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Recensione

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Khaøs – Risen – Recensione

07 Ottobre 2014 2 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2014
etichetta: MRR Records

Tracklist:

01) After The Silence
02) Crisis Factor
03) Exalted
04) Loaded Question
05) End Of Daze
06) Merchants Of Khaøs
07) Ride The Chain
08) Hung The Moon
09) Imagined Danger
10) Static Windows
11) As Far As We Go
12) The Breathing Room

Formazione:

Vocals: Chandler Mogel
Guitars: Mark Rossi
Bass: Nic Angileri
Drums: Trevor Franklin

 

Dopo l’EP d’esordio del 2012, i melodic hard rocker Khaøs ritornano il 20 ottobre con il loro primo LP, intitolato Risen, forte di una formazione riconfermata che vede al lavoro musicisti del calibro di Chandler Mogel (voce, Outloud), Mark Rossi (chitarre, Tribal), Nic Angileri (basso, Jorn) e Trevor Franklin (batteria, Elis).

Autori, come nella precedente edizione, di un hard rock melodico arricchito di un tocco moderno e di alcune leggere influenze derivanti dal metal, i Khaos migliorano nettamente il loro songwriting, rendendo i loro brani più ariosi, orecchiabili, intensi che nell’EP. L’atmosfera non è più totalmente cupa, le energie sono più positive, i riferimenti sono tutti da cercarsi nell’hard rock americano degli Alter Bridge, e il lavoro strumentale ancora una volta d’eccezione. In particolare, la chitarra di Mark Rossi, forte di un sound aggressivo e di una bella varietà compositiva nei riff, è seguita ora con grande precisione e sentimento dal basso denso di Angileri, e dalla batteria roboante di Franklin, con lodi da fare anche al cantante degli Outloud, Chandler Mogel, che continuo a trovare più a suo agio con le strutture di questi brani, che su quelle ben più aggressive e veloci del suo altro progetto. Perchè più carismatico, più intonato, più nel vivo della musica qui, che altrove. Pollice su infine per la produzione, ben bilanciata, avvolgente e dotata di un bel sound fresco e moderno.

Così, After The Silence è una opener a cinque stelle, che con un sound massiccio di chitarre spinge verso un refrain davvero catchy e facile da memorizzare. Più rocciosa e metallica è la seguente Crisis Factor, mentre Exalted ci porta in terreni più melodici, in una ballad emozionante, interpretata da dieci in pagella dal bravo Mogel. Ottimo il riffing e il conseguente drumming della maschia e densa Loaded Question, con End Of Daze che interrompe ancora il predominio delle chitarre, riportando la voce del cantante (su basi elettroniche tipiche della musica moderna) in primo piano in una nuova piacevole mid-tempo. Non accelerano molto neppure Merchants Of Khaøs, canzone di intermedia energia e con un testo di denuncia sociale, e tantomeno la soffice Hung The Moon, intervallate questa volta sì da una Ride The Chain densa di groove e potenza rock. Chiudono il platter il quartetto composto da Imagined Danger, che alterna sferzate metalliche a rallentamenti rock, la solida e prestante  Static Windows, la levigata ballad As Far As We Go (che bello ancora il cantato..) e infine The Breathing Room, secco pugno nello stomaco finale di un disco che, come abbiamo appena visto, dimostra una bella varietà nel corso della sua tracklist.

IN CONCLUSIONE

Dopo un EP non del tutto convincente, i Khaøs hanno trovato la quadratura del loro cerchio, pubblicando un LP d’esordio a tratti davvero sensazionale. Manca, ed è giusto evidenziarlo, ancora un po’ di continuità nella qualità del songwriting, con alcune tracce che risultano essere nettamente migliori di altre, comunque non giudicabili come filler.

Il lavoro generale rimane così ben più che soddisfacente, e Risen può essere consigliato con sicurezza a tutti gli appassionati ascoltatori di hard rock melodico e moderno. Bravi!

© 2014 – 2016, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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