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MAN AGAINST THE WORLD – SURVIVOR: best of power ballads

MAN AGAINST THE WORLD – SURVIVOR: best of power ballads

01 Febbraio 2016 7 Commenti Iacopo Mezzano

Man Against the World

MAN AGAINST THE WORLD – SURVIVOR
di J. Peterik, F. Sullivan, J. Jamison

1986

IL TESTO e LA TRADUZIONE

Have you ever walked alone at night / Hai mai camminato solo nella notte
Like a man against the world / Come un uomo contro il mondo?
No one takes your side / Nessuno dalla tua parte
A boat against the tide / Una barca contro la corrente

When your faith is shaken you start to break / Quando la tua fiducia è scossa
And your heart can’t find the words / E il tuo cuore non riesce a trovare le parole
Tossed upon the sand / Gettato sulla sabbia
I give you a man against the world / Ti do un uomo contro il mondo

All the people cheer ‘til the end is near / Tutta la gente ti acclama finchè la fine non è vicina
And the hero takes a fall / E l’eroe fa un errore
Then they’ll drag you through the mud / Allora ti trascineranno nel fango
You’re only flesh and blood / Sei solo carne e sangue

Now I’ve walked the path from dark to light / Adesso che sono risorto
And they’ve yet to come to terms / E devono già scendere a patti
Alone I take my stand / Da solo prendo la mia posizione
I’m only a man against the world / Sono solo un uomo contro il mondo

But love, like a distant reminder / Ma l’amore, come un promemoria lontano
It tugs at my shoulder / Mi tira alle spalle
It calls me home / Mi chiama a casa
I shout, can a single voice carry / Grido, può risuonare una singola voce?
Will I find sanctuary within your arms / Troverò la salvezza nelle tue braccia?

Someday when the answer’s clearer / Un giorno quando la risposta sarà più chiara
Someday when I even the score / Un giorno quando avrò raggiunto il risultato
You’ll reach and you’ll find me near you / Arriverai e mi troverai vicino a te
Right beside you, forevermore / Proprio al tuo fianco, per sempre

But for now I’ll walk the night alone / Ma per ora cammino solo nella notte
Like a man against the world / Come un uomo contro il mondo
A brand new day will shine / Sorgerà un nuovo giorno
Through the avalanche of time / Attraverso le immensità del tempo
Now the road’s grown long, but the spirit’s strong / Adesso la strada si è fatta lunga, ma lo spirito è forte
And the fire within still burns / E il fuoco brucia ancora
Alone I take my stand / Da solo prendo la mia posizione
I’m only a man against the world / Sono solo un uomo contro il mondo

 

Terzo singolo degli statunitensi Survivor ad essere estratto dall’imponente album When Seconds Count (1986), la power ballad Man Against The World raggiunse il piazzamento #86 della classifica Billboard Hot 100 il giorno stesso della sua pubblicazione, il 23 maggio 1987, e lì rimase per le cinque settimane seguenti, decretando l’ennesimo successo di una formazione ormai di diritto annoverabile tra le più affermate della scena rock melodica internazionale. Il pezzo, nato dal palmo dei massimi compositori del gruppo, ovvero il compianto cantante Jimi Jamison, il tastierista Jim Peterik e il chitarrista Frank Sullivan, fu scritto con l’intento di farlo comparire, assieme alla celeberrima canzone Burning Heart, nella colonna sonora del quarto capitolo della saga cinematografica Rocky. Incredibilmente, ne fu omesso in fase realizzativa, venendo poi reinserito soltanto in una ristampa recente del titolo.

Protagonista assoluto della traccia è il frontman Jimi Jamison. Il cantante, che in più di una occasione citerà il brano come una delle composizioni preferite della sua carriera, toccò qui uno dei suoi massimi livelli interpretativi, dando ampio sfogo al suo innato talento vocale. Lo vediamo infatti destreggiarsi, con la padronanza che solo i più grandi sanno dimostrare, sul tappeto sonoro levigato e di gran classe dei tasti d’avorio del pianoforte di Jim Peterik, relegando a un ruolo apparentemente secondario, ma assolutamente fondamentale, anche la chitarra di Frank Sullivan, posta in pieno supporto melodico dell’insieme. Per una prestazione, quella di Jamison, che colpisce quindi non solo per la sua eccellente estensione e la magistrale intonazione dimostrata, ma anche (e ancora di più) per l’innata grinta e per il carisma esecutivo fornito al pezzo. E a uno dei migliori testi della storia del gruppo.

Nasce così da questo insieme di fattori un lento melodico dalla struttura unica nel suo genere, sotto tutti gli aspetti indimenticabile. Le liriche di Man Against The World sono tra le più belle, espressive e motivazionali che la storia della musica rock da classifica ricordi, e risultano essere peculiari perchè non si concentrano sulla narrazione di vicende d’amore (come era uso e costume di gran parte dei brani soft di quei tempi), ma bensì raccontano in musica i sentimenti provati da un uomo disincantato dalla realtà che vive, che lotta per rialzarsi facendo uso delle uniche armi a sua disposizione: la forza interiore e i suoi valori.

Il testo, di una epicità letterale che a tratti sfiora il poetico, prende avvio rivolgendo al pubblico una domanda, come per attirare su di esso ogni attenzione: ti è mai capitato di camminare solo nella notte come un uomo contro il mondo? Si delinea così la voce narrante della canzone, che veste i panni di un uomo solitario, perduto nei suoi dubbi esistenziali e nelle sue angosce. Questo personaggio ci pone il quesito a bruciapelo, quasi per incuterci timore nel tentativo di studiare la nostra reazione e capire se siamo quel tipo di persone sincere di cui si può fidare. Lo dobbiamo capire, per lui non è facile: si è sentito improvvisamente osservato all’angolo tra due vie e messo in giudizio. Reagisce così per autodifesa, è un animale ferito in fuga. Nessuno è dalla sua parte, è come una barca contro la corrente. Ogni sua certezza è crollata e il suo cuore a pezzi non riesce a trovare più le parole. Si sente come lanciato su una spiaggia, lui che è un granello.

