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Recensione

85/100

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Peterik / Scherer – Risk Everything – recensione

21 Aprile 2015 29 Commenti Denis Abello

genere: AOR
anno: 2015
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. Risk Everything *
02. Chance Of A Lifetime
03. Cold Blooded *
04. Desperate In Love
05. Thee Crescendo *
06. The Dying Of The Light
07. How Long Is A Moment
08. Brand New Heart *
09. Broken Home *
10. Milestones *
11. Indipendence Day

Formazione:

Marc Scherer - voce
Jim Peterik - tastiere, chitarra
Mike Aquino - chitarra
Klem Hayes - basso
Bob Lizik - basso
Bill Syniar -basso
Ed Breckenfeld - batteria
Nick Rich - batteria
Shoshana Bean - duetto in Broken Home

 

Rimanere obiettivi parlando di un progetto che vede coinvolto Jim Peterik (Survivor, Pride Of Lions, Idees Of March) non è per niente facile. Alla luce poi dell’esibizione con i suoi Pride Of Lions (e proprio con Marc Scherer come ospite) in quel del Frontiers Rock Festival 2015, esibizione da incorniciare negli annali e che a diritto si può fregiare della definizione “Evento Epocale“, senza contare la splendida Rockstar che si è rivelata essere Peterik dal vivo, ecco che allora l’obiettività per un amante dell’AOR può anche considerarsi sotterrata e dimenticata!
In fondo è giusto così, la musica non è solo musica, ma anche passione ed emozioni che chi la sviluppa riesce a trasmettere non solo con le note. Riprendiamo però a parlare di questo progetto Peterik / Scherer e diciamo subito che tale Marc Scherer (distinto e brillante personaggio, anche lui piacevole conoscenza fatta al Frontiers Rock Festival di quest’anno) altro non è che l’ennesima “scoperta vocale” portata alla ribalta da Jim Peterik!
In realtà ai più attenti tra di voi il nome di Marc Scherer nonn suonerà del tutto nuovo visto che un suo pezzo, Change Everything, appare nella compilation MRCD9 “15 Years Later” legata al sito www.melodicrock.com.

Non servono molte note a capire che il DNA di questo Risk Everything è quello AOR, ricco di tastiere e di chitarre, che da anni ormai fanno parte di questa muscica grazie al songwriting di Peterik. Praticamente impossibile non accostare questo lavoro alle uscite targate Pride of Lions anche se va detto che le influenze non mancano neanche spostandosi in territorio Survivor, ma anche Journey o Styx!
La voce di Scherer risulta da subito in grado di esaltare i pezzi di questo Risk Everything anche se lo scontro “in casa” con un Titano Vocale come Toby Hitchcock (voce dei Pride of Lions) non è impresa semplice e, complice come detto sopra, la somiglianza dei due progetti, ecco che sulle prime si può rimanere in parte spiazzati da questo lavoro con quel senso di “ma se i pezzi fossero stati cantati da Hitchcock?”.
Qui sta l’errore secondo il mio parere, inutile paragonare le due voci, questo lavoro va preso per quello che è e poggiato sulle corde vocali di Schere rche comuqneu riesce, grazie ad un ottimo controllo ed interpretazione, a donare il giusto sapore ai pezzi! Risk Everything, opener del lotto, saprà catturarvi con gli ascolti, grazie al tocco della chitarra imposto nell’intro da Peterik e proprio alla voce di Scherer che gioca su ritornelli frizzanti e solari.
Da qui lo stile gioca prevalente su pezzi mid-tempo come la successiva Change Of A Lifetime, Desperate in Love che pare l’inizio di una ballad, Three Crescendo, The Dying of The Light, la bella e solare Brand New Heart, l’emotiva e carica di tensione Milestones (impossibile non perdersi dietro al suo ritornello) o la conclusiva Your Independence Day.
Nel mentre si incastrano un pezzo più roccioso, per quanto roccioso possa essere un pezzo tutto tastiere e chitarre dal tratto delicato, ed in puro stile Survivor come Cold Blooded e le immancabili ballad How Long Is A Moment e Broken Home. Poco riuscita e troppo “Journey Open Arms Style” la prima, mentre di ben altra caratura è la splendida Broken Home. Pezzo di livello assoluto ingioiellato da orchestrazioni e arrangiamenti di altissimo livello. Splendido il duetto di Scherer con Shoshana Bean su questo pezzo.

IN CONCLUSIONE

Da Peterik penso sia impossibile non aspettarsi un lavoro all’altezza, ed infatti anche in questo caso si va a centro sicuro! Se proprio vogliamo andare a cercare un qualche problema in questo Peterik / Scherer lo riscontriamo alla corte dello stesso Peterik e risponde al nome di Pride Of Lions. Questo album ed i POL infatti risultano molto simili come concetto e sviluppo e anche le voci di Scherer e Hitckcock hanno più di un tratto in comune, ma il secondo su un piano puramente vocale surclassa il primo.
Questo non toglie che Scherer sia comunque un cantante di razza in grado con il suo cantato di donare spessore e credibilità agli undici pezzi di questo lavoro e che in accoppiata con Peterik è riuscito a confezionare un album che sicuramente farà la felicità di tutti quelli che adorano il classico AOR di casa Pride Of Lions / Survivor!

© 2015 – 2018, Denis Abello. All rights reserved.

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