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Recensione

70/100

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PowerPlay – All Those Years – Recensione

10 Ottobre 2015 14 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Westcoast AOR
anno: 2015
etichetta: Target Records

Tracklist:

1. City Of Love *
2. Powerplay
3. Why Are You Running Away *
4. Going Home *
5. All Those Years
6. Cry Freedom *
7. So What
8. Climb A Mountain
9. Don’t Walk Away *
10. Bad Bone *

* migliori canzoni

Formazione:

Erik Thomsen – Vocal
Simon Dalberg – Drums
Kurt Lundgaard – Guitar
Peter Gjedde – Keyboards
Philip Stricker – Bass

 

Dopo ben venti anni di silenzio, i melodic rocker danesi PowerPlay (fondati a Hellerup, Copenaghen, nel lontano 1987) si riuniscono a formazione originale e pubblicano nel settembre 2015 il loro disco di debutto All Those Years, via Target Records

“Non siamo mai stati meglio”, dichiara la band, “e adesso siamo pronti per pubblicare un disco di materiale tutto nuovo, ma per i fans dei bei tempi andati ci saranno anche una o due vecchie canzoni rimesse in nuovi abiti sgargianti!”

Influenzati dalle formazioni storiche del genere melodic rock/westcoast come Toto, Chicago, Starship e compagnia bella, questi veterani danesi compongono un disco tuitt’altro che innovativo, ma suonato con una perizia tecnica invidiabile e con un’amore per il genere che è vivissimo e si sente in ogni singola nota suonata dal quintetto. Il difetto che però ci duole di riscontrare fin dall’immediato è la mancanza di grinta con cui la band si approccia ai brani, quasi il combo suonasse in sicurezza, preoccupato (quantomeno in studio) più di fare bella figura con i fan esibendo il proprio stile e la propria eleganza, che di spaccare tutto con la sua energia. Un peccato, questo, che rovina la potenzialità di brani articolati e ben composti e che frena (e tanto) la mia mano nel momento di varare il gidizio complessivo di questa opera, che rimane pertanto soltanto buono.

Così, il buon singolo in apertura a titolo City Of Love, che ibrida con arte i Survivor con i Toto, rimane facilmente impresso nella mente con il suo refrain ma, ahimè, appare già anch’esso suonato in modo troppo disteso, poco incisivo, nonostante si facciano ben notare le chitarre di Kurt Lundgaard e la bella voce del cantante Erik Thomsen. Poi, si mettono ancora in mostra le corde nella sotenuta Why Are You Running Away, mentre la ballad Going Home lascia spazio a belle atmosfere e a sensazioni crepuscolari. Vince la palma di top track del platter Cry Freedom, che incastra alla perfezione voce-chitarra-tastiere in un pezzo carico di groove e di colori, e Don’t Walk Away e Bad Bone chiudono con eleganza e buon ritmo un album che, in fin dei conti, mi è abbastanza piaciuto, lo devo ammettere. Ma è altresì vero che con qualche facile miglioria, beh, poteva ottenere di più..

IN CONCLUSIONE

Un occasione colta a metà di far finalmente conoscere al mondo la propria musica. Giudicherei così l’ascolto di All Those Years, un album che certamente non lancia nell’Olimpo dell’AOR i PowerPlay, ma che comunque suscita un qualche interesse e merita pertanto di essere apprezzato e acquistato dai fans. Un disco nella media, insomma, che ci fa però venir voglia di scoprire qualcosina in più sulla storia underground di questo combo danese.

© 2015 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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