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Nello Dell’Omo – Art For Music Studio – intervista

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Nello Dell’Omo – Art For Music Studio – intervista

08 Novembre 2014 9 Commenti Alessandro Lifonti

art_for_music_studio_nello_dell'omoQuante volte ci é capitato di non ricordare il titolo di un album, ma al tempo stesso di avere la copertina stampata in testa?!?!
Oggi ho voluto intervistare colui che le copertine dei nostri amati cd le realizza! Nello Dell’Omo (Art For Music Studio) é un’ artista oramai conosciuto ed affermato nel nostro amato genere musicale! Alcune delle più belle covers dei dischi AOR e Melodic Rock degli ultimi anni sono state firmate da lui!

NELLO DELL’OMO – ART FOR MUSIC STUDIO
http://www.nellodellomo.info/
https://www.facebook.com/pages/Art-for-Music/159984861266

intervista a cura di Alessandro Lifonti

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MR: Nello: é un piacere averti con noi di melodicrock.it!
ND: Ti ringrazio. E’ un piacere poter parlare con voi di Melodic Rock.it

MR: La prima domanda é di rito: com’ é nata la tua passione per il disegno e successivamente per la musica rock?
ND: La passione per il disegno mi accompagna fin da bambino e vive tra i ricordi più belli della mia infanzia! Mi piaceva molto copiare personaggi della disney e altri cartoni animati, oppure paesaggi che vedevo su riviste e giornali attraverso il sistema della carta carbone o in mancanza di essa mettendo il foglio su un vetro di una finestra. Da lì usciva fuori il tratto a matita che ricolorando con colori e sfumature diverse divenivano subito particolari ed originali. Crescendo poi, quel piacevole passatempo ha ceduto il passo alla forte passione per il disegno, la pittura e quindi per l’arte in qualsiasi forma! Visitare musei e chiese sia in Italia che all’estero, studiando e osservando dal vivo le opere dei grandi artisti italiani, soprattutto quelli del seicento, era una cosa che suscitava in me grande interesse ed emozioni. Ho tentato la via dell’accademia ma poi ho scelto strade diverse! Ho tenuto però sempre accesa quella fiamma continuando a dipingere e disegnare come autodidatta.
In parallelo alla mia passione per l’arte viaggiava anche un’altra: quella per la musica. Diciamo che sono cresciuto principalmente con i gruppi Hard&Heavy degli anni 70-80 come Led Zeppelin, Black Sabbath, Queen, fino ad arrivare a Guns’n Roses, Motley Crue, Metallica, Iron Maiden, Ozzy Osbourne, Def Leppard, con il Rock italiano dei Litfiba, per poi ad inizio anni ‘90 passare al più crescente progressive metal dei Dream Theater e di tutta la scena prog metal che si è venuta a creare facendomi scoprire anche i mitici colossi del prog rock degli anni ‘70 sia stranieri come Yes, King Crimson, Genesis, Marillion che italiani come PFM, La Locanda delle Fate, Area, Le Orme, etc….Poi in seguito è nata la mia passione per un altro genere musicale unico al mondo secondo me, l’AOR. Fantastico!

MR: Quando hai capito che avresti potuto trasformare questo tuo hobby in una professione?
ND: E’ stato occasionale, come quasi tutte le belle “svolte” della vita! Difatti un giorno un mio amico musicista mi dice: “Nello avrei da fare la copertina per un mio Ep, saresti disposto a farla tu ?”. In quel periodo ero agli albori con l’utilizzo e le tecniche dei mezzi informatici per l’esecuzione di un’immagine grafica, quindi pensai: “ora ci provo e vediamo cosa ne esce fuori… “. Da lì è scattata la molla, ed ho iniziato a studiare questo potente programma di grafica come Photoshop prima mixando le creazioni ai miei quadri con utilizzo di tecniche miste e poi concentrandomi sempre di più sul digital art e la manipolazione delle immagini stesse. Il mio sogno era quello di unire entrambi queste due passioni, quella per la musica e per la grafica. Poi mi sono detto: ” sarebbe bello fare le copertine degli album e soprattutto per il genere musicale che più amo! Ci voglio provare”!

