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Recensione

87/100

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Night Ranger – Somewhere in California – Recensione

14 Ottobre 2011 4 Commenti Iacopo Mezzano

genere: Melodic Hard Rock
anno: 2011
etichetta: Frontiers Music

Tracklist:

01. Growin' Up In California *
02. Lay It On Me
03. Bye Bye Baby (Not Tonight) *
04. Follow Your Heart
05. Time Of Our Lives *
06. No Time To Lose
07. Live For Today
08. It's Not Over
09. End Of The Day *
10. Rock 'N' Roll Tonite
11. Say It With Love

* migliori canzoni

Formazione:

Jack Blades - voce, basso
Brad Gillis - chitarra, cori
Joel Hoekstra - chitarra
Christian Matthew Cullen - tastiere
Kelly Keagy - batteria, cori

 

Davvero credevate ce ne fossimo dimenticati? Beh, mai disperare, prima o poi ci accorgiamo se c’è sfuggito qualcosa, specie se è un uscita importante come questa. 😉

Infatti il ritorno alle scene degli storici Night Ranger con Somewhere in California, dopo 4 anni di silenzio discografico, è qualcosa da far tremare le pareti. Tanto più che la Frontiers Records aveva deciso di far uscire il disco a metà giugno, giusto prima della strabiliante data milanese con Foreigner e Journey.

Ma ditemi, vi mancavano i Night Ranger? Credo che la risposta sia all’unisono: si, molto. Una band unica per energia, attitudine e qualità, serviva riassaporarla. Perciò il ben tornati ai Night Ranger deve essere d’obbligo, come d’obbligo deve essere la massima attenzione per questa uscita. Vediamola assieme..

LE CANZONI

Pronti via e a darci la sveglia è subito il singolo Growin’ Up In California, un perfetto sunto di tutta l’energia che i Night Ranger sono stati in grado di trasmetterci over the years. E’ un brano che sprizza sensazioni nota dopo nota, ben suonato e cantato da un ottimo Jack Blades. Una traccia divertente, scacciapensieri, l’esordio perfetto per questo disco.
Si basa su un ottimo riffing Lay It On Me e non cala di un grado l’esplosione sonora derivante dal primo brano. Le due chitarre si intrecciano a meraviglia, la coralità è precisa ed emozionante, la tecnica sugli assoli di livello molto alto e il risultato è in grado di eletrizzare ancora una volta l’ascoltatore. Allo stesso modo, Bye Bye Baby (Not Tonight), è una canzone in stile 100% Night Ranger, dove il carisma di Kelly Keagy (la cui voce non è così in calo come credevo) è ben accompagnato da Blades e soci, sia ai cori che agli strumenti. Ed è ancora una volta l’energia e la intrinseca gioiosità del brano a lasciare basiti, etusiasti, convinti.
Bella carica parte anche Follow Your Heart, altro brano dotato di grandi riff che fanno venire davvero tanta voglia di scapocciare saltando da una parte all’altra della stanza. In fine dei conti anche questo è un brano abbastanza essenziale, privo di chissà quale innovazione o non so che di unico, ma è impossibile che vi lasci l’amaro in bocca. Ve l’assicuro.
E poi via con la (strepitosa) ballata Time Of Our Lives, che in parte riprende passaggi della magnifica Goodbye per poi esplodere in un ritornello corale dall’intensità unica, mentre le sensazioni corrono calde strofa dopo strofa, con Keagy sugli scudi come non lo si sentiva da tempo. Un lento piacevole, strappalacrime, caldo e concreto, dall’ottimo songwriting che fa chiudere gli occhi e sognare..
Lo spirito puro dell’hard rock ritorna con l’accoppiata No Time To Lose e Live For Today, il primo un brano dotato di una grande coralità (specie su quello che reputo uno dei più bei ritornelli del disco) che è accompagnata da strumenti sempre ben congiunti e calibrati, il secondo un pezzo che, poggiandosi su un riff profumato di sonorità southern, rimane più ancorato ai canoni del genere, non mancando mai di sprizzare nell’aria dosi notevoli di energia rock.
It’s Not Over poggia su un altro bellissimo refrain, semplice, molto immediato e perfetto per la resa live, e si rivela un pezzo molto ritmato, avvalorato da un altro grande assolo di chitarre. Ed eccoci poi a un altro grande brano di questo disco, End Of The Day, che ricorda per approccio e sound i migliori passaggi della passata carriera dei Night Ranger. Chiudete gli occhi sul ritornello e potrete tornare a riassaporare a pieno il profumo degli anni’80, concentratevi sulle chitarre ancor più che sulla vocalità ed il brivido è assicurato. Grandi!
Chiudono le sempre buone Rock ‘N’ Roll Tonite, un’altra canzone dominata dall’immutata timbrica di Blades e dai soliti sgargianti cori, e Say It With Love, che (se ancora non ne eravate convinti) conferma che i Night Ranger sono tornati, carichi e prestanti come non mai negli ultimi anni, pronti a muovere al ritmo della loro musica le folle festanti nelle platee di tutto il mondo.

IN CONCLUSIONE

Non ci si poteva aspettare di meglio da una band che si credeva essere entrata in una fase discendente della sua carriera e che invece dimostra di essere ancora in grado di tirare su la sua asticella, verso i vertici musicali di questo 2011. Somehwere in California è un album fresco e raggiante, stracolmo di sensazioni positive, di divertimento e ironia, e di quello spirito 100% rock che da sempre è stato il marchio di fabbrica di questa formazione a stelle e strisce.  Se si vuole trovare per forza un difetto, alcuni brani sono magari un po’ troppo essenziali, ma se ascoltati senza troppi grilli per la testa (e sentiamo se san suonare, e vediamo se sono ancora quelli degli anni’80, etc..) sanno divertire, eccome! L’avrò già detto mille volte in questo articolo, ma questo album vive poggiandosi su un energia unica nel suo genere, capace di ragalare un ora di grande musica e basta, senza pensieri o quant’altro. Un perfetto reset dalla freneticità della vita moderna.. Blades, Keagy e Gillis sono in forma, al pari dei nuovi che bene si sono integrati in formazione. Insomma, un’altra grandissima uscita di questo super 2011, un altro gradito ritorno agli splendori per una delle più grandi realtà del nostro genere.

© 2011 – 2018, Iacopo Mezzano. All rights reserved.

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