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Recensione

86/100

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Lifeline – Scream – Recensione

17 Ottobre 2015 13 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2015
etichetta: Escape Music

Tracklist:

1 Fear no more
2 Far from home
3 Jezebel *
4 Nightmare Dream *
5 Feels like love *
6 Scream *
7 Danger in the sky
8 Destination freedom
9 A Fortunate Man *
10 Now His Angels Gone *
11 Mary Jane *
12 Dark Skies

* migliori canzoni

Formazione:

Nigel Bailey (Three Lions, Bailey)
Lee Small (ex Shy, Phenomena)
Paul Hume (Lawless, Demon)
Steve Clarkson (Bailey)
Andy Bailey ( Three Lions, Bailey)

 

Benvenuti amanti del melodic hard rock da ascoltare al più alto volume possibile!

Lifeline è il moniker del nuovo progetto capitanato dalla più bella scoperta vocale degli ultimi anni, l’inglese Nigel Bailey, che ha radunato intorno a se un team di musicisti incredibili, ma soprattutto l’altrettanto grande talento canoro del sempre più emergente Lee Small, per comporre un album, Scream, scritto apposta per deliziare i vostri padiglioni auricolari.

Non solo un disco di eccezionali duetti vocali, ma un platter forte del solido sound hard rock possente di scuola inglese, che combina il melodic rock e l’hard rock in un pacchetto perfettamente riconducibile al genere AOR. Dodici tracce monumentali, potentissime, energiche e tutto groove, che intrecciano perfettamente le voci di Nigel e Lee senza che esse si snaturino o perdano la loro individualità. C’è tanto dei Three Lions, per capirci, tanto quanto dei Bailey e degli Shy, o dei Dare di Blood From Stone, o dei Ten meno epici, o dei Thin Lizzy, o degli Skyscraper e dei Phenomena, tanto per rimanere nel repertorio di Small. Tutto calza a pennello, e Paul Hume (Demon, Lawless), produttore e chitarrista per il gruppo, tira fuori dal cilindro una prestazione mastodontica sia ai suoni che allo strumento, fantastica come quella già apprezzata di recente nei suoi Lawless (che proprio il sottoscritto ha recensito, e incensato con i giusti elogi). Encomiabile anche il lavoro alla batteria di Steve Clarkson, come quello del tastierista Andy Bailey, che regala al disco un gran bel tappeto di suoni e definisce ulteriormente un pacchetto che, davvero, sa stupire chi è più avvezzo a queste sonorità.

Qualche accenno sui brani? Ok. Fear no more è una opener maschia e tutta chitarra, che Lee Small canta in perfetto stile Glenn Hughes, ricordandoci ancora quanto sia grande la qualità della sua ugola. La veloce Far from home evidenzia la grande chimica nata tra i due cantanti, con un Bailey in grande forma che subentra sovente per supportare il compagno, e viceversa dalla seconda strofa. Jezebel è la prima vera hit del disco e, forte di un refrain tutto da cantare, si presenta come un brano in perfetto bilico tra Thin Lizzy e hard rock classico in generale, ma con un lavoro chitarristico alla Van Halen. Nightmare Dream, affidata a Bailey nel suo tratto più epico, può essere vista come un perfetto outtake del debut album dei Three Lions, mentre Feels like love ci fa alzare in piedi tutti dinanzi a un eccezionale prodotto hard rock stile anni’80, una mid-tempo che se uscita negli anni giusti avrebbe certamente conquistato la palma di hit radiofonica. Avanti poi, senza respiro, con la title track Scream, perfetto simbolo di quello che questo progetto vuole essere, ovvero un dinamitardo esempio di hard rock compatto e suonato al massimo del volume e della forza. Danger in the sky torna poi sui binari del rock melodico e catchy, con i cantanti che tornano a mettere in mostra il lato più raffinato e meno potente delle loro ugole, e proseguono sugli stessi binari anche Destination freedom e A Fortunate Man, con la seconda che evidenzia un lavoro chitarristico davvero di alto profilo. Eccoci poi all’immancabile power ballad, con una Now His Angels Gone davvero toccante e commovente, interpretata con grande pathos da Nigel Bailey. Brividi. Chiudono infine il platter la esplosiva Mary Jane, altra potenziale canzone da classifica, e Dark Skies, brano forte, sparato dritto in faccia, bombastico e determinato. Bello!

IN CONCLUSIONE

Destinato a crescere con gli ascolti ripetuti, Scream è un bellissimo esempio di hard rock melodico scuola UK, scritto e interpetato dai giusti musicisti e con la giusta dose di passione per il genere. E Lee Small e Nigel Bailey sono, quantomeno per chi scrive, due talenti che la nostra musica farebbe bene a continuare a valorizzare nel corso dei prossimi anni, visto che non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi storici dell’hard rock. Questo album lo dimostra a pieno titolo.

Con un lavoro di chitarra sorprendente e una sezione ritmica sempre pronta a dare battaglia, i Lifeline sono partiti decisamentre con il piede giusto, producendo un disco da conservare gelosamente nelle nostre collezioni. Good job guys!

© 2015 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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