MR: Quali sono state le tue più grandi soddisfazioni fino ad ora?
ND: Sicuramente una grande soddisfazione è stata quella di aver disegnato l’album solista di Derek Sherinian “Oceana”. Se dovessi raccontare come sono arrivato a realizzare la sua copertina ci sarebbe da scrivere un libro..ahaha !! Scherzi a parte, aver lavorato per lui è stato per me come realizzare un sogno in quanto oltre ad essere attualmente tra i tastieristi più annoverati del pianeta ha suonato in due album di una delle mie band preferite: i Dream Theater. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona a Roma quando fui invitato da lui stesso al concerto del 2012 dei PSMS .
Un’altra emozione l’ ho provata quando ho realizzato il mio primo lavoro per Frontiers Records: la copertina per un’altra grande band americana degli anni ‘90: gli “Hardline” di Leaving the End Open. Ho avuto la fortuna, anche in questo caso, di conoscere di persona al Firefest di Nottingham, il mitico e simpatico frontman, Johnny Gioeli e questo grazie anche al nostro grande Alessandro Del Vecchio. Ed ancora, le copertine realizzate per il grande e purtroppo compianto Fergie Frederiksen. Onorato di averlo conosciuto di persona, proprio in Frontiers Records. Un’emozione questa che conserverò sempre tra i miei ricordi.

MR: Qual’ é la tua cover preferita tra quelle che hai disegnato ?
ND: Ci sono molte copertine che alla fine della loro creazione mi hanno subito regalato una grande soddisfazione sia personale ma anche da parte della critica. Sicuramente Ad alcuni lavori sono particolarmente legato non solo per la copertina in essere ma anche per l’intero artwork, come ad esempio quelle di Stan Bush, Nigel Bailey, Derek Sherinian, Daniele Liverani ed entrambe quelle di Fergie Frederiksen.

MR: Tra gli artisti con cui non hai ancora lavorato, con chi ti piacerebbe lavorare?
ND: Bella domanda. Anche qui l’elenco non finirebbe. Quando ascolto un album di un artista e una band che mi piace, guardo sempre la grafica sia della copertina che del booklet, risalendo nei credits all’autore. Allora sospirando mi dico: << Sarebbe bello comparire tra i credits della copertina del loro prossimo disco come autore!! >>. In particolare questa sensazione la provo per band come Dream Theater, Toto, Scorpions, Journey ma anche artisti che hanno lavorato a progetti solisti come Zakk Wylde, Steve Vai, Mike Tramp, Kip Winger e non ultimo Steven Wilson; tutti artisti questi, che hanno lasciato un segno nella mia vita. Come ti ho detto è una sensazione che provo sospirando, ed il sospiro come sai sfocia nel sogno, ma il sogno al tempo stesso è un’ aspirazione che lancia una sfida! Quindi la accetto come tale, senza mai dimenticare che ogni lavoro bisogna affrontarlo con umiltà e costante passione anche per una band emergente o non ancora affermata.

MR: Quali sono i grafici che ti hanno maggiormente ispirato e che hanno rappresentato per te un punto di riferimento anche per le tue creazioni?
ND: Ce ne sono diversi nella scena artistica musicale ed uno che mi ha particolarmente colpito è sicuramente Dave Mckean. Di lui possiedo diversi libri e cd da lui illustrati ed anche un suo film di cui lui è stato, se non ricordo male, sia regista che produttore. La sua mente è un pozzo di idee ed è dotata di una fantasia fuori dal comune. Altri grafici sono Lasse Hoile, Mattias Norén, Hugh Syme, Storm Thorgerson, Mark Wilkinson con le sue meravigliose copertine dei Marillion e non ultimo anche Carl Andrè Beckston.

MR: Quali sono le tue tre covers preferite di sempre che non portano la tua firma?
ND: E’ difficile indicare soltanto tre cover, ce ne sarebbero tantissime da elencare.
Mi sono sempre piaciute le copertine degli anni 70 e 80, che spaziavano dalla grafica, alla pittura alla pura fotografia. una su tutte è quella dei Rainbow – Rising.
Un’altra copertina che avrei voluto firmare fra le tante bellissime dei Pink Floyd è quella dell’album “ A Momentary Lapse of Reason”
Anche molte delle copertine degli Iron Maiden le trovo fantastiche.
Tornando ai nostri giorni mi ha colpito molto l’ultima copertina dei Vanden Plas opera di Stanis W. Decker. La trovo moderna e fantastica.

