AOR: gli ultimi dettagli di “The Colours Of L.A.”

AOR_2011Ci eravamo lasciati con quasi tutti i dettagli di The Colours Of L.A., il prossimo album degli AOR disponibile a partire dal 27 gennaio 2012 tramite la Aor Record Boulevard.

Ora si apprende che i produttori del disco saranno Slama e Denander, con co-produttori David Diggs, Christian Tolle e Bruno Levesque. Inoltre è stato reso noto che la tracklist del disco sarà la seguente:

1. Jenny At Midnight
2. Benedict Canyon
3. Kimberly
4. Under Your Spell
5. Brittany
6. Halo Of Light
7. Just One Kiss On Your Heart
8. Dreams From Silver Lake
9. You’re My Obsession
10. Teach Me How To Love You Again
11. Grace
12. Never Gonna Let Her Go

AOR: i dettagli di “The Colours Of L.A.”

thecoloursoflaIl prossimo cd degli AOR (progetto fondato da Frédéric Slama) intitolato “The Colours Of L.A.” sarà disponibile a partire dal 27 Gennaio tramite la Aor Record Boulevard.

Ricordiamo che, come d’abitudine, anche questo “The Colours Of L.A.” conterrà diverse collaborazioni di artisti di grande fama nel mondo del rock melodico come Tommy Denander, Philip Bardowell, David Foster, Steve Lukather, Jerry Hludzi, Joey Summer, Christian Tolle, Randy Goodrum, Steve Newman, Joe Pasquale, Michael Thompson, Rick Riso, Bill Champlin, David Diggs, Bruno Levesque, Michael Landau, David Williams, Vinnie Colaiuta, Brandon Fields…

AOR: finite le registrazioni di “The Colours of L.A.”

aorslamaDirettamente dal suo profilo Facebook apprendiamo che Frédéric Slama ha appena concluso, insieme a Tommy Denander, le registrazioni del prossimo album degli AOR dal titolo “The Colours Of L.A”.

Come ormai d’abitudine, anche questo nuovo album includerà tante e famose collaborazioni di artisti di grande fama nel mondo del rock melodico.

Ecco alcuni dei musicisti che saranno presenti su “The Colours Of L.A.”:

Philip Bardowell, David Foster, Steve Lukather, Jerry Hludzik, Joey Summer, Christian Tolle, Randy Goodrum, Steve Newman, Joe Pasquale, Michael Thompson, Rick Riso, Bill Champlin, David Diggs, Bruno Levesque, Michael Landau, David Williams, Vinnie Colaiuta, Brandon Fields

Continuate a seguirci per ulteriori dettagli al riguardo…

8-is – Frame of Us – recensione

Se provassimo a prendere la parte più intima di band come Chicago, Boston, ma anche i primi Survivors o Journey e la miscelassimo con l’anima soul di alcuni lenti del compianto Carl Anderson (bellissima voce pop/soul,  partecipò anche come Giuda in Jesus Christ Superstar) forse otterremo qualcosa di molto simile a questo Frame of Us degli 8-is.
Il loro nome, 8-is, sicuramente tradisce e non fa nulla per nascondere le loro influenze musicali radicate in un sound prettamente anni 80 ed ancora di più firma indelebilmente lo stile di questo loro primo progetto.
Gli 8-is sono un altro gruppo italianissimo che si avvicina alla scena musicale Aor internazionale.  Nati a Roma nel 2009 dall’incontro della voce Marcello “Malcoun” Catalano e del batterista Franco Casini a cui in seguito si aggiungerà la chitarra di Lorenzo “Red” Millone.  Tutti i componenti hanno un passato musicale di spessore, con sicuramente come portabandiera la carriera artistica (musicale ma non solo…) del loro frontman Marcello. Basterà tutto ciò per dare anima e spessore a questo loro primo lavoro?

