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Lawless – Rock Savage – Recensione

16 Luglio 2013 8 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock / NWOBHM
anno: 2013
etichetta: Escape Music

Tracklist:

1- Heavy Metal Heaven 5:16
2- Black Widow Ladies 5:05
3- F.O.A.D 4:47
4- Misery 5:05
5- SOS 4:58
6- Rock n Roll City 5:00
7- Step In 4:03
8- Scream 5:26
9- Pretender 4:00
10- Where Heroes Fall 6:24
11- Metal Time 5:05

Formazione:

Paul Hume - Vocals, Guitar (Demon)
Neil Ogden - Drums (Demon)
Howie G - Lead Guitars (Persian Risk)
Josh (Tabbie) Williams - Bass

 

Dalle menti di due componenti dei Demon, Neil Ogden e Paul Hume, nasce una nuova formazione hard rock/metal anni’80 influenzata da Gotthard, Queensryche, Dio, Saxon, Europe, Scorpions e tanti altri: i Lawless.

Un progetto inglese, al debutto assoluto con l’album Rock Savage in uscita il 19 luglio per Escape Music, che si produce in un rock molto roccioso e corposo, dal sound simile all’ultimo prodotto di casa Eclipse.

Il primo elemento ad affascinare di questa musica è proprio il suo stesso sound, che oscilla esattamente a metà tra uno stile alla Saxon o alla Dio (e quindi un heavy metal davvero classico) e un approccio hard rock alla Europe, Eclipse, Tyketto, senza mancare mai di tanta melodia sui ritornelli e in alcuni passaggi delle strofe. Belli caldi e antichi anche la produzione e il sonoro degli strumenti, con una prova letteralmente sugli scudi di Howie G e Paul Hume alle chitarre, autori di riff potentissimi, talvolta aggressivi, ma sempre attenti a dare il giusto sfogo al lato più melodico di questo rock. Eccezionale poi il lavoro ritmico cavalcante e corposo di Neil Ogden (batteria) e Josh (Tabbie) Williams (basso), con una marcia in più al tutto fornita dal cantato superiore di Hume, pulito, intonatisismo, dotato di una grande estensione e di una bellissima timbrica calda e avvolgente, capace di ricordare tutti assieme i grandi assi di questi generi.

Da evidenziare poi un songwriting davvero vario e maiuscolo, incredibilmente maturo, che porta questi quattro musicisti a dar vita con coesione e convinzione a una decina di brani tutti diversi tra loro e sempre efficienti nella loro riuscita sonora. Top assoluto l’inavvicinabile Where Heroes Fall, mid-tempo dal testo bellissimo e dotata di una musicalità tutta sua, unica. Sicuramente super poi l’opener Heavy Metal Heaven, tutta attitudine e stile, come pure F.O.A.D., che permette a Howe di emergere libero con i suoi magistrali vocalizzi. Da manuale ancora il groove e il muro sonoro di Misery, con Rock N Roll City che mette in risalto infine il lato più hard rock melodico del quartetto, attraverso un ritornello corale curato e di fortissimo impatto.

Insomma, amanti dell’heavy metal antico e capace di incontrarsi a metà strada con l’hard rock e il rock melodico, per voi è impossibile rimanere delusi da un piatto prelibato come questo, perciò fatelo vostro a scatola chiusa. Per tutti gli altri consiglio solo di non aver paura, perchè anche se qui c’è scritto NWOBHM e quindi metal l’attenzione avuta da questi musicisti per le melodie e per la coralità dei ritornelli non potrà che finire per affascinare anche tutti voi. Che disco ragazzi!

© 2013 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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