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Sunstorm – Emotional Fire – Recensione

09 Febbraio 2012 30 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Rock
anno: 2012
etichetta: Frontiers

Tracklist:

1. Never Give Up
2. Emotional Fire
3. Lay Down Your Arms
4. You Wouldn’t Know Love
5. Wish You Were Here
6. Torn In Half
7. Gina
8. The Higher You Rise
9. Emily
10.Follow Your Heart
11. All I Am

Formazione:

Joe Lynn Turner - Voce
Dennis Ward - Basso
Uwe Reitenauer - Chitarra
Chris Schmidt - Batteria
Jochen Weyer - Tastiere

 

 

Dopo l’ottimo disco omonimo del 2005 e il buon seguito House of Dreams nel 2009, il 24 febbraio 2012 uscirà per Frontiers Records Emotional Fire, terzo capitolo del progetto Sunstorm del celeberrimo cantante Joe Lynn Turner, qui alle prese con il rock melodico di cover, vecchie demo e brani inediti composti per lui da grandi autori quali i qui presenti Soren Kronkvist (Crash the System, Issa), Tom e James Martin (Vega, Sunstorm, Khymera) e Daniel Palmqvist (Xorigin, The Murder of My Sweet).

La grande emozione derivante da un’uscita discografica come questa si scontra però immediatamente con la realtà dei fatti, che vede un album altalenante e con alcuni difetti piuttosto evidenti, che penalizzeranno di fatto la sua valutazione finale. Se infatti ancora una volta la produzione non certo ottimale ormai tipica di questo progetto riesce a diventare in qualche modo perdonabile vista la solita grande prestazione vocale di Turner, a spiazzare maggiormente l’ascoltatore saranno purtroppo le cover presenti sul disco. Infatti, mentre nelle altre edizioni (e soprattutto nella prima) si erano dimostrate la marcia in più del prodotto, oggi si rivelano invece come il maggiore punto debole. Così, se You Wouldn’t Know Love e Emotional Fire risulteranno orfane di mordente rispetto alle versioni originali, sarà soprattutto la rivisitazione della Gina di Michael Bolton a lasciare tanto (troppo) amaro in bocca con il suo suonare terribilimente fredda e compassata.

Nettamente meglio alcuni degli inediti. Colpisce la piacevole opener Never Give Up, con Turner a suo agio sul ritmo sostenuto sia delle strofe che del ritornello, la dolce mid-tempo Lay Down Your Arms, forte di arrangiamenti molto curati, Torn in Half, dotata di un pregevole ritornello corale e di un bel riffing e assolo, e Follow Your Heart, carica di ottime tastiere e di un bel chorus. Ma se anche la ballad finale All I Am fatica a decollare..

IN CONCLUSIONE

Emotional Fire risulta essere un disco come tanti. Il pregio di avere al suo interno la voce di uno dei migliori cantanti in circolazione e quattro brani di buona fattura sono gli unici punti in grado di salvare il prodotto finale da una bocciatura che altrimenti sarebbe stata giustamente meritata. L’incantesimo del bellissimo esordio, che si era già affievolito in parte con il suo seguito, oggi appare al punto di rottura. Se ci sarà un seguito nei prossimi anni sarà il o la va o la spacca, bisogna essere sinceri.

 

© 2012 – 2022, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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