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Houston – Houston – recensione

Houston, abbiamo un problema… stiamo andando verso Boston!!! A parte la battuta idiota, ma la tentazione era troppo forte,  già solo vedendo la copertina di questo album è impossibile non ritornare con la memoria verso quegli anni ’80 che resero immortali gli statunitensi Boston (vi dice niente… More than a Feeling).
Il nuovo duo Svedese degli Houston tenta di riportarci al periodo dell’oro dell’Aor.  Non so se anche loro non hanno usato sintetizzatori e voci campionate come i Boston (indimenticabile la postilla nel loro album Walk On), ma lo stile ’80, quello sicuramente c’è tutto…

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Two Fires – Burning Bright – Recensione

 

Tornano i Two Fires con il loro stile inconfondibilmente AOR… giunti al loro terzo lavoro i Two Fires di Kevin Chalfant cambiano formazione, infatti perdono in questo nuovo lavoro Josh Ramos, chitarrista nei primi due album.
Con la dipartita di Josh Ramos si perde l’altra punta di diamante che caratterizzava la formazione dei primi due lavori, ma fortunatamente i Two Fires non perdono il loro stile,  fatto di melodie ricercate ma di facile ascolto.
Vediamo però in dettaglio se questo album si mantiene sui livelli (elevati) raggiunti con i precedenti lavori che sono l’omonimo Two Fires del 2000 e l’album Ignition del 2002.

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Firefest 2010 – aggiornamento band, date e orari

Firefest 2010 Friday PosterUltimi aggiornamenti sul Firefest 2010, la grande kermesse europea di musica Aor, Melodic Rock e Hard Rock che si terrà a Nottingham (Inghilterra) dal 29/10 al 31/10.

Di seguito trovate l’elenco delle band e degli orari in cui saliranno sul palco in questa 3 giorni di grande musica, per la serata di venerdì al momento non ci sono più biglietti disponibili.

Venerdì 29/10 (400 posti tutti ESAURITI)

Apertura cancelli: 19.00

Reckless Love : 19.00 – 20.30
Crazy Lixx 20.50 – 21.50
HEAT : 22.15 – 23.30

Sabato 30/10

Apertura cancelli: 12.45

Grand Illusion : 13.15 – 13.55
Beggars and Thieves : 14.15 – 15.10
Bangalore Choir : 15.30– 16.30
Shotgun Symphony : 16.50 – 17.50
Bonfire : 18.10 – 19.15
Dare : 19.40 – 20.45
Lynch Mob : 21.10 – 22.20

Domenica 31/10

Apertura cancelli: 12.45

Grand Design : 13.15 -13.55
Newman : 14.15 – 15.10
Stage Dolls : 15.30 – 16.30
Strangeways : 16.50 – 17.50
Pretty Maids : 18.10 – 19.15
Jimi Jamison : 19.40 – 20.45
Nelson : 21.10 – 22.20

Se avete intenzione di partecipare a questo che è veramente l’Evento per eccellenza nel panorama del Melodic Rock e Aor a livello Europeo vi conviene affrettarvi, i biglietti se ne stanno andando velocemente… 🙂

Se volete maggiori informazioni leggete questo articolo o andate direttamente sul sito ufficiale (http://www.thefirefest.com/)

Buon Melodic Rock a tutti 😉

Una Web Radio di solo AOR, Melodic Rock e Hard Rock

Frontiers Web Radio

In Italia trovare una stazione radiofonica che trasmetta musica AOR, Melodic Rock o Hard Rock non è proprio un’impresa facilissima. Diciamo che le uniche emittenti che possono essere annoverate in questo ambito, ma prendendola molto alla lontana, sono Radio Capital, RadioMonteCarlo e la migliore e più vicina per genere è sicuramente Virgin Radio.
Però anche in questi casi per lo più possiamo riconosce qua e la qualche vecchio pezzo storico (Journey, Meat Loaf, Whitesnake, Survivor…) ma ben poco altro.

Se però quello che cerchiamo è veramente una radio che trasmetta principalmente SOLO Aor e Melodic Rock non disdegnando anche le ultime uscite o gruppi più di nicchia allora il panorama diventa veramente desolante.
Fortunatamente, anche in questo caso internet ci viene in aiuto, e la soluzione si chiama Web Radio.
La prima a cavalcare l’onda di questo nuovo fenomeno è ancora una volta la Frontiers Records che da sempre è molto attiva sul web,  infatti è una delle poche etichette ad avere un sito internet decente ed al passo con i tempi.