Acquisita la sua fiducia, l’uomo ci confida che la sua vita non è sempre stata così misera. Un tempo era un vincente, era felice, era all’apice della gloria. Tutti gli erano amici, si sentiva da Dio. Poi, quando fece un errore e sperperò forse ogni sua fortuna, fu in quel momento che gli stessi che credeva a lui vicini lo trascinarono nel fango, ignorandolo, mettendolo alla pari dei tanti, allontanandolo dai riflettori, forse denigrandolo. Scapparono da lui proprio quando ne aveva più bisogno. Sei solo carne e sangue divenne l’espressione della consapevolezza del proprio essere, della perdita totale della propria identità.

L’eroe vero, quello che ha dalla sua dei valori puri e che è realmente qualcuno perchè ha la volontà di esserlo, non è però mai domo. Adesso che sono risorto, ci dice il nostro nuovo amico attraverso la voce grintosa di Jamison, ora che ho superato il peggio, che ho combattuto e vinto i miei demoni e sono ritornato ad essere quello che ero, proprio coloro che mi abbandonarono o mi insultarono vogliono già scendere con me a patti. Questi individui meschini sono tutti pronti a rimangiarsi le parole, a chiedermi anche scusa, pur di cercare di rosicchiare ancora un po’ della mia fama. Sembro essere come un fiore ricco di nettare per le api, solo che adesso mi travesto da pianta carnivora, e mordo. Ho imparato la lezione e so fiutare il pericolo, percepisco prima la minaccia degli approfittatori, ora mi basta il mio ritrovato ego per sopravvivere. Non è più tempo di fare errori, da solo (e volontariamente da solo) prendo la mia posizione. Decido di essere un uomo contro il mondo, un ribelle, un esule, un fuggitivo da una società che non mi appartiene.

L’amore rimane l’unica forza che, come un promemoria lontano, mi tira alle spalle e mi richiama a casa. La mancanza di affetto e di calore (dato da una donna, o da un amicizia, o più in generale da chi ci vuole davvero bene al di là di quello che siamo e quello che facciamo) è quello che ancora manca, e che non è stato più ritrovato, nel cuore di questo individuo. Ciò che sancisce il mancato completamento della propria risurrezione. Di fronte a questa constatazione, ci dice l’uomo, ogni volta grido dentro di me di quello spavento che si ha di fronte alla realizzazione di una propria debolezza, di un segno ancora presente di un possibile cedimento. Ma chi ha bisogno di un cuore che nn sanguina mai? ci dicevano i Savatage in una loro canzone (Desiree, bonus track della rock opera Streets, ndr). Qui il concetto è lo stesso, solo è differente la domanda retorica che viene posta: può risuonare una singola voce? Troverò la salvezza nelle tue braccia? Una replica non si fa neppure troppo attendere, e nasce dalla voce interiore, dalla coscienza, forse dall’anima: un giorno quando la risposta sarà più chiara, un giorno quando avrò raggiunto il risultato, arriverai e mi troverai vicino a te, proprio al tuo fianco, per sempre.
E’ l’Olimpo delle liriche di canzoni. Qui si fa tabula rasa di praticamente tutto lo scritto musicale degli anni’80, con una frase che entra dentro la pelle come un pugnale e trafigge il cuore. Pensate adesso proprio al film Rocky: quello che è stato qui descritto è lo stesso rapporto di intesa che c’è tra Balboa e la moglie Adriana, la compagna che lo aspetta sempre fedele a casa per curare le ferite del campione, non solo fisiche ma anche mentali. Chi non ha mai sognato, ricercato, voluto intensamente trovare un calore interiore, un senso di rilassatezza assoluto, anche lontanamente comparabile a questo? Ecco, ci dice il nostro eroe, quando capirò di aver trovato un tale affetto incondizionato, solo allora sarò a casa. E ci resterò per sempre. E’ incredibile ciò che muove questo passaggio, lasciatemelo dire.

Giunti così a questa incredibile conclusione, la discussione è ormai definitivamente terminata. E’ tempo di salutarci, non prima delle ultime considerazioni, pronunciate dall’uomo mentre lentamente si allontana, fino a sbiadire in una nebbia di mezzanotte: per ora (ovvero dal momento che non ho ancora ritrovato tutto ciò che ho perduto e avevo un tempo) continuo a camminare solo nella notte, come un uomo contro il mondo. Sorgerà un nuovo giorno, il tempo a mia disposizione è ancora tanto, lo sento. Adesso la strada si è fatta lunga, ma lo spirito è forte, e il fuoco dentro di me brucia ancora. Da solo prendo la mia posizione, sono solo un uomo contro il mondo..

PERCHE’ QUESTA CANZONE MERITA UN POSTO NEL NOSTRO BEST OF POWER BALLADS?

Perchè Man Against The World è la ballad delle imprese, delle reazioni, delle gesta storiche. E’ l’inno del sentimento vero, della ricerca della pace interiore, dell’amore puro. Perchè è di tutti e per tutti.

E’ il raggiungimento dell’eccellenza di un gruppo già eccellente: i Survivor. E’ un capitolo inimitabile che nessun altra band riuscirà mai a raggiungere, non con questa pari intensità. E’ una canzone che solo Jimi Jamison ha saputo interpretare così, è il suo più grande testamento musicale. E’ morta, o vivrà per sempre, con lui.

IL VIDEO

© 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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