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Recensione

60/100

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American Mafia – Rock N’Roll Hit Machine – recensione

31 Gennaio 2015 Comment Nico D'andrea

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Grooveyard Records

Tracklist:

01. Obsession
02. Every Time*
03. Your Good Lovin'
04. Death & Satisfaction
05. Friendly Fire*
06. If Knew*
07. Man On The Flying Trapeze
08. Living For The City
09. The Sky Is Falling*
10. Let Me Go
11. All I Need
12. Resurrection

* migliori pezzi

Formazione:

Freddy Villano - Basso
Tom Jude - Chitarra
Bobby Marks - Batteria
David Knight - Voce

Ospiti:

John West - Voce
Jimmy Kunes - Voce
Don Chaffin - Voce
Mike Di Meo - Voce,tastiere
Ed Terry - Voce
Jay Davidson - Tastiere
Bob Twining - Tastiere
Randy Pratt - Blues Harp
Patrick Klein - Chitarre

 

Non si è parlato molto di questi American Mafia, complice forse lo stravagante nome più adatto ad una gang Rap che a questo vero e proprio sodalizio Hard Rock Blues.
Il nome od il progetto (come sarebbe più giusto definirlo) nasce dalle tragiche circostanze determinate dall’improvvisa morte per suicidio del vocalist David Knight, proprio durante le registrazioni del disco.
La band guidata dai veterani Freddy Villano (basso) e Tom Jude (chitarra) è già attiva da anni nell’underground newyorkese come Holy Water e con lo stesso monicker entra in studio per incidere dopo anni il proprio primo vero lavoro.
La shoccante dipartita dell’amico Knight sembra compromettere tutto ma Villano e Jude decidono di ripartire da un nuovo nome (American Mafia) e di completare la lavorazione del disco reclutando ben cinque diversi vocalist, il più conosciuto dei quali è sicuramente l’ex Riot e Masterplan Mike Di Meo.

“Rock N’Roll Hit Machine” è dicevamo una raccolta di pezzi nella più classica vena hard rock blues che rimanda inequivocabilmente ai Bad Company di Paul Rodgers (prima era).
Il disco è ben suonato ed ottimamente prodotto e di primo acchito sembra convincere senza troppe difficoltàˆ.
Con i successivi ascolti però il sound pulito e l’esecuzione manierata dei brani abbassano decisamente la temperatura.
Negli American Mafia non sembra infatti bruciare il sacro fuoco dei padri fondatori ed il dubbio di trovarsi davanti ad un nuovo tentativo di cavalcare il polveroso ma proficuo carro “Classic Rock” sale forte.
Non troverete qui, è bene precisarlo, riferimenti al sound più “sporco” o genuino di leggende come Badlands o Black Country Communion. Every Time , You Good Lovin’ e la cover di Stevie Wonder Living For The City (unico brano registrato dal povero Knight) sono eccellenti “show-case” per le innegabili doti tecniche dei vari vocalist ospitati ma sono le sfumature più metalliche dell’ottima Friendly Fire a fornirci l’indizio che con un approccio più originale questo album avrebbe agevolmente raggiunto un livello superiore.

IN CONCLUSIONE

Con Rock N’Roll Hit Machine gli American Mafia non prendono rischi. Costruito sui canoni legati all’Hard Rock dei 70’s , il disco piacerà parecchio agli ascoltatori più tradizionalisti ma sarà la sensibilità di ognuno di essi a determinare quando questi canoni si trasformeranno irrimediabilmente in tediosi clichè.

© 2015 – 2016, Nico D’andrea. All rights reserved.

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