Da qualche tempo infatti la Frontiers ha attivato la sua personale Web Radio (http://www.frontiers.it/frontiers/webradio) che trasmette solo ed esclusivamente musica Melodic Rock, Aor e Hard Rock.
Ho provato ad utilizzare il servizio ed è veramente validoil collegamento con la web radio è stabile e la scaletta dei pezzi è molto varia, tra l’altro vengono passati a rotazione anche pezzi in anteprima di album di prossima uscita.
Unico inconveniente,  facile da intuire, è che vengono trasmessi solo band ed autori sotto contratto con la Frontiers. Ricordiamoci però che al momento la Frontiers ha sotto contratto alcuni tra i più validi artisti del panorama Melodic Rock e Aor.

Di seguito alcuni link per raggiungere la Web Radio della Frontiers:

http://www.frontiers.it/frontiers/webradio –> presentazione della web radio

http://www.frontiers.it/webradio –> accesso alla web radio

Buon ascolto a tutti! 😉

Jimi Jamison’s Survivor – Empires – Gemma Sepolta

Primo classico recensito su MelodicRock.it e non a caso la scelta è caduta proprio su questo splendido lavoro di fine millennio del grande vocalist dei Survivor Jimi Jamison. Questo disco ha avuto per me un pò il valore di un personale “battesimo” all’Aor ed al Melodic Rock. Infatti, questo è stato il primo disco Aor di cui sono entrato in possesso… ero alla ricerca in realtà di una raccolta dei Survivor, ma il negoziante mi disse che non era disponibile neanche su prenotazione (tempi duri che erano!!! Comunque la troverò anni dopo in un viaggio a Strasburgo… fortuna che ora ci sono i negozi online 😉 ) e mi propose questo Empires che invece era disponibile… anche se il fatto che il nome completo del gruppo fosse Jimi Jamison’s Survivor e non solo Survivor lo lasciò parecchio in dubbio sul fatto che fossero la stessa cosa…

…e quel poveraccio del negoziante, messo in crisi su un gruppo che praticamente mai aveva sentito (che tristezza, neanche sapeva che Eye of the Tiger fosse una loro canzone…), tutti i torti non li aveva. Infatti questo lavoro porta la firma Survivor in copertina, ma in realtà dei primi Survivor rimaneva proprio solo il grande Jimi Jamison in quanto Jim Peterick, fondatore del gruppo stava già approdando verso altri lidi (leggasi Pride of Lions).

Questo disco segnarà un capitolo importante nella storia di Jimi, una nuova conferma delle sue qualità anche senza il supporto dei Survivor, ed una crescita musicale e personale che lo porterà forse ad uno dei momenti qualitativamente migliori della sua carriera… e a noi regala un album che di diritto merita di entrare nella storia del Melodic rock.

Vediamo il perchè…

LE CANZONI

L’inizio dell’album è molto rilassato, con la bella mid tempo Cry Tough, che ha forse il pregio maggiore di farci subito notare lo stato di forma di una delle voci più belle del Melodic Rock internazionale. La canzone scorre veloce fino alla più heavy Run From THe Thunder, dove un bel riff di chitarra ed una batteria pulsante ci portano su tonalità più cupe.
La successiva I’m Always Here, per chi come me è cresciuto con negli occhi la bella Pamela Anderson di Baywatch (o almeno negli occhi una parte di lei…), è una sorpresa essendo proprio la colonna sonora della serie Baywatch che anche qui in Italia ha avuto alla fine degli anni ’90 un notevole successo… pezzo molto commerciale ma di indiscussa qualità, bello!
La canzone che porta il nome dell’album,  Empires, è invece un lento in duetto con Lisa Fraziers, fin troppo classico nell’esecuzione anche se molto intensa e godibile, ma è con la successiva First Day of Love che si arriva al primo vero capolavoro dell’album. La canzone parte facendoci intendere l’ennesimo mid tempo, ma di colpo si trasforma in un autentico anatema rock fatto di batteria, chitarre e la voce di Jimi che si fa roca e tagliente per questo capolavoro confezionato con cura. Con la successiva Have Mercy si resta su livelli di eccellenza, riuscita l’intonazione vocale ed il bel riff di chitarra. Just Beyond The Clouds è la canzone romantica per eccellenza dell’album e forse una delle più belle che ricordi di aver ascoltato. La voce di Jimi ha un che di magico e ci trasmette in pieno l’intensità del testo per trasformarsi poi in un inno durante il ritornello… da lasciare senza fiato gli splendidi stacchi che intervallano la canzone. Arriviamo così velocemente all’ottava traccia dell’album ed alla mia canzone preferita dell’album… A Dream Too Far, grande composizione e grande intreccio tra voce e strumenti. Canzone in puro stile Survivor, che se proprio volessimo condensarla in una parola potremmo dire ADRENALINICA. Sicuramente uno dei pezzi che da quel tocco in più a questo lavoro. Da qui in poi l’album torna su livelli più “terreni”, e la successiva Love is Alive è la canzone che forse meno si abbina al resto dell’album… poco riuscita secondo me con quel suo stile simil funky che poco ha a che fare con il Rock che si respira nel resto dell’album. Piccola nota, questa canzone sarà però ripresa dalla bella Anastacia, canzone che per ritmica e sonorità nelle sue corde si trasformerà in un piccolo gioiello. November Rain ci riporta a sognare con un lento malinconico ed emozionante con un’esplosione di voce a circa metà canzone che è come il tocco dell’artista su di una tela già di per se perfettamente riuscita… una delle canzoni più emozionanti che ci regala questo Empires. La successiva Calling America è una bella canzone di protesta, politicamente corretta come nello stile del grande Jimi, ma potente e tagliente come un rasoio, gran bel pezzo che raggiunge il suo apice giusto prima di lanciare il ritornello. L’album si conclude con due Live, la sempre splendida Burning Heart a cui forse questo album riesce a dare una degna sostituta nell’ottima A Dream Too Far, e la meno riuscita Rebel Son (che però si conclude con un Thank you very Much veramente da lacrimuccia)… sinceramente se ne poteva fare a meno di inserire questi due live, ma Burning Heart si ascolta sempre con piacere… se poi come me siete cresciuti a pane e Rocky allora è un vero must… 😉

