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Recensione

95/100

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Uriah Heep – Outsider – Recensione

28 Giugno 2014 6 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Hard Rock
anno: 2014
etichetta: Frontiers

Tracklist:

01. Speed Of Sound
02. One Minute
03. The Law
04. The Outsider
05. Rock The Foundation
06. Is Anybody Gonna Help Me?
07. Looking At You
08. Can’t Take That Away
09. Jesse
10. Kiss The Rainbow
11. Say Goodbye

Formazione:

Mick Box – chitarra/voce
Phil Lanzon – tastiere
Bernie Shaw – voce
Russel Gilbrook – batteria
Dave Rimmer – basso

 

 

I leggendari Uriah Heep sono ritornati nei negozi il 6 giugno con il loro nuovo album Outsider, ancora una volta affidandosi al made in Italy di prestigio della Frontiers Records.

Di fronte a una band fondamentale e conosciutissima come questa, e certo che questo disco già figuri da tempo nelle vostre collezioni, non mi dilungherò in alcun modo nella descrizione dello stile del gruppo, balzando direttamente all’analisi delle undici, sensazionali, canzoni qui contenute.

Primo lavoro del gruppo a presentare tra le fila il bassista Dave Rimmer, entrato nel gruppo dopo il doloroso decesso di Trevor Bolder, il platter parte a mille con una traccia capolavoro come Speed Of Sound che, dopo un minuto di strumentale introduzione, accelera cavalcante tra chitarre e tastiere, fino a brillare su un ritornello corale, melodico, da antologia del genere. Parimenti sensazionale, One Minute ha un inizio soffuso e delicato, affidato tutto alla bellissima voce di Bernie Shaw, che lascia poi spazio a un perfetto brano in stile Ken Hensley, con un nuovo refrain da cardiopalma, tra tastiere in rilievo. Un po’ più sostenuta, The Law mette ben in risalto la bravura del nuovo bassista, che ha poi subito occasione di rimettersi in luce con la title track The Outsider, nella quale affianca alla perfezione la roboante batteria Russel Gilbrook, su un pezzo rapidissimo, quasi metallico, ai limiti del sinfonico, e con un riffing inarrestabile.

Rock The Foundation non frena l’avanzata della band, presentandosi come un nuovo anthem hard rock anni’70, e Is Anybody Gonna Help Me? appare come come una mid-tempo dal grande groove, ricca di organetto in sottofondo, piuttosto sostenuta, ricercata nei suoi cambi di tempo quasi progressivi. Di indubbio e assoluto valore anche le seguenti canzoni hard rock Looking At You, con un nuovo refrain da urlo!, e Can’t Take That Away, che lasciano spazio a Jesse, e di fatto a uno dei migliori riff di Mick Box presenti sul disco. Chiudono infine questo entusiasmante platter Kiss The Rainbow, originalissima canzone dal sound fresco e melodico, e la bombastica Say Goodbye, che per ultima mette sotto i riflettori l’ottimo lavoro in fase di registrazione del produttore

IN CONCLUSIONE

Le leggende sono back in town, nuovamente in città, ed ecco che l’hard rock vero, quello puro e incontaminato, trova nuova linfa e ragione d’esistere ancora oggi, più di quaranta anni dopo la sua nascita. E così, gli Uriah Heep si riconfermano punte di diamante di questo movimento musicale, e Outsider ha il sapore di un nuovo capolavoro, da incorniciare nella discgorafia perfetta di questi giganti.

Amen!

 

© 2014 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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