un nuovo album solista

hesscdLa Frontiers Records ha fissato per il 24 agosto la pubblicazione del nuovo album solista del cantante degli Harem Scarem, Harry Hess, intitolato Living In Yesterday.

“Questo disco è una sorta di continuazione di ciò che concerne gli Harem Scarem,” ha detto il cantante candese. “Sono un cantante rock ed è molto difficile per me aprire la bocca e cantare bene altri stili di musica, mi troverò quindi a mio agio con un prodotto come questo la cui produzione è fedele al mio modo di cantare.”

Nel disco ci saranno apparizioni di musicisti come Pete Lesperance, Creighton Doane e Darren Smith, Tommy Denander, Marcie Free, Howie Simon e Magnus Karlsson, oltre ad altri.

“Non sono mai stato un grande sostenitore dei miei lavori, ma qui ci sono pezzi che probabilmente sono tra i miei migliori di sempre,” ha concluso Harry.

Questa la tracklist:

01. Living In Yesterday
02. Reach For You
03. It’s Over
04. Don’t Leave Me
05. What If
06. Nothing Lasts Forever
07. Falling Down
08. I Live For You
09. I Don’t Wanna Want You
10. Where To Run