IN CONCLUSIONE

Uno degli album più riusciti del ’99 e penso uno di quegli album che ha contribuito a riportare in auge a livello mondiale il Melodic Rock dopo anni di vera “depressione” Grunge. C’è poco da dire, non potete dire di essere amanti del Melodic Rock se non avete nella vostra libreria questo album… quindi potete, o riprenderlo e per quarantacinque minuti riperdervi tra le sue canzoni o correre ai ripari e cercare di procurarvelo al più presto.

 

FIREFEST 2010 – l’evento dell’anno, il più grande concerto europeo di musica AOR e Melodic Rock

Firefest 2010Si svolge a Nottingham (UK) ormai da qualche anno il più grande festival europeo di musica AOR e Melodic Rock. Quest’anno si terrà il 30 e 31 ottobre al Nottingham Rock City quello che, ormai arrivato alla sua settima edizione, si preannuncia il più grande evento europeo per gli amanti del genere.

Di anno in anno il Firefest è riuscito a raccogliere sempre più intorno a se grandi nomi del panorama mondiale e soprattutto quest’anno non ha mancato di stupire per l’alta qualità delle band che è riuscita a mettere in campo.

I nomi che si vanno delineando di giorno in giorno per questa grande kermesse di rock melodico comprendono al momento Grand Illusion, Bangalore Choir, Shotgun Symphony, Beggars & Thieves, Bonfire, Dare (quanto darei per vederli dal vivo… 🙁 ), Lynch Mob, Grand Design, Strangeways, Newman, Pretty Maids, Jimi Jamison, Nelson e Stage Dolls.

Se tutto questo non bastasse proprio in questi giorni si è aggiunta anche la data di venerdì come pre-apertura alla due giorni del Firefest. Per questa data al momento sono confermati gli H.e.a.t, i Crazy Lixx ed i Reckless Love.

Segnalo anche l’ottimo sito internet che fa da contorno alla manifestazione, che potete vedere all’indirizzo http://www.thefirefest.com

Peccato che sia solo in inglese, ma se masticate un minimo la lingua vi consiglio di farci un giro, veramente ben fatto e con tante informazioni utili se, fortunati voi, avete intenzione di prenotare un weekend in quel di Nottingham (poco sopra Londra) per assistere a questo strepitoso evento!

Mi raccomando, se qualcuno avrà la fortuna di partecipare al Firefest 2010, mi faccia avere le sue impressioni via mail all’indirizzo info@melodicrock.it, vedrò di publicarle sul sito.

LINKS UTILI:

http://www.thefirefest.com

AGGIORNAMENTO DEL 17/09/10 CON DATE E SCALETTA DEGLI SPETTACOLI

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