MR: Cosa pensi dell’ attuale scena aor/melodicrock in Italia e nel mondo?
ND: Voglio dire fin da subito che in Italia purtroppo l’AOR, nonostante la presenza di alcune valide band, rappresenta ancora un genere di nicchia rispetto a quello che troviamo negli altri paesi europei, da quelli inglesi e scandinavi per poi arrivare oltreoceano con gli Stati Uniti e per finire con il Giappone. Mi riferisco non solo ai musicisti ma a chi soprattutto segue questa musica. Coloro che ascoltano gli album classici piuttosto che le nuove uscite, sono ancora troppo pochi. Un resoconto piuttosto realistico di ciò scaturisce dalla scarsa sensibilità che hanno i media (radio e televisione) nei confronti del Rock e dalla scarsa presenza di questo genere ai festival italiani più blasonati rispetto a quelli stranieri. La scena attuale invece del Melodic/Hard Rock mondiale sembra che negli ultimi anni stia vivendo una seconda giovinezza, una sorta di Rinascimento, rispetto ai fasti degli anni 80. Anche qui ci sarebbero da elencare una marea di nuove band di cui la maggior parte tutte battezzate “Frontiers”. Anche le reunion delle famose band del passato sono sempre più frequenti.

MR: Noi appassionati da fuori potremmo vedere il tuo lavoro tutto rose e fuori. Ci vuoi svelare invece quali sono le difficoltà?
ND: Infatti non è semplice. Fare una copertina di un album non richiede solo preparazione tecnica ma soprattutto ispirazione, fantasia e la capacità di trasmettere un messaggio diretto rispettando parametri specifici. Non sempre mi riesce ma spesso mi avvicino a quello che ho immaginato. Quando mi commissionano un lavoro, se non ricevo nessun input sull’artwork, allora cerco di concentrarmi sul titolo dell’album. Diciamo che la cosa più difficile rappresenta trasferire la mia idea su carta o meglio su photoshop, e a volte ciò richiede moltissime ore di lavoro affinchè sia io ma sopratutto il cliente restiamo soddisfatti.

MR: Quanto pensi sia importante la copertina ed il contenuto grafico di un album?
ND: La copertina di un disco, che sia un cd, un lp ma anche quella di un libro, rappresenta il buon biglietto da visita dell’artista musicista o scrittore che sia. L’aspetto grafico di un album rappresenta il suo primo fattore di attrazione, in un concetto più spirituale, rappresenta il corpo e l’anima. Il corpo è la copertina dell’album, l’anima è quello che è il contenuto all’interno di esso. L’aspetto grafico di un cd va curato rendendolo più bello e attraente possibile. Questo deve valere sia per band affermate ma anche e soprattutto per le band o musicisti emergenti che si affacciano nel mondo della musica. Quando entro in uno store musicale, (ahimè purtroppo in Italia sono sempre di meno ! ), la prima cosa che guardo è la copertina, anche se la band o l’artista non lo conosco. La copertina di un album , quindi, è importante eccome! Se si presenta agli occhi di un potenziale acquirente, brutta, non attraente, o artisticamente insignificante, nonostante il contenuto del Cd sia valido, potremmo desistere da esso! Così ad esempio per similitudine, se incontrassimo una bellissima donna ma vestita con abiti sporchi.

MR: Dove e quando avremo la possibilità d’ incontrarti prossimamente?
ND: Ad Aprile avrò la possibilità di assistere al Frontiers Rock Festival 2nd edizione, sarà un piacere per me partecipare a questa incredibile edizione e spero di conoscere tutti voi di persona.

MR: Ci vuoi dire due parole sulla Frontiers che ormai é diventata la più importante casa discografica mondiale nel nostro genere musicale?
ND: Attualmente, spendere parole positive per Frontiers Music sembra quasi scontato. Noi italiani dobbiamo esserne solo fieri di avere una label che ormai è diventata la più importante al mondo per quel genere musicale che tutti noi amiamo. Questo è solo il frutto di un’immensa passione ed allo stesso tempo duro lavoro che Serafino, Mario, Giulio e tutto lo Staff portano avanti ormai da quasi un ventennio. Vedere da dove sono partiti e dove sono attualmente arrivati.. ! C’è solo da fare un plauso! Sono fiero ed onorato di aver realizzato la maggior parte delle mie copertine per loro.

MR: Nello, sei stato gentilissimo come sempre. Grazie mille. Rock on!
ND: Grazie a voi di Melodic Rock e soprattutto a te Alessandro per avermi regalato quest’intervista. Un grazie ovviamente va anche a Denis e a tutti i fan di Melodic Rock.it che dimostra ancora una volta di essere un portale di riferimento per il Rock dall’anima melodica.

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© 2014, Alessandro Lifonti. All rights reserved.

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