Magnum @ Legend Club, Milano – Il Report

Dopo diversi anni di assenza, venerdì 13 aprile 2018 i leggendari Magnum hanno fatto il loro ritorno sul territorio italiano con una data unica Nazionale al Legend Club di Milano, locale per l’occasione gremito di gente venuta un po’ da tutte le parti d’Italia, e non solo (ben oltre i 250 gli spettatori totali paganti).

In Tour per pubblicizzare il loro ultimo album Lost on the Road to Eternity uscito a gennaio, i Magnum incentrano su questo disco gran parte della loro scaletta, suonando ben quattro pezzi nuovi sui quindici brani totali presenti in setlist. Il gruppo, venuto in Italia privo di supporter, inizia il suo spettacolo puntuale alle 21 e per un’ora e mezza abbondante delizia la platea italiana con una delle migliori esibizioni mai viste nel locale milanese, specie per i suoni, davvero perfettamente tarati. Bob Catley, dall’alto dei suoi 71 anni di età, non ha perso una virgola del suo carisma e della sua padronanza assoluta del palco e, nonostante la sua voce non sia più potente e precisa come un tempo, il suoc antato rimane tecnicamente di indubbia qualità, in palla dall’inizio alla conclusione dello show. Al suo fianco il fedele Tony Clarkin appare anche lui in grande spolvero, con la sua chitarra a lungo protagonista delle bellissime trame melodiche dei pezzi proposti e la sua perizia esecutiva a mostrarsi in ogni assolo o passaggio di fino. E’ bravissimo e molto presente sul palco anche il bassista Al Barrow, che ha alle spalle l’altrettanto bravo Rick Benton alle tastiere (degno sostituto del dimissionario Mark Stanway) e il precisissimo batterista Lee Morris, ultimo innesto di una formazione dimostratasi davvero coesa e di alto spessore tecnico non solo su disco ma anche dal vivo.

Al via con la bella When We Were Younger (tratta dal disco Princess Alice and the Broken Arrow), il concerto si concentra inizialmente sui pezzi recenti del gruppo. Ecco allora suonate in rapida sequenza le tracce Sacred Blood “Divine” Lies, Lost on the Road to Eternity, Crazy Old Mothers, Without Love, Your Dreams Won’t Die e Peaches and Cream, tutte estratte dagli ultimi due (bei) dischi della band e perfettamente riproposte dal vivo dalla formazione che, per i suoi quattro quinti, le ha composte. Anche per questo, si mettono qui in particolare luce proprio i nuovi componenti Al Barrow, Lee Morris e Rick Benton, davvero sciolti e particolarmente partecipi alla esecuzione di questi brani, tra cori, ottimi passaggi melodici, e tanta – tantissima – energia sprigionata dalle casse acustiche del palco.

Con la seconda metà dello show si entra però nel territorio storico dei Magnum e il valore dello spettacolo non può che avere una netta impennata. How Far Jerusalem e Les Morts Dansant, suonate una dietro l’altra, mandano in estasi il pubblico, mentre Bob Catley e Tony Clarkin ricostruiscono nota dopo nota i mattoni che hanno portato al successo internazionale questo gruppo inglese. L’esecuzione di Show Me Your Hands è ancora da brividi, al pari di quella di All England’s Eyes e Vigilante, con la sensazionale Don’t Wake the Lion (Too Old to Die Young) (che atmosfera, che tensione esecutiva!) a chiudere lo spettacolo prima del duplice bis. Le tracce scelte per la chiusura? La magica The Spirit e When the World Comes Down, commiato da lacrime per un concerto di altissmo spessore, che difficilmente verrà dimenticato dai suoi spettatori.

Questa titanica band ci saluta, sul palco e nel backstage, con la promessa di tornare presto nel nostro Paese, questa volta con due date. Noi ci fidiamo, e già iniziamo il countdown prima dell’ufficialità di questo annuncio. Perchè di concerti così, beh, ne avremmo bisogno ogni anno qui in Italia!

Setlist:

When We Were Younger
Sacred Blood “Divine” Lies
Lost on the Road to Eternity
Crazy Old Mothers
Without Love
Your Dreams Won’t Die
Peaches and Cream
How Far Jerusalem
Les Morts Dansant
Show Me Your Hands
All England’s Eyes
Vigilante
Don’t Wake the Lion (Too Old to Die Young)
The Spirit
When the World Comes Down

Magnum – Escape From The Shadow Garden – Recensione

Perchè?  Mi sono spesso chiesto nel corso degli anni la ragione per la quale uno straordinario ensemble come i Magnum siano sempre stati relegati ai margini del music business, fuori non solo dal mainstream imperante al momento ma  colpevolmente declassati al rango di vecchie glorie dell’ hard europeo. Eppure si potrebbe stare almeno una mezza giornata a citare dischi, canzoni, melodie, lyrics, emozioni che l’ ineffabile duo Tony Clarkin/Bob Catley ha elargito regolarmente nelle ultime quattro decadi di onorato servizio.

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Magnum: i dettagli del nuovo album

magnumdayGli storici Magnum hanno rivelato tutti i dettagli riguradanti il loro nuovo album, On The 13th Day, il uscita il 24 settembre per la Steamhammer/SPV. Il signolo “So Let It Rain” anticiperà la pubblicazione nel mese di agosto.

