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Steve Brown (Trixter) – intervista

Steve Brown (Trixter) – intervista

22 Luglio 2015 7 Commenti Denis Abello

Steve Brown Trixter

Il nuovo album dei Trixter intitolato Human Era (qui la recensione) è una delle uscite Top di questo 2015, siamo quindi felici di aver potuto scambiare una piacevole chiacchierata con il loro chitarrista Steve Brown.

Denis Abello

intervista a cura di Alessandro Lifonti

versione inglese

MR: Ciao Steve, benvenuto a melodicrock.it!
SB: É fantastico essere qui…..ancora a fare rock!!!

MR: Incominciamo parlando del vostro album d’esordio. Credo sia molto sottovalutato. Qualcuno sostiene che la produzione non sia così buona. Cosa pensi al riguardo?
SB: Eravamo giovani e non avevamo esperienza nel registrare dischi quando abbiamo pubblicato il nostro debutto. Il nostro produttore, Bill Wray, ha fatto un grande lavoro nell’insegnarci tante cose, e saró sempre grato a lui e a tutte le persone che ci hanno dato una mano a registrare quell’album. Il suono del del disco non é stata una mia scelta, ma una scelta della nostra etichetta. Volevano che suonassimo come una garage rock band, non molto raffinato. Ma credo che avremmo avuto più successo se il cd avesse suonato diversamente. Guardate il video remix di “One in a million”. Successivamente la canzone é stata mixata da Mike Shipley (Def Leppard). Così é come avremmo dovuto mixarla. Ma in generale ce l’abbiamo fatta, quindi chi se ne frega. Non posso lamentarmi.

MR: É due anni dopo (1992) avete pubblicato un altro album pazzesco (Hear) che ancora resiste alla prova del tempo…..
SB: Sicuramente é stato un gran tempo quello della registrazione di Hear. Avevamo appena finito un tour di tredici mesi, e avevamo tutte le canzoni scritte e i demo. Lavorare con James “Jimbo” Barton é stato strabiliante. Il suono che ci ha dato era forte e potente. Abbiamo registrato il cd a Philadelphia, New York, e Los Angeles…tutti i migliori studio che i soldi potessero comprare. Stavamo vivendo il sogno delle rockstars e credo che si possa sentire nella musica.

MR: Siete stati in tour con diversi super gruppi….Kiss, Scorpions, Poison, giusto per nominarne qualcuno. Cosa avete imparato da queste incredibili esperienze?
SB: Suonare con quei gruppi leggendari ci ha insegnato come costruire dei grandi concerti giorno dopo giorno. Volevamo sempre imparare cose nuove. Tutte le bands con cui siamo stati in tour (Stryper, Dokken, Poison, Scorpions, Warrant, e Kiss) ci hanno trattato benissimo. Così tanti grandi ricordi.

MR: Quando Hear é stato pubblicato eravate al top, ma poi é arrivato il grunge, e ha spazzato via tutto….ti ricordi quei giorni?
SB: Mi ricordo benissimo quei tempi. Sapevamo che era diventata dura. MTV non ha più mandato in onda il nostro video di “Road of a thousand dreams”. Ma abbiamo continuato a fare i soldati mentre eravamo in tour con i Kiss, e abbiamo tirato fuori il meglio.

MR: Cosa avete fatto quando il gruppo si é sciolto? Avete preso strade diverse? Siete rimasti in contatto?
SB: Quando ci siamo presi una vacanza nel 1995, PJ ed io abbiamo formato un nuovo grande gruppo chiamato Throwan rocks, gli altri ragazzi sono andati ad una scuola per estetisti. Ci siamo tenuti in contatto, ma non quanto avremmo dovuto. Sapevo però che saremmo tornati insieme. Nel 2008 così è stato.

MR: Parliamo ora della reunion. Perché avete deciso di dare alla band una seconda possibilità?
SB: Era arrivata l’ora. Ci sembrava giusto a tutti noi. Ci siamo divertiti così tanto nel nostro primo concerto a Rocklahoma. La magia era tornata, e la band é meglio ora di prima.

MR: Qualche anno fa avete firmato per Frontiers e avete pubblicato il potente “New Audio Machine”! Grandi canzoni, ritornelli di ottima presa, avete reso di nuovo felici i vecchi fans dei Trixter….
SB: Sono così fiero che il gruppo sia all’apice del proprio gioco. “New audio machine” ha dato ai Trixter una nuova fiducia e spirito. Il cd é rock….i fans in giro per il mondo lo amano.

MR: E siamo qui con un nuovo disco: “Human era”! Come siete arrivati al titolo? E che grande copertina tra le altre cose….
SB: PJ Farley é arrivato con l’idea del titolo. Il nostro gruppo é una famiglia… i ragazzi sono come fratelli per me. Dopo trent’anni di amicizia, a volte torni indietro e pensi “wow” siamo molto fortunati ad essere ancora qui. Abbiamo formato la band in un tempo in cui non c’era internet, non c’erano cellulari, social media…era tutto magico. La copertina é mostruosa. Nello della Frontiers ha fatto un lavoro fantastico.

MR: Il cd é pieno di grandi pezzi! Ci sono tracce potenti, midtempo, ballate. Quanto tempo vi ci é voluto per registrare tutto, e secondo te, quali differenze ci sono tra questo lavoro ed i precedenti, se mai ce ne fossero?
SB: Human era rappresenta tutto ciò che i Trixter erano e sono. Cerchiamo solo di essere Trixter al 200%. Ci sono voluti circa tre mesi per finire tutto. Ci sono alcune canzoni e idee che abbiamo lasciato fuori da “New audio Machine”. Questo é il nostro miglior sforzo. Ha tutti gli elementi del classico album hard rock.

MR: Ci sono possibilità per i fans europei di vedervi suonare in Europa?
SB: Speriamo di sì… stiamo aspettando le giuste offerte.

MR: Grazie ancora Steve! Speriamo di vederti presto in Italia!
SB: Grazie… non vediamo l’ora di venire da voi e suonare un po’ di rock!

© 2015 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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