Questa la tracklist nei differenti formati:

Limited Digipak

Disc 1

01. All The Dreamers
02. Blood Red Laughter
03. Didn’t Like You Anyway
04. On The 13th Day
05. So Let It Rain
06. Dance Of The Black Tattoo
07. Shadow Town
08. Putting Things In Place
09. Broken Promises
10. See How They Fall
11. From Within

Bonus Disc 2

01. Those Were The Days (Demo From 1988-89)
02. Eyes Like Fire (Full Version)
03. Blood Red Laughter (Acoustic Version)
04. We All Need To Be Loved (Live From Prague CZ)
05. Shadow Town (Acoustic Version)
06. Moonking (Live From Mannheim D)

Jewel Case

01. All The Dreamers
02. Blood Red Laughter
03. Didn’t Like You Anyway
04. On The 13th Day
05. So Let It Rain
06. Dance Of The Black Tattoo
07. Shadow Town
08. Putting Things In Place
09. Broken Promises
10. See How They Fall
11. From Within

Vinyl Version

LP 1

Side A

01. All The Dreamers
02. Blood Red Laughter
03. Didn’t Like You Anyway

Side B

01. On The 13th Day
02. So Let It Rain
03. Dance Of The Black Tattoo

LP 2

Side A

01. Shadow Town
02. Putting Things In Place
03. Broken Promises

Side B

01. See How They Fall
02. From Within

Magnum: svelata la tracklist del nuovo album

magnum-13daypromoI Magnum hanno rivelato la tracklist del loro atteso nuovo album On the 13th Day, in uscita a settembre.

Questi i brani:

1. All The Dreamers
2. Blood Red Laughter
3. Didn’t Like You Anyway
4. On The 13th Day
5. So Let It Rain
6. Dance Of The Black Tattoo
7. Shadow Town
8. Putting Things In Place
9. Broken Promises
10. See How They Fall
11. From Within

Bonus Disc:
1. Those Were The Days – demo from 1988/1989
2. Eyes Like Fire – full version
3. Blood Red Laughter – acoustic version
4. We All Need To Be Loved – live from Prague
5. Shadow Town – acoustic version
6. The Moon King – live from Mannheim

Magnum: quasi terminati i lavori sul nuovo disco

magnum2012I Magnum sono ormai giunti ai tocchi finali delle registrazioni del loro nuovo album On The 13th Day, in uscita il 24 settembre per la SPV/Steamhammer.

Il singolo “So Let It Rain”, atteso per la fine di agosto, precederà la pubblicazione del disco, che sarà distribuito anche in versione limited-edition digipak con un bonus CD contenente tracce inedite acustiche e live, oltre che in doppio LP, in formato digitale e standard.

Magnum: un’anteprima da Evolution

Magnum-Evolution-2011Uscirà il prossimo 14 Novembre il “nuovo” disco dei Magnum, “Evolution”, tramite SPV/Steamhammer Records.
Il disco conterrà otto tracce ri-registrate e completamente remixate provenienti dalle precedenti release della band, oltre a due inediti.

Questa la tracklist nel dettaglio:

01. That Holy Touch (remixed, da Breath Of Life)
02. Just Like January (remixed, da Breath Of Life)
03. Brand New Morning (remixed, da Brand New Morning)
04. Immigrant Son (remixed, da Brand New Morning)
05. When We Were Younger (remixed, da Princess Alice & The Broken Arrow)
06. Out Of The Shadows (remixed, da Princess Alice & The Broken Arrow)
07. All My Bridges (remixed, da Into The Valley Of The Moonking)
08. Blood On Your Barbed Wire Thorns (remixed, da Into The Valley Of The Moonking)
09. The Visitation (da The Visitation)
10. Wild Angels (da The Visitation)
11. The Fall
12. Do You Know Who You Are?

CLICCANDO QUI è possibile ascoltare in anteprima vari estratti dall’album (diversi secondi per canzone).

Magnum – The Visitation – Recensione

Come si fa a continuare a sfornare dischi sempre di indubbio valore mantenendo una media impressionante di un album ogni due anni, il tutto dopo più di 30 anni di carriera passata? Come si fa a dare ancora all’ascoltatore la sensazione di freschezza e di giovinezza dopo tutto questo tempo? Quello che per me resta un mistero, per i Magnum è tutt’oggi semplice realtà.

Fondati a Birmingham nel lontano 1972, i Magnum raggiunsero in breve tempo il successo nazionale e poi mondiale, passando attraverso diversi cambiamenti di formazione (e uno scioglimento dal 1995 al 2001), e ad oggi sopravvivono forti ancora della corde vocali di Bob Catley e delle corde, questa volta di strumento, del chitarrista/compositore Tony Clarkin. Tutto questo mantenendo sempre o quasi lo stesso stile musicale, forte di un rock progressivo a dense tinture hard rock e AOR.

Discostandosi in parte dal melodic rock evocativo del precedente disco Into The Valley Of The Moon King, questo The Visitation del 2011 si getta nel tentativo di riportare in luce quelle sonorità più puramente hard rock, quel conubio tra riffing e accordatura rock e aperture melodiche, che ne aveva decretato il successo negli albori. Ne verrà fuori, lo vedremo, un disco più immediato, più easy e di più facile assimilazione per un pubblico come quello odierno, non più abituato a musiche troppo ragionate e alla continua ahimè ricerca della più estrema semplicità.

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